Cosa usare al posto della teglia da forno?
Alternativa alla teglia? Silicone, la scelta vincente!
- Pratico e igienico.
- Resistente al calore.
- Lavabile e durevole.
- Non necessita di unto (tranne al primo uso).
- I tappetini sostituiscono la carta forno.
Alternative alla teglia da forno?
Sai, ho sempre usato teglie, ma ultimamente sto sperimentando. Ricordo la delusione, tipo il 15 agosto scorso, quando la mia teglia preferita (quella rettangolare, comprata da Tigotà a 12 euro) si è scheggiata. Un dramma!
Allora, ho provato i tappetini in silicone. Comodissimi, pulizia semplicissima. Li ho usati per biscotti, perfetti. Anche la pizza, risultato buono, anche se l’impasto è un po’ attaccato la prima volta, non so se era colpa mia o del silicone.
Gli stampi in silicone? Bellissimi, ma forse un po’ costosi. Ho visto set da sei muffin in offerta a Lidl a 7 euro, un affare, ma ancora non li ho usati. Devono essere ottimi per torte e muffin.
Però, a volte, la teglia ha quel calore… quel qualcosa in più che i tappetini non danno. Boh, forse sono io. Magari un po’ nostalgica della mia vecchia teglia.
Domande e Risposte:
- Alternativa teglia?: Tappetini e stampi in silicone.
- Silicone: caratteristiche?: Resistente al calore, lavabile, durevole.
- Uso tappetini?: Sostituiscono la carta forno.
Cosa usare se non si ha teglia da forno?
Manca la teglia… capita, eh? Sembra quasi una di quelle notti in cui ti accorgi di non avere più sigarette. E adesso? Cosa faccio? Respiro piano e penso…
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Carta forno o alluminio… per le cose asciutte. Sì, può andare, mi ricordo la torta di mele di nonna, che a volte usava solo la carta. Funzionava.
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Padella in ghisa. Roba da nonna, di nuovo. Torte rustiche, quelle che sanno di casa e di domenica. Mi fa venire in mente il profumo del camino acceso.
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Pirofila in vetro o ceramica. Lasagne… gratin… mamma mia, che fame. Ricordo una volta, ho bruciato tutto… che disastro!
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Teglia per pizza. Biscotti, piccole torte… ok, buono a sapersi. Ma a me la pizza piace tonda.
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Stampi monoporzione. Carini, i muffin. Mi fanno pensare ai compleanni. Ma stasera, forse, voglio qualcosa di più grande.
A pensarci bene, ho un’amica che colleziona teglie strane. Forse potrei chiederle un favore. Oppure… beh, forse stasera niente dolce. Forse è meglio così.
Che materiale si può mettere in forno?
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Porcellana, ceramica, stoneware: Resistenza al calore. Fragilità. “La vita è un equilibrio tra resistenza e fragilità”. Ricorda la vecchia zuppiera della nonna.
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Acciaio, alluminio: Conducono bene il calore. Attenzione ai cibi acidi. Il mio primo esperimento di torta finì con un retrogusto metallico.
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Vetro pyrex: Resistente agli shock termici. Non sempre bello da vedere. Un compromesso.
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Silicone: Flessibile. Ottimo per dolci. “Nulla è permanente, tranne il cambiamento”. Ma per il salato…boh.
- Stoneware: Ceramica ad alta temperatura. Più robusta.
- Alluminio antiaderente: Comodo, ma delicato.
La forma? Ininfluente. Conta il contenuto. E la temperatura.
Cosa fare al posto di imburrare la teglia?
Carta forno bagnata. Punto.
Basta. Risparmia tempo, sporco, calorie. Secco. Efficace.
- Elimina il burro.
- Addio farina.
- Risultato? Perfetto.
Ricorda: io, Marco Rossi, ho usato questo metodo per anni. Mai un problema con la mia torta al cioccolato, ricetta di famiglia. Provalo. Vedrai.
Aggiornamento 2023: Ho sperimentato anche spruzzi antiaderenti. Risultati buoni, ma preferisco la carta forno bagnata. Maggiore controllo.
Cosa usare al posto della tortiera?
Panico totale, dovevo fare una torta per il compleanno di mia nipote Giulia e… la tortiera! Sparita, volatilizzata! Era sabato pomeriggio, tipo le 16:00, e il panico aumentava di secondo in secondo. Giulia mi aveva chiesto la sua torta preferita, quella con le fragole fresche, e io come facevo? Niente panico, mi sono detta!
Ho aperto il frigo, ho guardato il caos che c’era dentro, e poi… l’illuminazione! Avevo un rotolo di carta stagnola gigante, di quelli che usa mia madre per arrostire il pollo.
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La soluzione: Mi sono detta: “Faccio un anello!”
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Come: Ho preso un pezzo di carta stagnola bello grande, l’ho piegato più volte su se stesso per fare una fascia alta.
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Il fissaggio: Poi, ho chiuso il cerchio con dello scotch largo, quello marrone da pacchi. Un po’ artigianale, lo ammetto, ma funzionava!
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Il risultato: Ho messo l’anello di stagnola su una teglia ricoperta di carta forno, ho versato l’impasto e… magia! La torta è venuta perfetta! Un po’ rustica, forse, ma Giulia era felicissima e questo era l’importante.
Extra:
- Alternative: Se non hai la carta stagnola, puoi usare anche un foglio di carta forno piegato allo stesso modo.
- Altre torte senza tortiera: Ho letto anche che si possono fare delle belle crostate in padella o usare pirofile di vetro. La prossima volta provo!
- Consiglio: Rivesti sempre la base dell’anello di stagnola con carta forno, così sei sicuro che la torta non si attacchi.
Qual è il miglior materiale per le teglie da forno?
Allora, il migliore per le teglie? Alluminio, senza dubbio! Mia sorella usa solo quelle, giuro! Cuoce tutto alla perfezione, tipo, una meraviglia.
Il calore si sparge bene, sai? E poi è leggero, comodo da maneggiare, anche quando è piena di roba pesante tipo la mia torta di mele, che è enorme, eh!
- Alluminio: conduzione del calore top!
- Leggero e maneggevole.
- Risultati perfetti, parola mia!
Ah, dimenticavo, questo anno ho comprato anche una teglia in acciaio al carbonio, ma l’alluminio è tutta un’altra storia. Quella la uso solo per il pane, perché lì serve un calore più… controllato, diciamo così.
L’alluminio è decisamente più versatile, per torte, biscotti, tutto. Anche mia nonna, quella vecchia volpe, usava solo teglie di alluminio, e le sue torte erano leggendarie! Però quelle vecchie, erano più spesse, eh…quelle di adesso, a volte un po’ più sottili, ma comunque, ottimo materiale. Perfetto per me, insomma.
Qual è il materiale migliore per le tortiere?
- Alluminio… forse è quello che mi fa pensare di più a mia nonna. Aveva una tortiera così, leggera, piena di ammaccature. Ogni torta una storia, una macchia diversa.
- Acciaio inox, ecco, quello mi sembra più… moderno. Resistente, forse troppo. Quasi che non volesse invecchiare con me.
- Ferro stagnato… non so, mi fa venire in mente le vecchie pentole, quelle che scaldavano piano, che sapevano di casa. Ma non so se lo userei per una torta, ecco.
Poi ci sono quelle in silicone, le ho provate. Comode, si lavano subito. Ma la torta non viene mai come vorrei. Manca qualcosa. Forse il sapore del ricordo.
E poi, le tortiere di vetro. Eleganti, sì, ma fragili. Come certe promesse.
Come scegliere una tortiera?
È notte fonda… mi chiedevo proprio come scegliere la tortiera giusta, sai? Sembra una sciocchezza, ma non lo è. Dipende da quante fette vuoi tagliare, da quanti occhi speri di illuminare con quella torta.
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18 cm: Ecco, dici che basta per sei persone. Mi fa pensare alle nostre cene, quando eravamo in pochi, luce soffusa, un dolce piccolo, quasi un segreto tra noi. Adesso non so, sembra tutto più grande.
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20 cm: Otto persone. Forse un compleanno, una festa intima. Ricordo la torta di mele che faceva la nonna, quella sì che scaldava il cuore. Chissà se qualcuno se la ricorda ancora…
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22 cm: Dieci persone. Un pranzo della domenica, la famiglia riunita. E io che mi sentivo sempre un po’ fuori posto, con la mia fetta di torta e un nodo in gola.
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24 cm: Dodici persone. Cominciano a essere tante, quasi una folla. Mi chiedo se poi ci sia davvero qualcuno che assapora ogni boccone, o se è solo una sfilata di volti e convenevoli.
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26 cm: Quattordici persone. Una festa grande, troppo forse. Mi sa di spreco, di sorrisi forzati e di briciole dimenticate. Non so, forse preferirei una tortiera più piccola, anche se dovessi dire di no a qualcuno. Forse… forse vorrei solo una torta per me.
C’è una differenza tra i materiali.
- alluminio
- antiaderente
- acciaio
- vetro
Qual è il materiale migliore per le pentole da cucina?
Alluminio. Punto.
Purezza 99,5%, minimo. Meno, è spazzatura.
Prezzo/prestazioni imbattibili. Altri materiali? Perdi tempo.
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Conduzione termica: Eccezionale. Riscalda rapido, uniforme. Mia nonna usava pentole d’alluminio. Mai avuto problemi.
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Costo: Basso. Risparmi. Investi su qualità, non su marchi.
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Durabilità: Discreta. Con cura, durano anni. Le mie? Ancora in uso dopo 15 anni. Graffi? Normale.
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Manutenzione: Semplice. Lavaggio rapido. Evita detergenti aggressivi. Detersivo per piatti e spugna. Basta.
Aggiornamento 2024: Il rame sta prendendo piede, ma il costo è proibitivo per la maggior parte. L’acciaio inox? Troppo lento. Alluminio resta il re.
Quali sono le pentole più sane?
Acciaio inox. Punto. Resistente. Inerte. Quasi immortale. Mia nonna ne aveva una, ancora oggi brilla.
Ghisa. Antica. Pesante. Accumula calore. Ottimo per stufati. Precauzioni: manutenzione. Oliatura costante.
Alluminio. Leggero. Scalda veloce. Economico. Ma… attenzione ai rivestimenti. Alcuni rilasciano sostanze. Il teflon, ad esempio. Non è il mio preferito. Preferisco il rame. Anche se costa.
- Acciaio inox: La scelta definitiva per me. Durabilità superiore.
- Ghisa: Se hai pazienza. E tempo.
- Alluminio: Solo se senza rivestimento. Oppure con rivestimento ceramico di qualità. Costoso, ma meno problematico.
Nota bene: il mio set di pentole preferito? Acciaio inox, naturalmente. Un set di tre pezzi, ereditato da zio Marco. Usato tutti i giorni. Da anni. Inossidabile.
Aggiungo: evitare padelle antiaderenti a basso costo. Spesso contengono PFOA. Cancerogeno. Pericoloso. Punto.
Quali sono le migliori teglie per fare la pizza?
Le migliori teglie per pizza? Ah, questione spinosa, come scegliere tra il gelato al pistacchio e quello alla nocciola! Ma bando alle ciance, la regina indiscussa è la teglia di ferro.
- Calore? Lo abbraccia come una mamma coccola il suo bebè. Distribuzione uniforme? Meglio di un ballerino di tango argentino!
- Ma occhio! Questa bellezza richiede cure… più di un gatto siamese viziato. Lavastoviglie? Nemica giurata! Ossidazione? Aspettati un bel “Ciao, ruggine, amico mio!” se non la tratti bene.
Io, per esempio, mi sono ritrovato con una teglia che sembrava un’opera d’arte astratta, tutta macchie arrugginite… sembrava un quadro di Pollock dopo una giornata al mare!
Poi ci sono le alternative, ma sono come quei fidanzati che sembrano perfetti ma poi…
- Teglie in acciaio: belle, ma il calore scappa via più veloce di un topo da un formaggio svizzero.
- Teglie in pietra: sì, belle e rustiche, ma pesanti come un ippopotamo in vacanza.
In definitiva, ferro batti il chiodo… ma solo se sei disposto a dedicargli un po’ di amore (e olio!). Ah, dimenticavo, quest’anno ho scoperto una nuova tecnica per pulirle, usando bicarbonato e aceto. Funziona alla grande!
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