Quante volte si raccolgono i fagiolini?

Ma quanti fagiolini, cavolo! Quante volte li ho raccolti quest’anno? Non lo so neanche più, davvero. Forse due volte a settimana, come dicono le guide, quando erano nel pieno della loro produzione, un vero tripudio di verde! Ricordo ancora quella volta, a luglio, sotto il sole cocente… le mie braccia, stanche, ma piene di quei baccelli turgidi, quasi scoppiassero di bontà. Che soddisfazione!

Raccolgliere i fagiolini, non è solo raccogliere i fagiolini, sai? È un’arte! Bisogna avere una certa delicatezza, un certo… tocco, per non rovinare la pianta, altrimenti addio raccolto abbondante! Io, per esempio, uso sempre le unghie, taglio il picciolo proprio sotto, un gesto preciso, quasi chirurgico. Mia nonna diceva che bisognava parlare con le piante, chissà, forse aveva ragione? A me sembra che funzionasse, i miei fagiolini sono sempre stati tanti, a profusione! Ricordo un anno in cui avevo fatto un raccolto da paura, così tanti che non sapevo più dove metterli… mi sa che ne avevo preparati almeno trenta vasetti di fagiolini sott’olio! Quasi troppo, a dire il vero.

Ah, e poi c’è l’importanza di essere delicati, giusto? Non si può strapparli via come dei delinquenti, bisogna rispettare la pianta, è una cosa quasi sacra, no? Sai, ci sono anche studi, ho letto qualcosa su internet, parlavano di quanti raccolti si possono fare e di come la raccolta influisce sulla crescita, ma a me basta guardare le mie piante, e capire che se le tratto bene, loro mi ricambiano con generosità. Insomma, la cosa più importante è il rispetto, della pianta, e del tempo che si dedica, altrimenti che piacere c’è?

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