Cosa fare quando il calcio è basso?
Calcio Basso: Non sottovalutate il silenzioso eroe delle ossa
Il calcio. Lo sentiamo nominare spesso, associato a denti forti e ossa robuste. Ma cosa succede quando i livelli di questo minerale essenziale nel nostro organismo scendono al di sotto della soglia ottimale? La carenza di calcio, o ipocalcemia, non è una condizione da sottovalutare, potendo portare a conseguenze a lungo termine sulla salute. Prima di correre ai ripari con integratori, è fondamentale capire le cause e, soprattutto, adottare un approccio alimentare mirato.
La prima domanda da porsi è: quali sono le fonti di calcio? Molti pensano immediatamente al latte e ai suoi derivati – yogurt e formaggi – e giustamente: questi alimenti sono ricchi di calcio, facilmente assimilabile. Tuttavia, limitare l’assunzione di calcio a queste sole fonti sarebbe un errore. La natura ci offre una varietà di alimenti altrettanto preziosi, spesso trascurati. Il pesce, ad esempio, soprattutto le sardine e le aringhe (consumato con le lische!), è un’ottima fonte di calcio, così come alcuni tipi di verdure a foglia verde scuro come broccoli, rucola, verze, cavoli e spinaci. Anche i legumi, seppur in quantità minore rispetto ad altre fonti, contribuiscono al nostro apporto giornaliero di questo prezioso minerale.
Ma la quantità non è tutto. L’assorbimento del calcio dipende da diversi fattori. Una dieta ricca di vitamina D è fondamentale, perché questa vitamina favorisce l’assorbimento intestinale del calcio. L’esposizione solare è un modo naturale per sintetizzare la vitamina D, ma in caso di scarsa esposizione è opportuno valutare l’integrazione con cibi ricchi di vitamina D o con specifici integratori, sempre sotto consiglio medico. Altri fattori influenzano l’assorbimento, come la presenza di fitati (presenti nei cereali integrali) e ossalati (presenti negli spinaci), che possono inibire l’assorbimento di calcio. Una dieta equilibrata, quindi, è la chiave.
Cosa fare, dunque, in caso di calcio basso? Prima di tutto, rivolgersi al proprio medico. Egli effettuerà gli esami del caso per accertare l’effettiva carenza e determinarne la causa, escludendo eventuali patologie sottostanti. Successivamente, in accordo con il medico, si potrà intervenire con una strategia alimentare mirata che preveda:
- Aumento del consumo di cibi ricchi di calcio: diversificando le fonti per un apporto ottimale e completo.
- Integrazione di vitamina D: per massimizzare l’assorbimento di calcio.
- Monitoraggio della dieta: evitando eccessi di fitati e ossalati, senza però escluderli totalmente, mantenendo un regime alimentare vario e completo.
Ricordate che il calcio è un elemento essenziale per la salute delle ossa, dei denti e di molti altri processi corporei. Non sottovalutate la sua importanza e, in caso di sospetta carenza, consultate il vostro medico per una diagnosi accurata e un piano personalizzato per ripristinare i livelli di calcio nel vostro organismo. La salute delle vostre ossa vi ringrazierà.
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