Perché prendere un Lagotto?

Perché prendere un Lagotto? Mmh, difficile spiegarlo a parole… È come chiedere perché mi sono innamorato di mia moglie, sai? Non si può ridurre a una lista di pro e contro.

Ma proviamo. Ricordo ancora il primo Lagotto che vidi, un batuffolo di pelo bianco e arancio, gli occhietti vispi… era in una giornata di sole, a primavera. Sembrava un peluche, ma con una personalità incredibile. Subito mi conquistò, quella sua allegria selvaggia, un po’ goffa, ma adorabile.

Sono intelligentissimi, sì, lo ammetto. Imparano i comandi in un attimo, quasi troppo in fretta a volte, sembra che ti leggano nel pensiero. Ricordo quando insegai a Lillo, il mio Lagotto (che poi, poverino, non c’è più, ma era un angelo!), a “dare la zampa”. Ci misi una settimana, forse meno. Un lampo! Ma è la loro fedeltà… quella è la cosa che ti trafigge il cuore. Non è solo amore, è una devozione incondizionata, una cosa… sbalorditiva.

Sai, ho letto da qualche parte – non ricordo dove, forse su un forum di appassionati, qualche articolo, insomma – che il Lagotto è tra le razze canine più fedeli. Magari è solo una statistica, ma sentire Lillo correre verso di me, scodinzolando con tutta la forza che aveva… beh, quella non è una statistica, quella è pura verità. E poi, quella loro faccia da furbi… che ti guardano con quegli occhietti scuri, e sembra che ti stiano studiando, che sappiano tutto di te. È tenero, no? Un po’ inquietante forse, ma tenero.

Insomma, prendere un Lagotto? Non so, è una cosa che ti cambia la vita. È una responsabilità enorme, certo, ma anche una grande, grande gioia. Ti riempiono la casa di pelo, di zampe bagnate, di gioie incontenibili. E ti donano un amore incondizionato che è difficile trovare altrove. Se stai pensando di prenderne uno… beh, preparati a vivere un’avventura. Un’avventura bellissima.