Perché il basilico diventa nero?
Il basilico annerisce spesso a causa di marciumi radicali, favoriti da eccessive innaffiature. Il terreno troppo umido provoca malattie come la fusariosi, causando il caratteristico gambo nero. Le piante in vaso sono particolarmente vulnerabili. Innaffiare con moderazione, evitando ristagni idrici, previene questo problema.
Il basilico nero: un problema di radici (e di annaffiature)
Il basilico, re indiscusso del pesto e aroma immancabile nelle cucine italiane, può talvolta presentare un antiestetico e preoccupante annerimento. Foglie flosce, steli scuri e un odore terroso e sgradevole sono i sintomi di un problema che, nella maggior parte dei casi, origina sotto la superficie del terreno: il marciume radicale.
Questo fenomeno, spesso silenzioso nelle sue fasi iniziali, è causato da un eccesso di umidità nel terreno. Innaffiature troppo frequenti o abbondanti creano un ambiente asfittico per le radici, impedendo loro di respirare correttamente. Prive di ossigeno, le radici diventano vulnerabili all’attacco di funghi e batteri patogeni, come quelli responsabili della fusariosi, una malattia che si manifesta con il caratteristico annerimento dello stelo, a partire dalla base.
Le piante di basilico coltivate in vaso sono particolarmente suscettibili al marciume radicale. Il contenitore, infatti, limita lo spazio a disposizione delle radici e può ostacolare il drenaggio dell’acqua in eccesso, creando un ambiente ideale per la proliferazione di microrganismi dannosi. Anche la scelta del terriccio gioca un ruolo fondamentale: un substrato troppo compatto e poco drenante può aggravare la situazione.
La prevenzione è la chiave per evitare l’annerimento del basilico. Un’irrigazione moderata e oculata è fondamentale. È preferibile innaffiare con meno frequenza, ma assicurandosi che l’acqua penetri in profondità nel terreno, raggiungendo le radici. Tra un’innaffiatura e l’altra, è importante lasciare che il terreno si asciughi superficialmente, verificando l’umidità con un dito prima di procedere con la successiva irrigazione. Per le piante in vaso, è essenziale scegliere un contenitore dotato di fori di drenaggio sul fondo e utilizzare un terriccio leggero e ben drenante, magari arricchito con perlite o argilla espansa.
Oltre all’eccesso di acqua, anche altri fattori possono contribuire all’annerimento del basilico, come temperature troppo basse, esposizione a correnti d’aria fredda o malattie fungine diverse dalla fusariosi. Tuttavia, il marciume radicale, causato da innaffiature eccessive, rimane la causa principale. Imparando a gestire correttamente l’apporto idrico, possiamo preservare la salute e la bellezza del nostro basilico, garantendoci un raccolto rigoglioso e profumato per tutta la stagione.
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