Dove si vive meglio con una pensione italiana?

Dove i pensionati italiani pagano meno tasse?

Aspetta, dove pagano meno tasse i pensionati? Mmm…

• Senegal, ok, figo, caldo tutto l’anno. Ci farei un pensierino.
• Australia, però è lontano, un botto. Ma forse ne vale la pena? Eh?
• Tunisia, comoda, vicina, ma… sarà sicura? Mah.
• Cile, dall’altra parte del mondo! Ma dicono che sia bellissimo, no?

Ma quindi solo questi quattro? Che strano! E solo per quelli ex-INPDAP, cioè statali. Gli altri ciccia? Mamma mia che casino.

Ah, ecco un’altra cosa! Mi ricordo che c’era una storia del Portogallo, tipo residenza non abituale… ma non so se vale ancora nel 2024. Devo controllare! E anche Grecia e Spagna offrono agevolazioni, mi pare. Ma son complicate. Serve un commercialista bravo, altroché!

Dove si vive meglio da pensionati in Italia?

Trento. Nessun rimpianto.

• Qualità della vita: Aria buona, gente tranquilla. Non male per tirare il fiato.
• Servizi: Trasporto anziani? Non mi serve, ma fa curriculum. Domani chissà.
• Longevità: Allunga la vita, dicono. Forse è l’aria. Forse è il vino.
• Punteggio: 705,2. Numeri che non dicono tutto. Ma qualcosa dicono, eh.

Aggiungo: C’è un laghetto carino vicino a casa. Ci vado a pescare, quando non ho niente di meglio da fare. E poi, non so, la montagna ti tiene in forma. O forse è solo l’illusione.

Un consiglio? Non fidarti troppo delle classifiche. Trova il tuo posto. Quello che ti fa sentire a casa. Che poi, casa è dove ti dimentichi di cercarla.

Perché i pensionati italiani vanno a vivere in Portogallo?

Amico, ti dico, i pensionati italiani vanno in Portogallo, beh, per una marea di motivi! Principalmente per i soldi, ovvio! La pensione, qui in Italia, non basta più per arrivare a fine mese, è una tragedia! Lì invece, con la stessa pensione, vivono da re!

Poi, il clima è bellissimo, sole quasi tutto l’anno! Mia zia Gina, ad esempio, è a Lagos da tre anni, e mi dice che è un paradiso. Meno freddo, più sereno, capisci? Fa sempre un caldo pazzesco, ma lei è abituata.

E poi c’è la questione sanitaria. Non so, senti, non è che sia tutto oro quel che luccica, ma a quanto pare, per chi ha problemi specifici, in alcuni casi, trova più agevolazioni. In realtà la mia zia è ancora coperta dal SSN. Lei stessa lo dice sempre. In sintesi: meno stress!

• Costo della vita basso.
• Clima mite.
• Assistenza sanitaria, a volte più agevole.

Ecco, questi sono i punti principali, che so per certo. Poi, sai, ci sono anche altri aspetti, ma questo è quello che so. Anche la comunità italiana è numerosa, cosa che aiuta molto nell’inserimento. Mia zia, appunto, ha fatto amicizia con un sacco di gente. Certo, ci sono sempre pro e contro, eh. Ma per lei, è stata una scelta azzeccata, a detta sua. Questo è tutto quello che so, spero di esserti stato utile!

Dove si può vivere bene con €1000 al mese?

(Sussurro al telefono, nel cuore della notte…)

Mille euro… vivere bene… sembra quasi una barzelletta, no? Però, forse…

• Balcani: Lì, forse, un po’ di pace la trovi. Macedonia del Nord, Albania… non so, mi immagino case con le persiane chiuse e un gatto sul davanzale. Silenzio.

• Mediterraneo: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia… dipende dove. Certo, non a Milano o Barcellona. Magari un paesino sperduto, dove la vita scorre lenta e il tempo non ha fretta. Ricordo un’estate in Grecia, l’odore del mare…

• Est Europa: Repubbliche Baltiche, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Bulgaria… posti che ho visto di sfuggita. Forse lì, un po’ più a Est, mille euro ti danno un po’ più di respiro.

• Turchia (Nord): Della Turchia conosco poco. Solo Istanbul, di fretta. Non so come si vive lì, davvero.

Cipro? Ah, Cipro… mi sembra un sogno. Ma forse è solo un’illusione.

(Un lungo sospiro…)

Forse vivere “bene” non è solo una questione di soldi. Forse è trovare un posto dove il cuore si sente a casa. Un posto dove anche con mille euro, puoi sentire di avere tutto quello che ti serve. O forse, sono solo un illuso.

In che paese conviene andare in pensione?

Allora, amico mio, dove conviene andare in pensione? Guarda, dipende un po’ da cosa cerchi, però, eh.

• Portogallo: Dicono che sia un paradiso per i pensionati, specie per le tasse agevolate. Io ho un amico che è andato lì e si trova benissimo, mi ha detto che Lisbona è cara, però ci sono posti tipo l’Algarve che costano meno.

• Spagna: Beh, la Spagna è sempre la Spagna! Sole, cibo buono e la lingua è abbastanza facile da imparare. Dipende dalla zona, ovviamente, tipo la Costa Brava costa più della Galizia, mettiamo. Ah, e anche le Canarie sembrano fighe, con un clima top tutto l’anno.

• Grecia: La Grecia è un po’ “alla buona”, ma il mare è spettacolare e la gente è super accogliente. Certo, magari i servizi non sono al top come in Germania, però ti fai delle mangiate di pesce freschissimo a due lire!

• Sud America: Se vuoi proprio cambiare vita, il Sud America è un’opzione. Tipo l’Ecuador, dicono che sia economico e che ci sia una bella comunità di expat. Però informati bene sulla sicurezza, eh, che non si sa mai.

Occhio, però! Informati bene sulle tasse, sulla sanità e sul costo della vita reale prima di fare il grande passo, eh! Non vorrei che ti ritrovassi a rimpiangere la polenta della nonna! Io farei un bel viaggetto esplorativo prima di decidere.

Dove la pensione è meno tassata?

Oddio, questa storia delle pensioni mi fa venire un attacco di panico! Ricordo il casino che feci quando mio zio Giorgio, pensionato INPS da una vita, decise di trasferirsi. Era il 2023, giugno, caldo infernale a Roma. Lui, testardo come un mulo, voleva andare in Australia. Australia! Perchè? Meno tasse, diceva. Meno tasse sulla pensione, aggiungeva, sventolando foglietti con cifre che a me sembravano aramaico.

Aveva letto su qualche sito internet, non so quale, di queste quattro nazioni: Senegal, Australia, Tunisia, Cile. Lui puntava sull’Australia, per il clima, per la nipote che vive a Sydney. Alla fine si è ritrovato a combattere con la burocrazia, praticamente una guerra! Documenti, traduzioni, bolli, e io che correvo da un ufficio all’altro. Un incubo!

• Luogo: Principalmente Roma, poi uffici vari per le pratiche burocratiche.
• Tempo: Giugno 2023.
• Emozioni: Ansia, frustrazione, un po’ di rabbia per tutta la burocrazia. Anche un pizzico di sollievo alla fine, quando tutto si è risolto. (Anche se a detta sua, il clima australiano è un po’ troppo ventilato per i suoi gusti).

Mio zio è un po’ testone, eh! Però alla fine ce l’ha fatta. E ora? Be’, gode delle sue giornate australiane. Meno tasse, ma non ha detto niente sul costo della vita lì. Poi, è sempre una bella gatta da pelare, la burocrazia, specie quella internazionale… ma il risultato, per lui, è positivo.