Chi è il maggior produttore di grano in Italia?

Il Granaio d’Italia: La Puglia Domina la Produzione di Grano Duro

L’Italia, terra di pasta e pane, vanta una ricca tradizione agricola e una forte vocazione per la coltivazione del grano. Ma chi si erge a campione indiscusso nella produzione di questo cereale fondamentale? La risposta, netta e precisa, è una: la Puglia.

La regione del tacco d’Italia si conferma il vero e proprio granaio del paese, grazie alla sua estesa superficie dedicata alla coltivazione del grano duro. Con ben 390.000 ettari coltivati, la Puglia sovrasta nettamente le altre regioni, contribuendo in maniera significativa alla produzione nazionale di questa preziosa materia prima.

Il segreto del successo pugliese risiede in una combinazione vincente di fattori. Il clima mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati calde e soleggiate, offre le condizioni ideali per la crescita del grano duro. A ciò si aggiunge la fertilità dei terreni, spesso di natura calcarea, particolarmente adatti a questa coltura.

Ma la Puglia non è sola in questa avventura. Dietro di lei, a seguire, si distinguono altre regioni del Sud Italia, come Basilicata, Campania e Molise. Queste, pur non raggiungendo i numeri della Puglia, contribuiscono in modo sostanziale al panorama nazionale, portando il totale degli ettari dedicati alla coltivazione del grano duro a superare la soglia dei 700.000.

A rendere ancora più interessante il quadro della produzione italiana di grano duro è la varietà delle cultivar utilizzate. Tra le più diffuse, si annoverano nomi evocativi come Simeto, Ciccio, Duilio, Iride e Gargano. Ognuna di queste varietà possiede caratteristiche uniche, che influenzano il sapore, la consistenza e le proprietà nutrizionali del grano. La presenza di diverse cultivar permette di ottenere prodotti diversificati, in grado di soddisfare le esigenze di un mercato sempre più attento alla qualità e alla specificità delle materie prime.

In conclusione, se si parla di produzione di grano duro in Italia, la Puglia si conferma il leader incontrastato. La sua vasta superficie coltivata, unita alle favorevoli condizioni climatiche e alla presenza di diverse varietà di grano, la rendono un punto di riferimento imprescindibile per l’intera filiera agroalimentare italiana. Un primato che, sostenuto dall’impegno dei coltivatori e dalla ricchezza del suo territorio, promette di continuare a far brillare la regione nel panorama agricolo nazionale.