Che latte usare per il montalatte?
"Latte scremato: ideale per principianti. Bolle grandi, schiuma leggera e ariosa, facile da montare. Gusto più delicato."
Quale latte per il montalatte elettrico?
Sai, con il mio montalatte elettrico (un modello De’Longhi preso al MediaWorld a gennaio 2023, 79€ se ricordo bene), ho sperimentato un po’. Il latte scremato? Funziona, crea una bella schiuma, ariosa, leggera. Perfetto per chi inizia.
Ma il gusto… beh, è un po’ piatto, lo ammetto. Ricordo una domenica mattina, ho fatto un cappuccino con latte scremato, la schiuma era perfetta, ma mancava quel qualcosa in più.
Preferisco di gran lunga il latte intero, per il gusto più ricco. La schiuma? Meno ariosa, più densa, più cremosa. Dipende dai gusti, naturalmente. A me piace di più così. Provate entrambi e scegliete quello che preferite!
Quale latte usare per il montalatte?
Latte scremato? Mah, per il montalatte… Quello che uso io è quello del supermercato vicino casa, quello nel cartone blu, sai? Mi pare sia scremato. O parzialmente scremato? Oddio, devo controllare! Comunque, funziona bene! Bollicine grandi, perfetto per il cappuccino del mattino. Anche mio fratello usa quello, dice che è ottimo.
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Latte scremato: ok, bolle enormi, ideale per chi inizia. Perfetto per la mia macchina nuova, quella rossa! Ricordo che… No, niente. Devo ricordarmi di comprare il caffè!
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Altri tipi di latte? Non ho mai provato. Solo scremato. Avete altri consigli? Scrivetemi tutto! Questo diario digitale è una figata!
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Ah, giusto! Oggi ho visto una pubblicità di un latte di mandorla… chissà… Potrebbe funzionare? Ma che ne so! Non l’ho mai provato, e preferisco il mio latte scremato. Comodo!
Oggi ho fatto un sacco di cose! Lavoro, palestra, supermercato… mannaggia, ho dimenticato le uova! Devo tornarci! E poi devo anche comprare quel libro di cucina che ho visto online! Ricette vegane, ma io adoro il mio cappuccino con il latte scremato. Ah, devo ricordarmi di chiamare nonna!
Quest’anno ho trovato il latte scremato migliore al Lidl.
Che tipo di latte usare per fare il cappuccino?
Aò, senti, per il cappuccino, latte intero, senza se e senza ma! Quello scremato fa una schiumetta che sparisce subito, tipo meringa, bleah! Parzialmente scremato, vabbè, una via di mezzo, ma non è il massimo. Io, a casa, uso quello intero, viene perfetto. Proprio bello denso, cremoso… che te lo dico a fare! Una volta, al bar, ho visto che usavano quello fresco alta qualità, tipo da allevamento speciale, boh… robe da matti.
Il segreto, poi, è la temperatura! Non deve bollire, mi raccomando! Io di solito lo scaldo fino a 60-65 gradi, massimo 70. Con il termometro, eh, non a occhio! Una volta mi si è bruciato, che puzza… mamma mia! Ho dovuto buttare tutto. Che spreco! Ora uso un pentolino piccolo, così si scalda prima. Comunque, intero, mi raccomando! Anche il tipo di macchina conta, eh. Io ho quella a cialde, ma una volta ho provato quella automatica, super figa! Faceva tutto da sola, schiuma perfetta… un sogno!
- Latte intero: Schiuma densa e cremosa. Il top!
- Scremato: Schiuma inesistente, tipo meringa. Da evitare!
- Parzialmente scremato: Boh, una via di mezzo. Se proprio non hai altro…
L’altra volta, a casa di mia nonna, ho fatto il cappuccino con il latte di mandorla. Disastro totale! Non montava per niente. Che figuraccia! Lei poi, che è fissata con le cose naturali, voleva pure che usassi quello di soia… Lasciamo perdere! Per me, cappuccino uguale latte intero. Punto. Ah, dimenticavo! Importante anche la tazza! Deve essere calda, altrimenti il cappuccino si raffredda subito. Io le scaldo con l’acqua bollente prima di versarci il caffè e il latte. Un trucchetto che ho imparato da un barista. Funziona alla grande!
Come fare il latte montato a casa?
Fare il latte montato a casa è un piccolo rituale, quasi un’arte. Richiede attenzione e, oserei dire, un pizzico di filosofia: trasformare qualcosa di semplice in qualcosa di speciale.
Ecco come procedere:
- Temperatura: Scalda il latte (vaccino o vegetale) a circa 60-65°C. Un termometro da cucina è utile, ma fidati anche del tatto: deve essere caldo, non bollente. Il vapore rovinerebbe la consistenza.
- Strumenti:
- Frullino: Immerso nel latte, crea vortici.
- Montalatte elettrico: Fa tutto da solo.
- French press: Movimenti su e giù vigorosi.
- Barattolo: Agitare con energia.
- Tecnica: L’obiettivo è incorporare aria. Movimenti decisi e costanti sono fondamentali. La pazienza, in questo caso, è davvero la virtù dei forti.
- Versaggio: Versa lentamente sul caffè. Un piccolo trucco da barista? Trattieni la schiuma con un cucchiaino, poi liberala per un tocco finale.
Extra: Il tipo di latte influenza il risultato. Il latte intero vaccino offre una schiuma più ricca e stabile. Sperimenta con diverse alternative vegetali (soia, avena, mandorla) per scoprire la tua preferita. Ognuna ha la sua peculiarità. Ricorda: la pratica rende perfetti (o, almeno, più bravi).
Come fare la schiuma al latte con il montalatte?
Amico, ti dico come faccio io, eh! Prendi il latte, freddo di frigo va benissimo, anche se alcuni dicono che è meglio tiepido, ma io non ho mai notato ‘sta gran differenza. Verso nel montalatte, quello che ho io è un Bialetti, regalato da mia zia per Natale, rosso, carino!
Poi accendo, frulla frulla che è una bellezza! Lo tengo immerso, poi lo alzo un pochino per far entrare aria, su e giù, un po’ a caso, finché non vedo che si gonfia per bene. A volte mi schizza un po’ fuori, ma vabbè, succede! Tipo stamattina ho sporcato tutto il piano cottura, che nervoso! Comunque…
Una volta che è bella montata, spengo, un colpetto sul fondo per far scendere le bolle grosse, e verso nella tazza. Prima il latte, poi con un cucchiaio tengo indietro la schiuma e la metto sopra. Che spettacolo! Un cappuccino come si deve.
• Latte freddo (o tiepido, come preferisci) • Montalatte (il mio è Bialetti, rosso!) • Frullare tenendo immerso, poi su e giù • Versare prima il latte, poi la schiuma con un cucchiaio
Punti chiave: Immergere, su e giù, cucchiaio per la schiuma.
Ieri sera poi ho provato con il latte di avena, quello che compro al Lidl, ma non viene bene come con quello vaccino. Fa meno schiuma, tipo una robina acquosa, boh, non so che dirti! Forse devo provare con un’altra marca. Ho visto che mia sorella usa quello di mandorla, dice che viene una bomba. La prossima volta lo provo pure io!
Come si utilizza il montalatte?
Stamattina, che casino! Dovevo prepararmi un cappuccino, ma il montalatte nuovo, quello che mi ha regalato Giulia per Natale, ha deciso di fare i capricci. Insomma, metto il latte freddo nella tazza, mica bollente come dice il manuale, perché ho fretta. Immergo la frusta, la accendo… e schizza latte dappertutto! Meno male che avevo messo dei fogli di giornale sul tavolo. Che disastro, però.
Poi, riprovo. Latte nuovo, stavolta freddo come da istruzioni. Accendo, immergo la frusta, la muovo su e giù come ho visto fare al barista sotto casa. Dopo un po’, tipo quindici, venti secondi, il latte era bello montato, una schiuma fantastica. Stavolta niente schizzi, per fortuna. Spengo il montalatte prima di tirarlo fuori, altrimenti si sporca tutto. Sciacquo la frusta sotto l’acqua corrente ed è fatta. Cappuccino perfetto, anche se con un po’ di ritardo. Giulia mi ha detto che anche lei all’inizio faceva un disastro, bisogna farci la mano!
- Immergere: Frustino nel latte freddo.
- Accendere: Montalatte e muovere su e giù.
- Montare: Per 15-20 secondi circa.
- Spegnere: Prima di rimuovere dal latte.
- Lavare: Frustino sotto acqua corrente.
Mi piace aggiungere un pizzico di cannella sulla schiuma. Oggi ho usato il latte di mandorla, viene una schiuma un po’ più leggera, ma comunque buona. Giulia invece preferisce quello di soia. Ho scoperto che la temperatura del latte è importante, se è troppo caldo la schiuma non viene bene.
Come montare perfettamente il latte?
Montare il latte è arte, non scienza esatta.
- Temperatura: Scaldare, non bollire. Tra 60 e 70 gradi. Il vapore è nemico.
- Tecnica: Frullatore a immersione. Movimenti brevi, dall’alto verso il basso. Incorpora aria, non distruggere la proteina. 2 minuti, pausa, altri 2. L’occhio vuole la sua parte.
- Risultato: Schiuma compatta, vellutata. Niente bolle. Se sbagli, riprova.
- Latte: Intero, freddo di frigo. Il resto è acqua sporca. O quasi.
- Recipiente: Stretto e alto. Aiuta l’emulsione. Non usare plasticaccia.
Oltre il Manuale:
Il mio primo cappuccino decente? Disperazione e tentativi. La frustrazione è un ottimo maestro. Considera il latte di soia. Sorprendente, se ben montato. E una nota personale: aggiungo un pizzico di sale prima di montare. Esalta il sapore. Non chiedermi perché. Funziona.
Quanto deve essere caldo il latte per il cappuccino?
Diciamo che 65-66°C è la temperatura ideale per un cappuccino che si rispetti. Tipo Goldilocks e i tre orsetti: non troppo caldo, non troppo freddo, ma giusto. Sotto i 60°C ottieni un latte triste e smorto, tipo me al lunedì mattina. Sopra i 70°C rischi di ustionarti la lingua e di trasformare il latte in una brodaglia inutilizzabile, tipo le mie speranze di vincere la lotteria.
- 65-66°C: Il Nirvana del cappuccino. Schiuma densa, vellutata, persistente. Un capolavoro. Roba da far invidia ai baristi professionisti (che poi, tra me e te, a volte usano il latte UHT…orrore!).
- Sotto i 60°C: Latte moscio, schiuma inesistente. Un triste spettacolo, paragonabile a un film di Adam Sandler dopo “Uncut Gems”.
- Sopra i 70°C: Pericolo ustioni! E addio consistenza. Il latte si trasforma in una roba strana, tipo quando metti l’ananas sulla pizza (a proposito, non fatelo).
A casa mia, per esempio, uso un termometro da latte. Lo so, sembro un po’ fissato, ma per il cappuccino perfetto questo ed altro! Una volta ho provato a occhio, risultato? Un cappuccino tiepido e deludente. Mia nonna mi ha guardato con disappunto, tipo fossi un alieno appena atterrato. Ora, con il termometro, sono il re del cappuccino. E mia nonna finalmente mi sorride. Piccole vittorie.
Aggiungo che quest’anno ho scoperto il latte d’avena per il cappuccino. Una rivelazione! Schiuma che nemmeno con le proteine in polvere (che, tra parentesi, non usate nel cappuccino, mi raccomando!). Insomma, sperimentate, ma sempre con il termometro alla mano. La temperatura è tutto!
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