Quali sono gli effetti collaterali della panna scaduta?

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Uff, la panna scaduta... Chi non lha mai annusata con sospetto sperando di farla franca? Diciamo che se non ha un odore strano e non è acida, un piccolo assaggio non dovrebbe ucciderti. Però, ecco, la digestione potrebbe risentirne un po. Io di solito in questi casi mi armo di fermenti lattici, un ciclo di un mesetto e mi sento più tranquilla. Meglio prevenire che curare, no? 😉

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Uff, la panna scaduta… Quante volte mi sono trovata davanti al brick aperto in frigo, chiedendomi: “Sarà ancora buona? Dai, solo un po’ di panna… Che sarà mai?” Chi non l’ha mai annusata con un misto di speranza e terrore, pensando di farla franca? Tipo, “se non ha un odore strano, se non pizzica, forse forse…”.

Diciamo la verità, se proprio proprio non ha un aspetto o un profumo da “pericolo”, un piccolo assaggio non dovrebbe mandarti all’altro mondo. Ma, ecco, la digestione… quella è un’altra storia. Ricordo una volta, dopo una torta fatta in casa con panna al limite, ho passato la notte a fissare il soffitto. Non ve la consiglio!

Però, seriamente, io di solito in questi casi (e capita, eh!), mi armo di fermenti lattici. Un cicletto di un mesetto e mi sento più tranquilla. Come dire, una sorta di “assicurazione” per il mio intestino. Perché, ammettiamolo, certe volte la gola ci frega!

Meglio prevenire che curare, no? 😉 E poi, diciamocelo, spendere qualche euro in fermenti è meglio che passare una notte in bianco a rimpiangere quella cucchiaiata di panna “dubbia”. Parola mia! E magari, la prossima volta, mi segno bene la data di scadenza sul brick!