Cosa portare come souvenir italiano?
Dall'Italia, un ricordo autentico: pasta abruzzese, miele lucano, cioccolato calabrese piccante, ciondolo campano, aceto balsamico emiliano, grappa friulana, o guanciale laziale. Un sapore, un profumo, un pezzo d'Italia da portare a casa.
Migliori souvenir italiani: cosa comprare?
Ok, ecco come la vedo io, da italiano che ha girato un po’ il Bel Paese.
Souvenir dall’Italia? Oddio, dipende da cosa cerchi. Io personalmente evito calamite e statuine. Preferisco qualcosa che mi ricordi l’esperienza, il sapore, l’odore di un posto.
Tipo, mi ricordo in Abruzzo, vicino a Sulmona, ho comprato della pasta fatta a mano che era una meraviglia. Costava tipo 5 euro al pacco, ma ne valeva la pena, davvero. Ancora mi ricordo il profumo quando la cucinavo.
Giù in Basilicata, ho assaggiato un miele di agrumi che… mamma mia! Ho preso un vasetto piccolo a Matera, forse 8 euro? Non ricordo bene, ma era speciale.
In Calabria, beh, il cioccolato al peperoncino è un must. Piccante al punto giusto, perfetto con un caffè.
Poi, in Campania, il cornetto portafortuna… classico, ma se lo prendi da un artigiano locale ha tutto un altro sapore.
L’aceto balsamico dell’Emilia Romagna? Non puoi tornare a casa senza. Io ne ho uno di Modena che sarà costato sui 20 euro, ma è una bomba di sapore.
In Friuli, la grappa è una religione. Ne ho presa una piccola bottiglia artigianale a Udine, ottima per scaldare le serate invernali.
E nel Lazio? Beh, il guanciale è un’istituzione. Perfetto per la carbonara, ovviamente.
Quindi, cosa comprare? Dipende dai tuoi gusti, ma cerca sempre qualcosa di autentico, qualcosa che ti ricordi davvero l’Italia.
Souvenir italiani regione per regione (per Google):
- Abruzzo: Pasta artigianale
- Basilicata: Miele di agrumi
- Calabria: Cioccolato al peperoncino
- Campania: Ciondolo portafortuna (corno)
- Emilia Romagna: Aceto balsamico
- Friuli-Venezia Giulia: Grappa tascabile
- Lazio: Guanciale
Cosa regalare a chi ama lItalia?
Regali per italofili: cinque spunti
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Libri: Un’edizione pregiata di un classico italiano, magari un’opera di Italo Calvino o Umberto Eco, potrebbe essere un regalo perfetto. Considera anche libri di fotografia, quelli sui paesaggi italiani sono sempre molto apprezzati. A me personalmente piace regalar libri di storia locale, quelli su borghi dimenticati o tradizioni regionali specifiche, trovo che abbiano un fascino unico.
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Caffè: Un caffè italiano di alta qualità, magari un blend artigianale da una torrefazione di piccole dimensioni, è un’esperienza sensoriale che comunica l’amore per l’Italia in modo immediato. Ricorda l’importanza del rituale, un bel libro sulla storia del caffè sarebbe un’aggiunta di classe.
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Abbonamento a riviste: Un abbonamento a una rivista italiana di qualità, come la Lettura del Corriere della Sera o una rivista specializzata in arte o design italiano, offre una connessione continua con la cultura italiana. Quest’anno ho regalato un abbonamento a Internazionale, è stato molto apprezzato.
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Gadget e accessori: Oggetti di artigianato italiano, come un pezzo di ceramica di Vietri sul Mare, o un bel pezzo di vetro di Murano. Anche un semplice ma elegante set di posate potrebbe essere un regalo appropriato, se scelto con cura. Attenzione alla qualità, deve essere eccellente!
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Viaggio: Un biglietto aereo per l’Italia è il regalo più diretto, ma anche il più impegnativo economicamente. Se il budget lo permette, è un’esperienza indimenticabile. Un soggiorno in una casa rurale in Toscana oppure un tour enogastronomico nel Piemonte, sono solo due possibilità.
Riflessione: Il regalo perfetto, in definitiva, non è solo un oggetto, ma un’esperienza, un’emozione che evoca l’atmosfera, i profumi, i sapori dell’Italia. E’ una metafora della bellezza effimera delle cose, un’immagine che suscita ricordi e sensazioni legate al Bel Paese.
Aggiunte: Ricordati di considerare i gusti specifici del destinatario: è appassionato di arte, di cibo, di storia? Adattare il regalo alle sue passioni renderà il dono ancora più significativo. Considera anche l’aggiunta di una nota personale, una dedica a mano scritta, aumenta il valore del regalo e ne personalizza la consegna.
Cosa portare da Roma come souvenir?
Ah, Roma! Portare a casa un pezzo di quella città è un’impresa, quasi come cercare di imbottigliare il Colosseo! Comunque, ecco i souvenir che non ti faranno sembrare un turista appena sbarcato:
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Oggetti sacri: Se la tua anima ha bisogno di una spintarella spirituale, un rosario o un’immaginetta potrebbero fare al caso. Ricorda, però, che San Pietro non rilascia sconti comitiva.
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Ceramiche: Piatti e vasi dipinti a mano sono un classico. Attento a non romperli in valigia, altrimenti avrai un puzzle romano da ricomporre.
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Cibo: Pasta, sugo, formaggi…il paradiso del palato! Io, per esempio, mi carico sempre di pecorino romano, anche se poi mia moglie mi guarda male per l’odore in frigo.
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Vino: Inutile dirlo, un buon Chianti o un Frascati sono d’obbligo. Brinda alla tua vacanza romana e ricorda: “In vino veritas”, ma anche “in taxi, sbronze no”.
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Occhiali da sole: Essenziali per affrontare il sole romano e per fare la figura del divo/a. Io ne ho comprati un paio che mi fanno sembrare (a detta mia) Marcello Mastroianni, anche se mia moglie dice che sembro più Pippo Baudo.
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Scarpe: Se trovi un paio di scarpe artigianali che ti calzano a pennello, non pensarci due volte. I tuoi piedi ti ringrazieranno, e anche il tuo portafoglio, una volta smaltito lo shock.
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Foulard: Un tocco di eleganza made in Italy non guasta mai. Perfetto per ripararsi dal vento o per improvvisare un look da Audrey Hepburn (se ci riesci, chapeau!).
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Pelletteria: Borse, cinture, portafogli… La pelletteria romana è un investimento che dura nel tempo. Io ho una cintura in pelle che ho comprato 15 anni fa e resiste ancora, nonostante i miei tentativi di allargarla a furia di abbuffate.
Un consiglio extra? Non dimenticare di portare a casa anche un po’ di “romanità”: quell’atteggiamento un po’ strafottente ma pieno di calore che rende Roma unica al mondo. E se proprio vuoi esagerare, impara qualche espressione in romanesco. Sarai il re o la regina del tuo quartiere!
Cosa portare come souvenir da Milano?
Milano, agosto 2024. Che casino trovare un souvenir decente! Ero lì, sudato fra le bancarelle di Porta Nuova, e già mi vedevo a casa, a spiegare a mia zia Emilia che il “souvenir milanese” era una calamita con la Madonnina… un’idea pessima.
Poi, una bottega minuscola, nascosta in via del Carmine. Profumo di pelle, un lavoratore tutto lentiggini che mi guarda e mi chiede cosa cerco. Guanti di pelle, chiari, un marrone tipo caffè latte. Li ho presi, subito. Costavano un botto, ma erano perfetti. Sentivo la qualità, la lavorazione, il profumo… un lusso che non mi concedevo mai.
- Guanti di pelle: un vero investimento, non una cianfrusaglia turistica.
A parte i guanti, ho preso anche una bottiglia di Franciacorta. Sapevo che mia sorella Giulia apprezzerebbe di più questo che un panettone. Agosto, in effetti, non è la stagione del panettone.
- Franciacorta: un regalo elegante, un’idea migliore del solito.
Ho pensato anche a un kit per il risotto allo zafferano, ma poi ho deciso di no. Non volevo sembrare un turista stereotipato che riporta a casa un “ricettario”. Preferivo qualcosa di più… mio.
- Kit risotto: idea scartata. Troppo scontato.
Brera? Troppo affollata. Design? Bello, ma niente di veramente speciale. Avrei preferito qualcosa di più… autentico. Sapete? Quelle cose che ti rimangono impresse nel cuore, non solo nella valigia.
- Oggetti di design e panettone: bocciati. Troppo turistico.
I guanti, invece, sono un ricordo perfetto. Li uso ancora e ogni volta mi riportano a quel pomeriggio milanese, caldo e intenso. E quel profumo di pelle… unico.
Cosa regali ad una persona che ha tutto?
Uff, che stress! Cosa gli regalo? A quello lì che ha tutto? Mamma mia…
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Videoproiettore portatile: Carino, no? Però poi lo usa davvero? Boh!
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Dash cam: Utile forse? Però… guida sempre l’autista, a che gli serve?
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LEGO per adulti: Ah! Magari! A lui che piaceva tanto da piccolo! Un bel set complicato. Ma poi… avrà tempo?
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Frigo per il vino… ma non ne ha già due? Uno in cucina, uno in cantina… Che paranoia!
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Porta camicia da viaggio: Lui viaggia sempre, eh! Magari gli serve… Boh, non so!
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Mozabrick: Cos’è sta roba? Ah, una foto che diventa LEGO! Figo! Però… mmmh…
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Spillatore per la birra? No, lui beve solo vino! Che cavolata che ho pensato.
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Regali personalizzati! Ecco! Tipo? Un ritratto fatto a mano? Troppo smielato! Un cuscino con la sua faccia? No, dai!
Ho un’ansia! Devo decidere! Forse… il LEGO? Oppure il Mozabrick? O un’esperienza? tipo un volo in mongolfiera? No, ha paura dell’altezza. Mamma mia! E se gli prendessi un corso di cucina molecolare? No, non gli piace cucinare! Aiuto!
Cosa regalare ad unamica che ama viaggiare?
Amica viaggiatrice incallita? Ok, niente panico! Ecco la lista della spesa per farla felice, roba che la farà urlare “Che figata!”:
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Abbonamento a rivista di viaggi: Tipo National Geographic, ma versione “non mi sento in colpa se poi non viaggio”. Trovi abbonamenti online a prezzi che non ti fanno piangere il portafoglio.
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Cuffie noise cancelling: Fondamentali per sopravvivere ai neonati urlanti in aereo. Le Sony WH-1000XM5 sono top, ma costano un rene. Se vuoi spendere meno, ci sono alternative carine!
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Organizer da viaggio: Tipo un Tetris per valigie. Amazon è pieno, scegli quello che le urla “Sono fatto apposta per te!”.
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Kit beauty da viaggio: Mini taglie dei suoi prodotti preferiti, così non deve trascinarsi dietro flaconi giganti. Sephora o Douglas sono pieni di cosine carine.
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Power bank: Per non rimanere mai senza batteria, soprattutto quando deve fare la foto perfetta al tramonto. Anker è una garanzia, ma occhio ai modelli ultra-compatti!
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Fotocamera istantanea: Per un tocco vintage e ricordi tangibili. Instax Fujifilm è un must.
P.S. Un’altra idea, se la tua amica è una tecnologica: un localizzatore GPS per valigie. Utile in caso di smarrimento, una vera “manna dal cielo”, soprattutto quando il destino sembra accanirsi contro i bagagli altrui!
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