Che pasta si può mangiare con il reflusso?

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La pasta è un alimento adatto alle persone con reflusso gastrico. È una buona fonte di carboidrati, insieme al riso e al pane integrale.

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Reflusso e Piacere a Tavola: Quale Pasta Scegliere per un Sollievo Delizioso

Il reflusso gastroesofageo, un disturbo fin troppo comune, può trasformare anche il più semplice dei pasti in un’esperienza spiacevole. La sensazione di bruciore che risale l’esofago, il sapore acido in bocca, l’irritazione alla gola… tutti sintomi che chi ne soffre conosce fin troppo bene. Di fronte a questi fastidi, è naturale interrogarsi su quali cibi siano “amici” e quali “nemici” del nostro stomaco. Fortunatamente, la pasta, alimento base della dieta mediterranea, può tranquillamente trovare posto nel menu di chi combatte contro il reflusso, a patto di fare le scelte giuste e di porre attenzione a condimenti e quantità.

Pasta: Un Alleato Inaspettato?

La pasta, in sé, è generalmente ben tollerata da chi soffre di reflusso. Rispetto ad altri alimenti, ha un basso contenuto di grassi, il che significa che contribuisce meno a rallentare lo svuotamento gastrico, un fattore che può esacerbare il reflusso. Inoltre, la sua consistenza morbida e la capacità di assorbire i condimenti la rendono un alimento facile da digerire.

Quale Tipo di Pasta Scegliere?

Mentre la pasta bianca tradizionale è una scelta sicura, optare per la pasta integrale può portare benefici aggiuntivi. La pasta integrale, ricca di fibre, contribuisce a regolarizzare l’attività intestinale e a mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue, fattori che indirettamente possono aiutare a controllare il reflusso. L’importante è introdurla gradualmente nella dieta per evitare fastidi intestinali dovuti all’aumento di fibre.

Al di là della scelta tra bianca e integrale, anche la forma della pasta può fare la differenza. Formati più piccoli, come i ditalini o le stelline, sono generalmente più facili da digerire rispetto a formati più grandi e complessi.

Il Vero Segreto è nel Condimento:

Se la pasta in sé è spesso innocua, i condimenti possono trasformarsi in un vero e proprio campo minato per chi soffre di reflusso. Ecco alcuni consigli per condire la pasta in modo salutare e “amico dello stomaco”:

  • Evitare sughi troppo grassi: Bandire panna, burro e formaggi ad alto contenuto di grassi.
  • Limitare l’uso di pomodoro: Il pomodoro è acido e può peggiorare i sintomi del reflusso. In alternativa, si possono utilizzare passate di pomodoro a bassa acidità o concentrati di pomodoro in piccole quantità, ben cotti per attenuarne l’acidità.
  • Scegliere verdure leggere: Zucchine, carote, patate e spinaci, cotti al vapore o bolliti, sono ottimi per condire la pasta.
  • Utilizzare erbe aromatiche fresche: Basilico, prezzemolo, origano e salvia non solo aggiungono sapore, ma hanno anche proprietà digestive.
  • Optare per proteine magre: Pollo, tacchino o pesce lesso possono arricchire il piatto senza appesantire.
  • Olio extravergine d’oliva con moderazione: Un filo d’olio extravergine d’oliva a crudo è salutare e gustoso, ma è importante non esagerare.

Accorgimenti Aggiuntivi:

Oltre alla scelta della pasta e del condimento, ci sono altri accorgimenti che possono contribuire a ridurre il rischio di reflusso dopo aver mangiato la pasta:

  • Porzioni moderate: Evitare di abbuffarsi. Meglio pasti piccoli e frequenti.
  • Masticare bene: Una buona masticazione facilita la digestione.
  • Non sdraiarsi subito dopo aver mangiato: Attendere almeno 2-3 ore prima di coricarsi.
  • Cucinare in modo semplice: Evitare fritture e preparazioni troppo elaborate.

In conclusione, la pasta può essere un alimento piacevole e sicuro per chi soffre di reflusso, a patto di prestare attenzione alla scelta del tipo di pasta, alla preparazione dei condimenti e alle quantità. Ascoltare il proprio corpo e sperimentare con condimenti leggeri e gustosi è la chiave per godersi un buon piatto di pasta senza compromettere il benessere del proprio stomaco.