Cosa succede se mangio uova scadute ma cotte?

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Ecco una possibile risposta:

Cucinare uova scadute riduce il rischio di salmonella, ma non lo elimina del tutto. Nausea, vomito o febbre possono indicare un'infezione. Presta attenzione ai sintomi!

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Uova scadute ma cotte: rischio salmonellosi?

Uova scadute e salmonella? Uff, argomento che mi tocca da vicino! Mi ricordo una volta, ero a casa dei miei nonni a Mondovì, e la nonna aveva preparato una frittata che, a dirla tutta, aveva un sapore un po’ strano.

Poi ho scoperto che le uova erano scadute da una settimana. Panico! Però, essendo cotte, la nonna mi ha spiegato che il rischio salmonella diminuisce un sacco.

Certo, non è che mi sia sentita subito tranquillissima, però devo dire che alla fine non è successo niente. Magari sono stata fortunata, oppure la cottura ha fatto il suo dovere. Boh!

Comunque, la mia esperienza mi ha insegnato che meglio non rischiare. Uova fresche tutta la vita! E se proprio devo usarle scadute, le cuocio ben bene.

Domanda: Uova scadute ma cotte: rischio salmonellosi?

Risposta: La cottura riduce drasticamente il rischio di salmonellosi anche se le uova sono scadute.

Cosa succede se si mangia un uovo scaduto cotto?

Uovo scaduto cotto? Errore.

  • Rischio. Mal di pancia, nel migliore dei casi.
  • Salmonella. Possibilità concreta, soprattutto se l’uovo non è freschissimo.
  • Tempo. Più giorni sono passati dalla data di scadenza, peggio è.
  • Cottura. Non sempre uccide tutti i batteri.

Meglio evitare. Fidati. Ho visto gente stare male per molto meno.

Come capire se un uovo ha la salmonella?

Oddio, la salmonella… mi è successa una cosa terribile quest’estate, ad agosto, in vacanza a Porto Cesareo. Avevo preparato delle uova per la colazione, semplici uova al tegame, in quel piccolo monolocale che affittavamo. Ero di fretta, già tardi, e non ho controllato bene la cottura. Un po’ di giallo era ancora un po’ molle.

Ora, ho mangiato uova così tante volte, ma quella volta… Dopo un paio d’ore, ho iniziato a stare male. Mal di pancia fortissimo, febbre alta, tremori… Un incubo. Sono stata male per due giorni interi, solo a letto, con le nausee e la diarrea.

Che rabbia! Avrei dovuto cuocerle di più, ma ero distratta. Un incubo. Ho dovuto chiamare il dottore, e per fortuna non è stato niente di grave, ma che esperienza brutta!

  • Agosto 2023
  • Porto Cesareo (Lecce)
  • Uova al tegame poco cotte
  • Mal di pancia, febbre, nausea, diarrea
  • Visita medica

Per capire se un uovo ha la salmonella, beh, l’unico modo sicuro è cuocerlo bene. 70 gradi, dicevano. Il tuorlo deve essere completamente sodo. Nessun liquido visibile, mai. Meglio evitare i rischi. Non vale la pena.

Quanto tempo dopo la scadenza posso usare le uova?

Ah, le uova! Quelle sfere di vita precaria, pronte a trasformarsi da delizia a bomba batteriologica con la stessa velocità di un influencer che cambia sponsor. Tre giorni dopo la scadenza per quelle crude o sode? Ma dai, scherziamo? Io, che ho un’amicizia a lungo termine con il frigorifero (e con la salmonellosi, diciamo la verità, ma solo a livello teorico, eh!), dico che dipende. Se hanno un odore sospetto, tipo quello di una vecchia calza da ginnastica, buttale. Subito. No scherzi, davvero.

  • Uova crude o sode: Masticare 3 giorni dopo la scadenza è una scommessa, tipo giocare a roulette russa con la salmonella. Magari vinci, magari no. Io non rischio. Mio zio, però, mangia uova di gallina centenaria… lo sconsiglio.

Yogurt, invece, è un altro paio di maniche (o di vasetti, a seconda del formato). Sei o sette giorni? Beh, dipende dalla data di scadenza, dalla consistenza (se è liquido come l’acqua di un acquedotto del ’70… meglio evitare) e soprattutto dal tuo fegato. Lui ti dirà se è il caso di proseguire o meno.

  • Yogurt: Six or seven days? Vai pure, ma se inizia a fare le bolle come un vulcano in miniatura, beh… Non sono un medico, ma un esperto yogurt-apocalisse, fidati.

Ricorda: questo non è un manuale di sopravvivenza post-apocalittica a base di latticini, ma un consiglio amichevole di chi ha già perso troppe battaglie contro il cibo avariato. Prendi le mie parole come un ammonimento scherzoso, ma in fondo… serio. A proposito, oggi ho fatto una frittata di uova di ieri. Sono ancora vivo! (per ora…)

Quando le uova sono da buttare?

Quando le uova non sono più commestibili, il metodo del galleggiamento è un buon indicatore, ma non infallibile.

  • Galleggiamento: Un uovo che galleggia indica una camera d’aria ampia, segno che l’umidità interna è evaporata e gas sono entrati, rendendolo probabilmente non fresco. Attenzione, però, questo non significa automaticamente che sia andato a male.

  • Odore: Rompere l’uovo in un recipiente e annusarlo è il test decisivo. Un odore sulfureo indica decomposizione. Fidati del tuo naso, è uno strumento di misurazione millenario.

  • Aspetto: Osserva l’albume e il tuorlo. Un albume acquoso e un tuorlo piatto e facilmente rompibile suggeriscono che l’uovo non è più al suo apice di freschezza, ma potrebbe essere ancora utilizzabile in preparazioni cotte.

  • Data di scadenza: La data “da consumarsi preferibilmente entro” è un’indicazione di qualità, non di sicurezza. Un uovo può essere consumato anche dopo, valutando con i metodi sopra indicati.

  • Conservazione: Le uova vanno conservate in frigorifero, possibilmente nel loro cartone, per evitare che assorbano odori da altri alimenti. La temperatura costante rallenta la crescita batterica.

  • Curiosità: La dimensione della camera d’aria aumenta con il tempo perché il guscio è poroso. Questa porosità, paradossalmente, è ciò che permette all’embrione di respirare (se l’uovo è fecondato). Una piccola riflessione filosofica: anche la fragilità ha la sua funzione.

#Cotte #Scadute #Uova