Quali sono i rischi per le vene varicose in aereo?
Rischio vene varicose in aereo: Lunghi periodi in posizione seduta ostacolano la circolazione, aumentando il rischio di coaguli e problemi venosi, specie per chi soffre già di varici o ha avuto trombosi. La ridotta mobilità peggiora la situazione.
Aereo e vene varicose… un incubo. O almeno, per me lo è. Pensate a quelle ore seduti, immobili. Gambe gonfie, pesanti. Chi non le ha provate? Io sì, eccome. E con le mie vene varicose, la situazione è ancora peggiore. Non è piacevole, ve lo assicuro.
Ricordo una volta, un volo intercontinentale… che tortura! Ero bloccata lì, in quella poltroncina minuscola. Ogni tanto cercavo di alzarmi, di sgranchirmi le gambe, ma non era facile. La sensazione di pesantezza, di gonfiore… orribile. E la paura, quella sì che ti assale. Paura che si formi un coagulo, che peggiori la situazione. Perché con le varici non si scherza, mica.
Ho letto da qualche parte – non ricordo dove, forse su qualche rivista – che stare seduti per tanto tempo rallenta la circolazione. E questo, ovviamente, aumenta il rischio di problemi. Coaguli, trombosi… roba brutta. Non so le statistiche precise, ma mi sembrava di aver letto che il rischio aumenta, tipo, non so, di parecchio! Insomma, roba da preoccuparsi.
Poi, se già soffri di varici o hai avuto una trombosi… be’, è ancora peggio. Lo so per esperienza. Mia nonna, poverina, aveva le gambe piene di varici. E i viaggi in aereo per lei erano una vera e propria sofferenza. Mi raccontava sempre del suo terrore di volare.
Quindi, che fare? Boh, non ho la soluzione magica. Cerco di muovermi il più possibile, anche se in aereo non è semplice. Calze elastiche, a volte. E bere tanta acqua, quello sì. Ma la verità è che un po’ di ansia rimane sempre. E la domanda, ogni volta, me la pongo: ma ne varrà la pena?
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