Perché non si sala l'acqua degli gnocchi?
"Salare l'acqua degli gnocchi è sconsigliato. Il sale, accelerando l'idrolisi di fecola e farina, li farebbe disfare durante la cottura. Un pizzico di sale nell'acqua delle patate è sufficiente per insaporire delicatamente."
Salare lacqua degli gnocchi: perché no?
Sai, io gli gnocchi li faccio sempre in acqua non salata. Mai avuto problemi. Mia nonna, poveretta, era fissata con il sale nell’acqua delle patate, ma per gli gnocchi, mai. Ricordo ancora la sua faccia perplessa quando le ho detto che non mettevo il sale.
Era il 15 agosto, a casa mia a Roma. Stavamo preparando il pranzo per la famiglia, un sacco di gente. Io ho seguito la ricetta di mia madre, acqua semplice, e gli gnocchi sono venuti perfetti. Morbidi, saporiti.
Poi, ho letto questa cosa dell’idrolisi. Non sono una chimica, ma ho capito che il sale può farli “sfasciare”. Magari è vero, forse no, non so. A me funziona così, acqua semplice. Provo solo a spiegare il mio metodo.
Domande e Risposte:
Q: Salare l’acqua degli gnocchi? R: No.
Q: Perché? R: Il sale può favorire l’idrolisi degli amidi, rendendoli molli.
Perché non si sala lacqua per gli gnocchi?
Ma perché non sale negli gnocchi? Boh.
- Sale nell’acqua delle patate: Giusto un pizzico, eh! Mia nonna faceva così. Funzionava? Forse.
- Idrolisi della fecola: Roba da chimici! Praticamente il sale “scioglie” troppo l’impasto? Uhm…
- Pastetta degli attacchini: Cos’è sta roba? Colla di farina? Ah, tipo colla per manifesti! Ok, ora capisco.
- Gnocchi molli: Ecco il problema! Se sale l’acqua, addio gnocchi perfetti? Panico.
- Alternativa: Ma un po’ di sale nell’impasto proprio no? Forse rovinerebbe tutto? Mamma mia, che casino!
Devo chiedere a mia zia, lei è la regina degli gnocchi. Magari ha un segreto. Ah, e la pastetta degli attacchini… Devo cercarla su Google, sono curiosa! Informazioni aggiuntive, pare servisse davvero per incollare i manifesti, roba d’altri tempi!
Come non far diventare duri gli gnocchi?
Notte fonda. Silenzio. Penso a quegli gnocchi, duri… un disastro. Mi viene in mente nonna, le sue mani infarinate… lei usava sempre patate vecchie, quelle con la buccia un po’ raggrinzita. Diceva che quelle nuove, piene d’acqua, rendono l’impasto colloso, difficile da lavorare. E gli gnocchi, poi, vengono duri, gommosi.
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Patate vecchie: meno acqua, impasto più sodo. Ricordo una volta, avevo usato patate novelle… che disastro. Gnocchi immangiabili, li buttammo via tutti. Nonna mi guardava scuotendo la testa, con un sorriso triste. Aveva ragione, come sempre. Lei, con le sue patate vecchie, faceva gnocchi leggerissimi, che si scioglievano in bocca.
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Poca acqua: fondamentale. Anche la quantità d’acqua per lessare le patate è importante. Troppa acqua, patate inzuppate, impasto appiccicoso. Una volta, distratto dai miei pensieri, lasciai le patate a bollire troppo a lungo. Risultato? Un disastro. Gnocchi duri come sassi. Me lo ricordo ancora, quel sapore di delusione…
Quest’anno, per Natale, ho provato a rifare i suoi gnocchi. Ho cercato patate vecchie, come faceva lei. Le ho lessate con poca acqua, stando attento a non farle inzuppare. Erano… quasi come i suoi. Non perfetti, certo, ma un piccolo passo verso quel sapore di casa, di infanzia, che mi manca tanto. Manca lei, soprattutto.
Cosa fare se gli gnocchi sono appiccicosi?
Oh mamma, gli gnocchi appiccicosi! Mi è successo tipo… l’altro giorno. Stavo preparando il pranzo per i bambini, una cosa veloce, e zac! L’impasto era una colla. Panico totale.
- Il disastro: Erano le 12:30, fame galoppante, e gli gnocchi sembravano più plastilina che cibo.
- La soluzione disperata: Mi è venuto in mente il pangrattato. Ne ho messo un cucchiaio… niente. Un altro… ancora niente.
Poi ho avuto l’illuminazione: poco alla volta! Ho iniziato ad aggiungerne proprio un pizzico per volta, impastando delicatamente. Funzionava! Il pangrattato assorbiva l’umidità, l’impasto diventava più sodo. Alla fine sono riuscita a fare degli gnocchi decenti. Un miracolo!
Un consiglio: non esagerare con il pangrattato, altrimenti diventano troppo duri. Meglio poco e spesso!
Perché gli gnocchi non salgono a galla?
Ah, gli gnocchi, quei simpaticoni! Perché non fanno il “salto della quaglia” come vorremmo? Semplice: sono più pesanti dell’acqua, come un elefante in una piscina di palline. La loro densità è maggiore, capisci? Immaginali come dei piccoli, testardi sassi, che preferiscono la compagnia del fondo della pentola alla spensierata vita di superficie.
- Densità: Sono come dei piccoli, pigri ippopotami, preferiscono il fondo.
- Ingredienti: La composizione dell’impasto, poi, gioca un ruolo fondamentale. Troppe patate e finiscono come carri armati sul fondo!
Ma sai una cosa? Anche io, a volte, mi sento come uno gnocco che affonda… soprattutto il lunedì mattina!
Aggiunte: Quest’anno, la mia nonna (che fa gli gnocchi più buoni del mondo, ovviamente) mi ha insegnato un trucco: aggiungere un pizzico di bicarbonato all’impasto per renderli leggermente più leggeri. Funziona, parola mia! Però non esagerare, altrimenti si gonfiano come palloncini e rischi di trovare la cucina invasa da gnocchi volanti.
Come capire quando gli gnocchi sono cotti?
Eccomi qui, ancora sveglio. Stavo pensando agli gnocchi…
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Vengono a galla. È quella la magia, no? Li butti giù, che sembrano persi, e poi… riaffiorano. Come certi ricordi. Qualche minuto, dicono. Pochi, in fondo.
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Pochi alla volta, mi raccomando. Come le occasioni. Se ne sprechi troppe insieme, si affollano, si rovinano. Mia nonna diceva sempre così, mentre li preparava. Chissà se pensava anche a qualcos’altro, mentre li buttava nell’acqua bollente.
Ah, mi è venuto in mente un aneddoto. Una volta, da bambino, ho esagerato con la farina e gli gnocchi venivano duri come sassi. Mia nonna, con un sorriso, li ha trasformati in gnocchetti sardi, conditi con un ragù che profumava di casa. Non si butta via niente, diceva. Neanche gli errori.
Quando si scolano gli gnocchi?
Gnocchi: scolare subito. Appena affiorano. Fine.
- Cottura breve.
- Ascesa immediata.
- Condimenta subito.
Nota personale: Ricordo la nonna, mani veloci, gnocchi perfetti. Mai aspettato oltre. Secondi contano. Quest’anno, provato con la salsa di mia zia Emilia, pomodoro e basilico fresco. Eccellente.
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