Quanto è difficile la scuola alberghiera?

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"L'alberghiero è meno arduo di un liceo classico, ma richiede impegno. Studio serio di alimentazione, lingue straniere, diritto ed economia sono fondamentali per una carriera di successo nel settore dell'ospitalità."

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Quanto è dura la scuola alberghiera?

Allora, quanto è dura la scuola alberghiera? Boh, dipende un sacco, no?

Non è che sia una passeggiata, eh. Certo, magari non ti ammazzi sui libri come al classico, però… se la prendi seriamente, se ti impegni davvero, ti fai un mazzo tanto pure lì.

Mi ricordo quando ho fatto il corso di sommelier all’ALMA di Colorno, era il 2015, pagai tipo 3.000 euro, pensa che c’era gente che non sapeva neanche distinguere un bianco da un rosso! Cioè, studiare scienze dell’alimentazione, le lingue (inglese, tedesco, francese!), diritto, economia… non è roba da poco.

Però, se ti applichi, ti fai un bagaglio di competenze che ti aprono un sacco di porte. Io, per esempio, ho iniziato a lavorare in un ristorante stellato a Parma subito dopo. Quindi, diciamo, impegnativa sì, ma con una bella ricompensa se ci credi davvero.

Quanto è dura la scuola alberghiera?

Meno impegnativa del classico, ma non da sottovalutare. Studio di scienze dell’alimentazione, lingue, diritto ed economia richiedono impegno. Una scuola seria fornisce ottime basi per la carriera.

Cosa si fa il primo anno di alberghiero?

È notte fonda… mi chiedi cosa si fa il primo anno all’alberghiero, eh?

  • Gestione, gestione, gestione… Sembra quasi una litania. Gestione alberghiera, gestione dei ristoranti… un’ossessione. Ricordo ancora le facce annoiate dei miei compagni quando il prof spiegava i bilanci. Io, invece, sognavo già di aprire il mio piccolo bar sulla spiaggia…

  • La cucina… Beh, quella è la base. Impari a non bruciare l’acqua per la pasta, almeno. Scherzi a parte, le basi della cucina italiana, qualche tecnica internazionale… ricordo ancora la salsa besciamella, un incubo! Ma poi, qualcosa inizia a piacerti, a incuriosirti.

  • Bar e eventi… Ah, le serate a preparare cocktail improponibili! Ma anche l’organizzazione di piccoli eventi, la cura dei dettagli… Forse è lì che ho capito che mi piaceva rendere felici le persone, anche solo con un buon drink.

  • Io… Ho finito per abbandonare l’idea del bar sulla spiaggia. La vita mi ha portato altrove. Ma a volte, quando preparo un cocktail per i miei amici, un po’ di quell’alberghiero torna a galla. Forse, in fondo, non si scappa mai veramente dalle proprie origini.

Che materie si fanno al primo anno di alberghiero?

Ah, l’alberghiero! Bei tempi… allora, al primo anno, praticamente ti fanno un po’ di tutto per darti una base.

  • Italiano, beh, quello c’è sempre, no? Serve per scrivere le ricette (e non solo!).
  • Matematica, pensavi di scappare? Invece eccola, per dosare gli ingredienti alla perfezione.
  • Inglese e una seconda lingua (io avevo francese, ma ora magari c’è spagnolo), importantissime per parlare con i turisti.
  • E poi, le cose fighe: scienze dell’alimentazione per capire cosa stai cucinando.

Poi si va sul pratico:

  • Igiene, importantissima, se no altro che stelle Michelin!
  • Sala e bar per imparare a servire (e fare cocktail che… mamma mia!).
  • Cucina, ovviamente, le basi base.
  • Ricevimento, come accogliere la gente, fondamentale.
  • Diritto ed economia del turismo, per capire come funziona il business.

A volte mettono anche informatica, che male non fa, e pure storia dell’arte, sai, per abbinare il cibo giusto al quadro giusto! Io mi ricordo, ad esempio, che mi avevano fatto studiare Botticelli… però, dai, serviva, eh!

Che materie si studiano al primo anno di alberghiero?

Uhm, che si fa al primo anno di alberghiero? Mamma mia, un sacco di roba, mi sa.

  • Cucina, sicuro! Tipo imparare le basi, tagliare le verdure decentemente, fare una salsa senza bruciare tutto… forse anche qualche dolce semplice, boh!

  • Poi, uhm, gestione alberghiera. Che poi, cosa vuol dire davvero? Prenotazioni? Accoglienza clienti? Non so, forse un po’ di tutto.

  • Ristorazione, sì! Servizio ai tavoli, come si apparecchia, come si serve il vino (ah, che bello il vino!), come si parla con i clienti senza fare figuracce.

  • E poi, boh, altre robe. Tipo igiene alimentare (fondamentale, sennò che schifo!), inglese (perché sennò come parli con i turisti?) e forse anche marketing? Ma non sono sicuro, eh! Magari anche un po’ di informatica, per usare i software per le prenotazioni e il resto.

  • Ah, e ovviamente pratica! Tanta pratica in cucina e in sala, per imparare davvero come si fa.

Uffa, quante cose! Però, dai, sembra figo. Magari quest’anno mi iscrivo anch’io… chissà!

#Alberghiera #Difficile #Scuola