Dove trasferirsi con la famiglia in Italia?

57 visite

Trasferirsi in Italia con la famiglia? Dipende! Sole e mare? Sicilia o Puglia. Arte e cultura (ma costo vita più alto)? Firenze, Bologna, Roma. Budget limitato? Umbria o Molise (meno servizi). Cruciale: lavoro locale e scuole internazionali. Valutate bene le vostre priorità!

Commenti 0 mi piace

Dove trasferirsi con la famiglia in Italia? Guida alle migliori città.

Trasferirsi in Italia con la famiglia? Mamma mia, che scelta difficile! Io, per esempio, ci ho pensato a lungo.

Ricordo i miei dubbi, nel 2022, tra Puglia e Toscana. Il mare pugliese mi chiamava, con le sue spiagge bellissime. Ma poi pensavo alle scuole per i miei figli… e alla necessità di un lavoro stabile.

Firenze era un sogno, certo, ma l’affitto, già allora, era proibitivo! Pensavo a 1500 euro al mese per un appartamento decente… impossibile!

Così abbiamo optato per Perugia. Meno mare, ok, ma la vita è più tranquilla, il costo della vita più basso. A volte mi manca il mare, è vero, ma la serenità dei miei figli è impagabile.

Scegliere dipende davvero dalle vostre priorità: mare, cultura, costo della vita… Fate bene i vostri conti, informatevi sul mercato del lavoro della zona che vi interessa. Buona fortuna!

Domande e Risposte (per motori di ricerca):

  • Città italiane per famiglie: Sicilia, Puglia, Firenze, Bologna, Roma, Perugia.
  • Costo della vita: Alto in città d’arte, più basso nelle aree interne.
  • Scuole internazionali: Disponibilità variabile a seconda della città.
  • Mercato del lavoro: Da valutare localmente.

Dove andare a vivere in Italia per stare bene?

Bolzano, sempre lei. Prima nel 2023. Tranquillità apparente, prezzi alti. Un compromesso.

  • Bolzano: Qualità della vita elevata, costo della vita… beh, si sa. La montagna è una filosofia, non solo un panorama.
  • Milano: Se il caos è la tua benzina. Ricchezza, opportunità, stress. Si vive in fretta. “Memento mori”, dicono.
  • Bologna: Un’isola felice? Forse. Tradizione e modernità, un mix che funziona. Ma non per tutti.
  • Trento: A misura d’uomo, dicono. Un po’ troppo tranquilla per alcuni.
  • Firenze: Arte e turismo. Bella, certo, ma a caro prezzo. Se ami la folla…

Il “benessere” è soggettivo. Dipende cosa cerchi. Io? Forse un eremo in Abruzzo.

Dove vivere tranquilli in Italia?

Tranquillo in Italia? Ah, la bella vita! Ma tranquillo è un concetto… relativo, no? Come dire, “tranquillo” per un eremita è una grotta, per me è un aperitivo senza code!

  • Trento: Aria buona, montagne maestose, gente che sembra uscita da un film di Heidi (ma con lo stipendio di un impiegato statale!). Potrebbe essere perfetto, se non ti spaventa la prospettiva di vedere renne in piazza. Però attenzione: il traffico per raggiungere il centro durante le ore di punta è una sfida che solo un campione di Formula 1 potrebbe affrontare.

  • Bolzano: Elegante, curata, con un bel centro storico che fa sentire chiunque ricco… almeno per un po’! L’unico problema? Se parli solo italiano, preparati a imparare il tedesco o a mimare come un attore di teatro muto. Mia nonna ci abitava, ed era una che si divertiva parecchio!

  • Aosta: Montagne, storia, e un po’ di mistero nell’aria. Perfetto per chi cerca una pace quasi monastica… ma attenzione: l’inverno è lungo, e a volte sembra non finire mai. Mio cugino ci vive, e ha imparato a sciare per sopravvivere.

  • Pordenone: Tranquilla, sì, ma non aspettarti una vita notturna da Ibiza! E’ il posto ideale per chi ama la pace e il silenzio… o per chi ha un debole per le cicogne, ce ne sono parecchie! Più tranquilla di così, solo la tomba, eh!

  • Siena: Bella, elegante, ma piena di turisti. La pace è garantita solo in certi orari…e poi, parliamo del Palio? Tranquillità zero, pura adrenalina! La mia amica ci ha una casa ed è in continuo panico.

In definitiva, il posto più tranquillo è soggettivo come il gusto per il gelato (io preferisco pistacchio, naturalmente). Dipende dai tuoi gusti!

Quanto costa vivere in Italia per una famiglia?

Mamma mia, l’Italia e il costo della vita… un argomento spinoso!

Allora, ti racconto la mia, che magari ti dà un’idea:

  • La mia famiglia: Io, mio marito e due bimbi (5 e 8 anni).
  • Dove viviamo: Non a Milano centro, per carità, ma in un paesino in Lombardia, diciamo periferia.
  • Spesa mensile (senza mutuo/affitto): Circa 2.500€, ma è una giungla!

Il dettaglio fa la differenza:

  • Spesa alimentare: Siamo sui 700-800€. Cerchiamo di comprare prodotti locali, ma il bio costa! E i bambini mangiano come lupi, mannaggia a loro!
  • Utenze: Luce, gas, acqua… almeno 300€. D’inverno anche di più, con il riscaldamento a palla.
  • Trasporti: Due auto, tra benzina, assicurazione e bollo… un salasso! Almeno 400€.
  • Scuola e attività extrascolastiche: Tra mensa, gita, sport… altri 300€.
  • Varie ed eventuali: Vestiti, scarpe, farmacia, imprevisti… almeno 300€.

Poi, ci sono le cose extra, che non sono fisse, ma pesano:

  • Le vacanze estive. Quest’anno pensavamo di andare in Puglia.
  • I regali di compleanno dei bimbi e degli amichetti.
  • Le cene fuori, che cerchiamo di limitare.
  • I vizietti, tipo il cinema o il gelato.

Insomma, 2.300€ secondo l’Istat? Forse se mangi solo pasta in bianco e non ti muovi da casa! Per vivere “normalmente” con due figli, secondo me, servono almeno 2.500€, escluso l’alloggio, e stando attenti a non sprecare. E occhio, che poi arrivano le tasse… lì piangi!

Dove andare a vivere in Italia con pochi soldi?

Ah, l’Italia, un sogno per molti, un incubo per i portafogli vuoti! Quindi, dove andare a vivere se sei più squattrinato di un gatto in chiesa?

  • Bari: Dicono sia la porta d’Oriente, ma io la vedo più come la porta del discount. Economica sì, ma occhio ai vicoli: a volte ti ritrovi a fare la spesa… senza accorgertene.
  • Teramo: Tranquilla come una tisana alla camomilla, perfetta per chi cerca pace… e prezzi bassi, ovviamente. Ricorda, però, che l’unico evento mondano è la sagra della salsiccia.
  • Caltanissetta: La Sicilia è un’isola felice (e pure economica). Caltanissetta forse non è la più glamour, ma almeno non devi vendere un rene per pagare l’affitto. Io, fossi in te, mi organizzerei per fare scorte di cannoli.
  • Ancona: Un porto di mare dove puoi ancora permetterti di mangiare pesce fresco senza rapinare una banca. Certo, se cerchi la movida scatenata, forse è meglio puntare altrove.
  • Potenza: Sinceramente, Potenza è un po’ la Cenerentola d’Italia. Ma hey, magari il tuo principe azzurro ha solo bisogno di un monolocale a basso costo!

Alternative low-cost (ma mica troppo):

  • Palermo: Caotica, verace, e sorprendentemente abbordabile. Preparati a contrattare per ogni cosa, persino per l’aria che respiri.
  • Taranto: Tra acciaierie e cozze, Taranto è un mix esplosivo (e dai prezzi contenuti).
  • Alessandria: Per chi ama la nebbia e i prezzi piemontesi da “vorrei ma non posso”.
  • Lecce: Il barocco leccese è bellissimo, ma non si mangia! Per fortuna, la vita costa poco.
  • Siracusa: Tra storia greca e granite, Siracusa è un vero affare (se sai dove cercare).
  • Sassari: La Sardegna è cara, lo sappiamo. Sassari è l’eccezione che conferma la regola (ma non aspettarti miracoli).
  • Livorno: Un porto franco dove puoi trovare di tutto, persino un affitto decente.

Dove andare in vacanza con la famiglia in Italia?

Alto Adige? Bolzano? Masi Gallo Rosso? Ma che siamo, Heidi?! Ok, ok, ammetto che l’aria di montagna fa bene ai polmoni (e alla pazienza dei genitori dopo ore di “Ma quanto manca?” in macchina). Immagina mucche, prati verdi, e tu che cerchi disperatamente una presa per ricaricare il tablet. Però, diciamolo, per i bambini è un paradiso. Possono correre, rotolarsi nel fieno (occhio alle allergie!), dare fastidio alle galline… insomma, divertirsi come matti. Io, personalmente, quando ero piccolo ci andavo in vacanza con i miei nonni. Ricordo ancora il profumo del pane appena sfornato… che nostalgia!

Puglia, Ostuni, trulli. Ecco, qui la situazione cambia. Casette a forma di fungo, mare cristallino (si spera!), e orecchiette a volontà! I bambini possono giocare a nascondino tra i trulli (e perdersi, occhio!), mentre voi vi godete un po’ di sole. Ricordo un’estate, avevo forse dieci anni, che mi ero convinto di vivere in un trullo. Avevo persino iniziato a disegnare finestre e porte sulle pareti bianche della mia stanza!

Sicilia due volte? Beh, ripetita juvant, no? Mare, sole, arancini, cannoli… Che altro aggiungere? Magari una bella scalata sull’Etna, giusto per movimentare la vacanza. Un’esperienza indimenticabile! Ricordo che mio padre, terrorizzato dalle altezze, si aggrappò a me per tutta la salita. Io, che avevo otto anni, mi sentii un vero eroe!

Toscana, Firenze. Culla del Rinascimento, e del gelato artigianale! Ok, forse non è il massimo per i bambini, a meno che non siano piccoli geni dell’arte. Però, potreste sempre corromperli con una bella dose di zucchero. Funziona sempre! Da piccolo, io e mia sorella facevamo a gara a chi riusciva a mangiare più gelato in un giorno. Record imbattuto: sette coppette!

Lazio, Roma. Colosseo, Fori Imperiali, e file chilometriche sotto il sole. Insomma, un’esperienza mistica. Per i bambini, magari meno. Però, potreste sempre raccontargli la storia di Romolo e Remo, o fargli credere che il Colosseo sia un gigantesco castello di sabbia. Chissà, potrebbe funzionare! Io, da piccolo, ero convinto che i gladiatori combattessero ancora lì dentro. Che delusione scoprire la verità!

Liguria, Sanremo. Fiori, mare, e il Festival della canzone italiana. Ok, forse quest’ultimo non è proprio un’attrazione per bambini. Però, potreste sempre fargli cantare “Occidentali’s Karma” a squarciagola sulla spiaggia. Divertimento assicurato! Mia nonna, grande appassionata di Sanremo, mi costringeva a guardare il Festival ogni anno. Un trauma infantile che ancora mi porto dietro!

  • Alto Adige: Natura, relax, e mucche. Ideale per bambini iperattivi.
  • Puglia: Trulli, mare, e orecchiette. Perfetto per giocare a nascondino.
  • Sicilia: Mare, sole, e cannoli. Un classico intramontabile.
  • Toscana: Arte, cultura, e gelato. Per piccoli geni (o golosi).
  • Lazio: Storia, monumenti, e file chilometriche. Un’esperienza mistica (e faticosa).
  • Liguria: Fiori, mare, e Sanremo. Per aspiranti cantanti (o vittime del Festival).

Quanto bisogna guadagnare in Italia per vivere bene?

Diciamo che vivere bene in Italia è come fare la spesa al mercato: dipende se vuoi le fragole o le patate, e se ti accontenti di un chilo o ne vuoi dieci. Scherzi a parte, 1500-2000 euro netti al mese per un single in una città media possono bastare per una vita dignitosa, tipo pasta e fagioli a giorni alterni, ma con Netflix incluso.

A Milano o Roma, preparati a sborsare di più. Lì, con 2000 euro, rischi di finire a vivere in una scatoletta di tonno riadattata ad appartamento, con vista sui cassonetti. Se poi hai famiglia, la spesa lievita come un soufflé in forno.

  • Costo della casa: Affitto o mutuo? Questo è il dilemma. In alcune città, pagare l’affitto è come finanziare un piccolo stato insulare.
  • Spese sanitarie: Tra ticket e visite specialistiche, a volte sembra di dover accendere un mutuo anche per un raffreddore.
  • Spese scolastiche: Libri, materiale, gite… preparatevi a vendere un rene, soprattutto se i pargoli hanno la passione per gli sport elitari tipo polo acquatico con i delfini.

Personalmente, vivo a Bologna con mia moglie e il mio gatto Napoleone. Con 3000 euro al mese ce la caviamo, ma Napoleone ha gusti costosi in fatto di croccantini. E mia moglie colleziona tazze da tè. Insomma, la vita è un’altalena tra gioie e dolori, soprattutto per il portafoglio. Ricordate: il vero lusso è avere tempo per godersi le piccole cose, anche senza fragole tutti i giorni. Magari con un buon piatto di patate al forno, quelle sì che non deludono mai.

#Casa Famiglia #Italia Famiglia