Cosa succede se non scaldo il latte liquido?

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Il latte liquido non riscaldato può contenere batteri pericolosi come *Salmonella enterica* e *Cronobacter sakazakii*, causando gravi infezioni in neonati e lattanti, potenzialmente letali. La pastorizzazione elimina questi rischi.
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Il latte crudo: un rischio sottovalutato per i più piccoli

Il latte fresco, appena munto o venduto come “crudo”, evoca spesso immagini di genuinità e salubrità. Tuttavia, dietro questa patina di naturalità si cela un pericolo potenzialmente letale, soprattutto per i neonati e i bambini piccoli: la presenza di batteri patogeni. Bere latte non riscaldato, infatti, espone al rischio di contrarre infezioni gravi, talvolta con conseguenze drammatiche.

Mentre la pastorizzazione, il processo di riscaldamento controllato che elimina i microrganismi dannosi, è ormai uno standard per la maggior parte del latte commerciale, il consumo di latte crudo sta vivendo una sorta di revival, alimentato da una crescente attenzione, talvolta fuorviante, verso i prodotti “naturali”. È fondamentale, però, comprendere appieno i rischi connessi a questa scelta.

Batteri come Salmonella enterica e Cronobacter sakazakii possono contaminare il latte crudo e proliferare rapidamente a temperatura ambiente. Questi microrganismi sono particolarmente pericolosi per i neonati, il cui sistema immunitario è ancora immaturo, e per i lattanti, che possono sviluppare infezioni gravi come meningite, setticemia e gastroenterite. Nei casi più gravi, queste infezioni possono avere esito fatale.

I sintomi di un’infezione da latte crudo contaminato possono variare da febbre, vomito e diarrea a convulsioni e perdita di coscienza. Nei neonati, i segnali possono essere più subdoli, rendendo la diagnosi più complessa e ritardando l’intervento medico, con conseguente aggravamento del quadro clinico.

La pastorizzazione, al contrario, garantisce l’eliminazione di questi patogeni, rendendo il latte sicuro per il consumo, soprattutto per le categorie più vulnerabili. Questo processo, pur comportando una minima alterazione del profilo nutrizionale del latte, preserva le sue proprietà benefiche e, soprattutto, ne assicura la sicurezza.

Pertanto, se si sceglie di consumare latte crudo, è fondamentale essere consapevoli dei rischi e adottare precauzioni rigorose, come bollirlo per almeno un minuto prima di consumarlo, soprattutto se destinato a neonati, bambini, anziani o persone con un sistema immunitario compromesso. La scelta più sicura, in particolare per i più piccoli, rimane comunque il latte pastorizzato, che offre un profilo nutrizionale completo senza compromettere la salute.

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