Come accedere alla classe di concorso B16?
Per accedere alla classe di concorso B16 (Laboratori di scienze e tecnologie informatiche) è necessario possedere uno dei seguenti diplomi:
- Diploma di perito aziendale e corrispondente in lingue estere
- Diploma di Perito aziendale e ragioniere
- Diploma di Ragioniere e perito commerciale
Come accedere alla classe di concorso B16? Requisiti e modalità
Mamma mia, la B16… mi ricordo quando ho cercato di capirci qualcosa! Un delirio, te lo giuro. Ma alla fine ce l’ho fatta, anche se a momenti davo di matto.
Allora, per la B16, diciamo che hai bisogno di uno di quei diplomi “vecchio stampo”.
Classe di Concorso B16: requisiti
- Diploma di perito aziendale e corrispondente in lingue estere
- Diploma di Perito aziendale e ragioniere
- Diploma di Ragioniere e perito commerciale
Io, per esempio, avevo un diploma di Ragioniere (preso a Vicenza nel ’98, mi sembra, boh).
E poi, se non sbaglio, devi vedere se col tuo piano di studi avevi le materie giuste. Io mi sono informata a scuola, e poi ho controllato bene tutto. Un incubo, però ne è valsa la pena, dai.
Chi può insegnare la B016?
Chi può insegnare la B016? Uff… chi era che diceva? Ah, la B016…
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Militari, sì, quelli con il corso apposta, tipo il sergente Rossi che ho visto l’altro giorno al bar, ma lui faceva un altro corso, boh. Formazione specifica B016, importante!
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Poi le guardie giurate, ma devono avere il porto d’armi… cioè, licenza valida e anche loro devono aver fatto il corso sulla B016, ovvio, altrimenti che insegnano?
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Mi ricordo che una volta ho visto un tizio che… no, niente, non c’entra.
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Personale di sicurezza qualificato: è la formula.
E poi… aspetta, ma la B016 non era quella cosa che… no, lascia stare, sto facendo confusione.
Come ottenere labilitazione alla classe di concorso?
A quest’ora, con la luce spenta, mi chiedo… come si fa ad avere ‘sta abilitazione?
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Percorsi universitari, mi pare… roba che ti assorbe tempo ed energie. Ricordo ancora le notti passate sui libri…
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60 CFU, un numero che mi fa venire l’orticaria solo a pensarlo. Ore e ore di lezione, esami… una follia!
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E poi, la prova finale. Il pensiero che mi blocca. Paura di fallire, di non essere all’altezza. La stessa paura che avevo prima di quel compito di matematica, ricordi? Non dormii per giorni.
Forse, alla fine, ne vale la pena. Forse no. Boh, chi lo sa…
Come si accede alle classi di concorso?
Ok, allora… le classi di concorso, uhm, come ci si accede?
- Serve il titolo di studio giusto, ovvio. Tipo laurea magistrale, specialistica o quella vecchia, che avevo fatto io al tempo, uhm… quando mi sono iscritto.
- Poi, settori disciplinari specifici, che non mi ricordo mai quali sono per tutte le materie! Ahah!
- Abilitazione: Il punto è che deve essere un titolo che ti ABILITA all’insegnamento in quella classe di concorso. Senza, nisba!
Ma, aspetta! Mio cugino, quello che fa matematica, mi diceva che… uhm… a volte ci sono dei requisiti aggiuntivi, non so se conta anche. Diceva qualcosa sui CFU… Crediti Formativi Universitari? Non ne ho idea, devo chiedergli meglio!
Ps: Mi è venuto in mente che devo chiamare la segreteria dell’università per quella storia del certificato… speriamo rispondano! Uffa!
Cosa insegna la classe di concorso B16?
Sai, la B16… è pesante, eh? Notti insonni a studiare quelle diavolerie. Tecnologie, vulnerabilità, minacce… un incubo a volte. Sembra di navigare in un mare di 0 e 1, senza mai trovare una spiaggia tranquilla.
- Sicurezza dei sistemi informatici e delle reti: una montagna di roba, protocolli, firewall… devo ancora capire bene tutto, a dire il vero. Mi sento ancora un po’ perso, anche se ho studiato tanto.
- Vulnerabilità, minacce e contromisure: questo è il bello, il brutto e il cattivo, tutto insieme. Sai, mi ricordo ancora quel malware che mi ha bloccato il pc tre settimane fa… una rabbia! Ho perso un sacco di lavoro.
- Crittografia: un mondo a parte. Algoritmi, chiavi… a volte mi sembra di parlare aramaico. Ma è fondamentale, lo so. Anche se il mio cervello inizia a farmi scherzi notturni.
- Apparati e applicazioni: sistemi di protezione, IDS, IPS… una giungla, ma piano piano si impara. Spero.
Quest’anno, poi, con tutte le novità, ho la sensazione di dover ricominciare da capo ogni settimana. Ieri sera, per esempio, sono rimasto fino alle 4 a studiare gli aggiornamenti su crittografia post-quantum… e ancora non sono sicuro di aver capito. A volte penso di mollare tutto, ma poi… devo provarci. Devo. Per me, per il mio futuro. È tutto così stancante. Ho solo 26 anni, ma mi sento già esausto. Il mio gatto, almeno, mi fa compagnia.
Aggiunte personali: Ho frequentato un corso aggiuntivo sulla sicurezza di Cloud, ma a dire il vero, non mi ha aiutato molto con il programma della B16. Sono di Roma e studio da casa, circondato da un caos infernale che non aiuta la concentrazione.
Cosa studiare per la classe di concorso B16?
Per la B16, preparati a un bel minestrone! Informatica? Ovvio, ma non quella da bar sport, quella seria, che ti fa sudare freddo. Elettronica ed elettrotecnica? Impara a distinguere un transistor da un toast (anche se, ammettiamolo, entrambi possono dare la scossa!). Automazione e telecomunicazioni? Immagina di dirigere un’orchestra di microchip, un po’ caotica ma affascinante. Sistemi e reti? Preparati a navigare la giungla di cavi e protocolli, senza perderti come un topo in un labirinto di formaggio.
Sicurezza informatica, eh? Qui ti giochi la partita. Devi diventare un ninja digitale, capace di sgattaiolare tra i firewall senza far rumore, come un gatto in una biblioteca. Programmazione e robotica? Due mondi diversi, ma entrambi richiedono pazienza da monaco tibetano e precisione da chirurgo estetico.
Poi c’è la didattica STEM. Impara a spiegare la relatività ad un bambino di 5 anni, senza farlo addormentare. E infine, le normative sulla sicurezza: no, non basta sapere dove sta l’interruttore generale! Devi conoscere il codice di ogni singola lampadina, perfino quella del bagno. Ah, e l’aggiornamento continuo? È come inseguire la coda di un drago digitale, sempre in movimento e inafferrabile. IoT, AI, cloud… sono parole magiche, ma devi conoscerne il significato. Mi raccomando, occhio a non confondere il cloud con una nuvola di fumo!
- Informatica: Fondamentale, dalla teoria all’applicazione.
- Elettronica/Elettrotecnica: Circuiti e componenti, un mondo da esplorare.
- Automazione/Telecomunicazioni: Sistemi complessi, ma non impossibili.
- Sistemi e reti: Connettività e sicurezza, la spina dorsale del mondo digitale.
- Sicurezza informatica: Difesa dagli attacchi, è un’arte marziale informatica.
- Programmazione/Robotica: Creatività e logica, un connubio vincente.
- Didattica STEM: Comunicare la scienza in modo chiaro e coinvolgente.
- Normative sicurezza: Le regole sono importanti, a volte anche noiose.
- Tecnologie emergenti (IoT, AI, Cloud): Il futuro è già qui, o quasi.
(Nota: Quest’anno, ho dovuto aggiornarmi molto su AI e Cloud, non so quanto mi sia servito, ma ho imparato a usare ChatGPT per scrivere poesie a mio figlio. Per fortuna!)
Come capire la classe di concorso ITP?
Classe di concorso ITP: decifrare il codice.
- ITP: Insegnante Tecnico Pratico. Tecnica e pratica, l’anima.
- Codice: Inizia con “B”. B-19, B-20, B-12… la lettera marchia il destino.
- Laboratorio: Il regno. Lì forgiano il futuro, tra macchinari e sudore.
Ricorda: B è la bussola. Segui quella lettera e troverai la tua rotta nel labirinto dell’istruzione.
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