Quanto tempo si può stare in una casa famiglia?

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Laccoglienza in casa famiglia ha una durata variabile, da qualche mese a un massimo di due anni. Tuttavia, questo periodo è concepito come transitorio, finalizzato al rientro del bambino in famiglia o, in mancanza di tale possibilità, al suo inserimento in una famiglia adottiva o affidataria.

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Quanto tempo si può stare in una casa famiglia?

L’accoglienza in casa famiglia rappresenta un servizio socio-assistenziale pensato per offrire un ambiente familiare e protetto a minori temporaneamente allontanati dal proprio nucleo di origine. La durata del soggiorno in casa famiglia è variabile, dipendente dalle singole situazioni e dai progetti educativi delineati per ciascun minore.

Durata dell’accoglienza

In genere, l’accoglienza in casa famiglia ha una durata di medio-lungo periodo, che può oscillare da alcuni mesi fino a un massimo di due anni. Questa tempistica si basa sull’obiettivo di offrire al minore un sostegno stabile e continuativo, favorendo un graduale reinserimento nel contesto familiare o, in casi eccezionali, l’inserimento in una famiglia adottiva o affidataria.

Fattori che influenzano la durata

La durata dell’accoglienza in casa famiglia dipende da diversi fattori, tra cui:

  • La situazione familiare del minore e le prospettive di rientro
  • L’età e le esigenze individuali del minore
  • La disponibilità e l’idoneità della famiglia affidataria
  • L’evoluzione del progetto educativo e il raggiungimento degli obiettivi prefissati

Obiettivi dell’accoglienza

L’accoglienza in casa famiglia non è pensata come una soluzione definitiva, ma piuttosto come una fase transitoria finalizzata a sostenere il minore nel suo percorso di crescita e sviluppo. Gli obiettivi principali sono:

  • Garantire un ambiente sicuro e protetto
  • Promuovere il benessere fisico, psicologico ed emotivo
  • Favorire il mantenimento dei legami familiari, quando possibile
  • Sostenere il minore nel raggiungimento di autonomia e responsabilità
  • Preparare il minore per il rientro in famiglia o per l’inserimento in un contesto familiare alternativo

Rinnovi e proroghe

In alcuni casi, la durata dell’accoglienza può essere prorogata oltre i due anni iniziali. Tali proroghe sono concesse dai servizi sociali competenti, in accordo con la famiglia affidataria e tenendo in considerazione le specifiche esigenze e circostanze del minore. L’obiettivo rimane sempre quello di garantire il miglior percorso possibile per il bambino, promuovendo il suo sviluppo armonioso e il raggiungimento di una situazione stabile e sicura.

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