Come si denuncia chi non ha il POS?

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Se un esercente rifiuta il pagamento elettronico, si può segnalare lirregolarità alla Guardia di Finanza. La segnalazione può avvenire telefonicamente, anche in anonimo, oppure richiedendo lintervento sul posto per una verbalizzazione immediata.

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L’Esercente Dice No al POS: Come Tutelarsi e Segnalare l’Irregolarità

Nell’era della digitalizzazione e della tracciabilità dei pagamenti, il POS è diventato uno strumento imprescindibile per la maggior parte dei commercianti. Tuttavia, capita ancora di imbattersi in esercenti che, nonostante l’obbligo di legge, rifiutano categoricamente i pagamenti con carta o bancomat, adducendo scuse di vario genere, dai problemi tecnici alle commissioni troppo elevate. Ma cosa fare in questi casi? Quali sono i diritti del consumatore e come ci si può tutelare di fronte a questo comportamento scorretto?

La legge è chiara: ogni esercente è tenuto ad accettare pagamenti elettronici per importi superiori a una soglia minima (attualmente, non ci sono limiti minimi). Rifiutare il POS, quindi, rappresenta un’infrazione a questa norma. Se vi trovate in questa situazione, la prima cosa da fare è cercare di dialogare con l’esercente, spiegando gentilmente che siete a conoscenza dell’obbligo e che desiderate esercitare il vostro diritto di pagare con carta. Spesso, un confronto pacifico può risolvere la situazione.

Tuttavia, se l’esercente persiste nel suo rifiuto, avete il diritto di segnalare l’irregolarità alla Guardia di Finanza. Esistono diverse modalità per farlo:

  • Segnalazione telefonica: Potete contattare la Guardia di Finanza telefonicamente e segnalare l’accaduto. È importante fornire il maggior numero di dettagli possibile, come il nome dell’attività commerciale, l’indirizzo e la data e l’ora in cui è avvenuto il rifiuto. È possibile effettuare la segnalazione anche in forma anonima.

  • Richiesta di intervento sul posto: Se la situazione lo permette, potete richiedere direttamente l’intervento di una pattuglia della Guardia di Finanza. In questo caso, gli agenti si recheranno presso l’attività commerciale per verificare l’irregolarità e verbalizzare l’accaduto. Questa opzione è particolarmente utile se si vuole ottenere una prova tangibile del rifiuto del POS.

È importante sottolineare che la segnalazione alla Guardia di Finanza è un atto di civiltà e contribuisce a contrastare l’evasione fiscale e a promuovere la trasparenza nel commercio.

Cosa aspettarsi dopo la segnalazione?

Una volta ricevuta la segnalazione, la Guardia di Finanza avvierà le verifiche del caso. Se l’irregolarità viene accertata, l’esercente sarà soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria.

Consigli utili per il consumatore:

  • Conservate sempre lo scontrino o la ricevuta di pagamento, anche se avete pagato in contanti. Questo documento può essere utile in caso di contestazioni o reclami.
  • Se possibile, chiedete all’esercente di motivare per iscritto il rifiuto del POS. Questo può costituire una prova in caso di segnalazione.
  • Informatevi sui vostri diritti. Conoscere la legge è fondamentale per tutelarsi e far valere le proprie ragioni.

In conclusione, il rifiuto del POS è una pratica scorretta e illegale che penalizza i consumatori e danneggia l’economia. Segnalando queste irregolarità, contribuiamo a creare un sistema più equo e trasparente per tutti. Non esitate, quindi, a far valere i vostri diritti e a segnalare alla Guardia di Finanza gli esercenti che si rifiutano di accettare i pagamenti elettronici.

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