Chi potrà accedere ai 60 CFU?

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Per insegnare con 60 CFU, è richiesto il possesso di una laurea (vecchio ordinamento, specialistica o magistrale) oppure di un diploma di Conservatorio o Accademia di Belle Arti. Questi requisiti sono fondamentali per lammissione ai percorsi formativi.

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I 60 CFU per l’Insegnamento: Chi Può Accedere al Nuovo Percorso di Abilitazione?

La riforma del sistema di reclutamento e formazione degli insegnanti ha introdotto un elemento chiave: l’acquisizione di 60 Crediti Formativi Universitari (CFU) per ottenere l’abilitazione all’insegnamento. Ma chi sono esattamente i candidati ammissibili a intraprendere questo percorso formativo e a raccogliere i frutti di questa importante preparazione?

La risposta, per quanto possa sembrare semplice, merita un’analisi più approfondita per evitare fraintendimenti e delineare con chiarezza il profilo dello studente ideale per i percorsi da 60 CFU.

Fondamentalmente, l’accesso a questi percorsi è riservato a coloro che possiedono un solido background accademico, attestato da uno dei seguenti titoli:

  • Laurea del Vecchio Ordinamento: si tratta di lauree conseguite prima dell’implementazione del sistema del 3+2, che rappresentavano un ciclo unico di studi.
  • Laurea Specialistica o Magistrale: questi titoli, introdotti con la riforma universitaria, attestano il completamento di un percorso di studi di secondo livello, successivo alla laurea triennale.
  • Diploma di Conservatorio o Accademia di Belle Arti: questa categoria include i diplomati delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM), che abbiano conseguito un titolo equipollente a una laurea.

In sintesi, il requisito fondamentale per accedere ai percorsi da 60 CFU è il possesso di un titolo di studio di livello universitario (o equipollente).

È importante sottolineare che il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore, pur essendo un prerequisito per l’accesso all’università, non è sufficiente per l’ammissione ai percorsi di abilitazione all’insegnamento.

Oltre al titolo di studio, cosa altro è importante?

Sebbene il titolo di studio sia il requisito di accesso primario, è logico supporre che i futuri bandi e decreti attuativi specificeranno ulteriori criteri. Potrebbero, ad esempio, essere richieste:

  • Competenze linguistiche: soprattutto per chi ambisce a insegnare lingue straniere.
  • Conoscenze disciplinari specifiche: in linea con la classe di concorso a cui si aspira.
  • Attività formative pregresse: come master, corsi di perfezionamento o esperienze lavorative nel campo dell’istruzione.

Cosa aspettarsi dal futuro?

La riforma del reclutamento docenti è in continua evoluzione, e dettagli specifici sui percorsi da 60 CFU, i bandi di concorso e i criteri di selezione saranno chiariti nei prossimi mesi. È quindi fondamentale tenersi costantemente aggiornati sulle normative e le disposizioni del Ministero dell’Istruzione e del Merito.

In conclusione, l’accesso ai percorsi da 60 CFU rappresenta un’opportunità cruciale per chi aspira a entrare nel mondo dell’insegnamento. Assicurarsi di possedere i requisiti di accesso, in primis un titolo di studio universitario (o equipollente), è il primo passo fondamentale per intraprendere questo percorso e costruire un futuro professionale nell’ambito dell’istruzione. La preparazione, l’impegno e l’aggiornamento costante saranno poi gli strumenti indispensabili per affrontare le sfide del mondo della scuola e contribuire alla formazione delle future generazioni.

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