Come si fa la residenza fittizia?
Mamma mia, che burocrazia! Però, capisco limportanza di avere un punto di riferimento, soprattutto per chi è senza fissa dimora. Presentare tutti quei moduli devessere una bella impresa, tra il modulo per liscrizione e quello per lelezione del domicilio... Spero che le associazioni e i privati siano di grande aiuto in queste situazioni, perché districarsi tra le carte non è affatto semplice!
Residenza fittizia… quante volte ho sentito questa parola, quasi un fantasma. Mi fa pensare a chi non ha un posto, un indirizzo, un “dove”. Un’ancora. E mamma mia, quanta burocrazia ci si mette! Moduli, carte, firme… roba da perderci la testa. Mi immagino, tipo, a dover compilare il modulo per l’iscrizione anagrafica e poi quello per l’elezione di domicilio… Ma dove si inizia? Io già mi perdo con la bolletta della luce, figuriamoci. Ricordo una volta, un amico di mio zio, si era ritrovato senza casa, un periodo difficile… e il percorso per ottenere questa residenza fittizia sembrava una corsa a ostacoli. Un vero labirinto. Chissà quanta frustrazione. Meno male che, almeno lui, ha avuto l’aiuto di un’associazione, quelli della Caritas mi pare. Si, perché da soli, diciamocelo, è quasi impossibile. Tra moduli da compilare, documenti da presentare… e poi, chi te lo spiega tutto l’iter? C’è bisogno di una guida, qualcuno che ti tenda una mano. Mi chiedo… ma non si potrebbe semplificare un po’ tutta questa procedura? Lo so, serve un controllo, delle regole, ma… insomma, a volte sembra che il sistema sia fatto apposta per complicarti la vita. Ho letto da qualche parte, forse su internet, che un sacco di gente ha difficoltà con queste cose… non ricordo le cifre precise, ma erano tante. E mi viene da pensare… ma come si fa? Come si sopravvive in un mondo dove anche solo avere un indirizzo sulla carta diventa una battaglia?
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