Cosa fare per levare il sonno?

Ah, il sonno… Quel diavolo di sonno che a volte ti schiva, vero? Mi capita spesso, sai? E quelle notti, che poi diventano nottate, sono un vero supplizio. Ricordo una volta, dopo la morte di nonna… dormire era diventato impossibile, un’angoscia continua. Allora, cosa fare? Passeggiare, dicono. Già, una passeggiata… ma a che ora, se la sera la stanchezza ti stritola e la mattina ti alzi di corsa?

Mezz’ora, dicono, fa miracoli. Forse sì, forse no. Per me, a volte funziona, a volte no. Dipende, credo, da mille fattori. Quella volta che sono andato a camminare sul lungomare, al tramonto… Che pace! L’aria fresca sul viso, il rumore delle onde… quella sera ho dormito come un angioletto. Ma poi ci sono state sere che, anche dopo una camminata, sono rimasto lì a rigirarmi nel letto per ore, a contare le pecore che, a dire il vero, sono tutte scappate via da tempo.

La routine, poi… dicono che sia fondamentale. Svegliarsi e addormentarsi alla stessa ora. Facile a dirsi, eh? Provate voi a farlo con un lavoro a turni, o con un bambino piccolo che si sveglia sette volte a notte. Io ci provo, eh… cerco davvero di farlo, ma poi capita sempre qualcosa. Una telefonata, un pensiero che ti assale… e puff, va a farsi friggere la routine!

Però, ammetto, quando ci riesco, quando riesco a rispettare quel ritmo, che fatica a volte, a me sembra proprio che il corpo ringrazi. È come se impari a riconoscere il momento del riposo, sai? Diventa un piacere, meno una lotta. Magari non sempre, ma almeno alcune volte sì. Insomma, non c’è una ricetta magica, niente pillole miracolose, solo tanta pazienza e un po’ di… fortuna, forse. E un bel tramonto sul lungomare, ogni tanto, aiuta. Non so, magari provate?