Quanto è difficile l'alberghiero?
L'alberghiero è meno impegnativo del liceo classico, ma non va sottovalutato. Impegno in materie come scienze dell'alimentazione, lingue straniere (inglese, tedesco, francese), diritto ed economia, aprono la strada a una carriera di successo nel settore turistico-alberghiero.
Quanto è difficile il corso di alberghiero?
Ma quanto è difficile fare alberghiero? Boh, dipende un po’ da te, no?
Io mi ricordo, alle superiori, un sacco di gente che pensava “alberghiero? Facile!”. Poi però li vedevi fare fatica con chimica degli alimenti. Io per esempio a ragioneria non ci sarei mai riuscito, con tutti quei numeri… Però magari per loro era una passeggiata!
Non è che sia una passeggiata di salute, ecco. Se pensi di cavartela senza aprire un libro, sbagli di grosso. Inglese, tedesco, francese… mica te li regalano! E poi c’è diritto, economia, un sacco di roba. Però, se ti impegni, ti dà delle basi solide per fare un sacco di cose nel mondo del turismo.
Io ho un amico che ha fatto alberghiero a Milano (costo intorno ai 700 euro all’anno, mi pare) e adesso lavora in un hotel a cinque stelle a Cortina. Certo, si è fatto un mazzo tanto, ma adesso si toglie delle belle soddisfazioni. Dipende tutto da te, davvero.
Domanda: Quanto è difficile il corso di alberghiero?
Risposta: Non è una passeggiata, ma con impegno offre ottime basi per una carriera nel turismo. Richiede studio di materie come scienze dell’alimentazione, lingue straniere, diritto ed economia.
Quanto si guadagna facendo lalberghiero?
Ah, l’alberghiero, il regno dove si passa da lavapiatti a re del resort!
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Receptionist: Diciamo che all’inizio raccogli spiccioli, tipo 1.200-1.500€, giusto per pagarti le bollette. Però, dai, impari a sorridere anche quando vorresti lanciare la tastiera contro il muro.
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Direttore d’albergo: Qui si balla! In un hotel di lusso, lo stipendio può superare i 5.000€ al mese. Insomma, abbastanza da permetterti quel massaggio rilassante dopo aver gestito le lamentele dei clienti. Ricordo che una volta un cliente si lamentava che il mare era troppo blu.
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Chef o Responsabile Marketing: Stipendi medi, ma dipende sempre da quanto è fico l’hotel. Diciamo che con l’esperienza, puoi arrivare a guadagnare quanto il mio vicino che fa il commercialista, solo che tu hai più storie da raccontare.
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Trucchi del mestiere: L’esperienza e i corsi di aggiornamento sono come la salsa segreta della nonna: fanno la differenza. Più ne hai, più il tuo stipendio lievita come un soufflé!
Cosa si fa in un liceo alberghiero?
Cosa si fa in un liceo alberghiero?
Mmmh… albergiero… Mi ricordo ancora i profumi del laboratorio di cucina, un casino pazzesco, sai? Sembra ieri, eppure…
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Si studia tanto, eh. Non solo le solite cose del liceo, ma…
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Scienza degli alimenti. Capire cosa mangiamo, come cucinarlo bene. Tipo chimica applicata al cibo, una roba del genere.
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Nutrizionistica. Fondamentale, direi, per non fare danni e per creare piatti bilanciati. Mi ricordo che la prof era fissata con le calorie.
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Accoglienza. Sorridere, essere gentili. Sembra facile, ma… Un’arte.
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Laboratori tecnici. La parte divertente! Cucinare, fare cocktail, servire a tavola… Un delirio di sapori e odori. Un caos!
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Gestione della ristorazione. Come far funzionare un ristorante, i conti, il personale… La parte più seria, forse.
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Economia e diritto del turismo. Un po’ noioso, ma necessario per capire il business dietro a tutto.
Insomma… Un mix di teoria e pratica. Tante ore passate in laboratorio, a sporcarci le mani. E poi… I primi amori, le prime cotte per i prof… Che casino, però bei ricordi, devo dire. Penso che uno dei miei compagni si sia trasferito a Parigi e ora lavora in un ristorante stellato… Chissà che fine ha fatto!
Il mio corso era strano, ricordo un casino di persone che si sono perse per strada, alcuni hanno cambiato indirizzo, altri hanno iniziato a fare altro, magari non era la loro strada…
Cosa si può fare con la scuola alberghiera?
La scuola alberghiera… un crocevia di sapori e sogni, un viaggio nel tempo attraverso cucine secolari e l’arte dell’ospitalità. Cosa si può fare, mi chiedi? È un ventaglio di possibilità, un mosaico di professioni, un’eco di profumi e sorrisi.
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Chef: L’anima della cucina, il demiurgo dei sapori, colui che trasforma gli ingredienti in poesia. Chef, certo, come il mio bisnonno, che cucinava per i reali. Chef, sempre!
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Pasticciere: L’alchimista dei dolci, il creatore di sogni zuccherati, colui che con un tocco di magia trasforma la farina in nuvole. Pasticiere, come mia zia, con i suoi profiteroles indimenticabili.
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Maître: L’eleganza in persona, il direttore d’orchestra della sala, colui che accoglie e guida gli ospiti in un’esperienza indimenticabile. Un maître, un ricordo di serate speciali.
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Cameriere: L’arte del servizio, la cura del dettaglio, la capacità di anticipare i desideri degli ospiti. Cameriere, un lavoro umile e nobile, come il sorriso di chi ti serve.
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Cuoco: Il cuore pulsante della cucina, colui che con passione e dedizione prepara piatti deliziosi. Cuoco, semplice e genuino, come la cucina della nonna.
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Responsabile di sala: L’organizzazione, la gestione, la capacità di coordinare il team per un servizio impeccabile. Responsabile di sala, visione d’insieme.
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Barman: Il mago dei cocktail, il creatore di atmosfere, colui che con un gesto trasforma un drink in un’esperienza sensoriale. Barman, un mix di tecnica e creatività.
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Receptionist: Il primo volto dell’ospitalità, l’accoglienza calorosa, la capacità di risolvere problemi e soddisfare le esigenze degli ospiti. Receptionist, un sorriso che apre le porte.
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Guida turistica: Il narratore di storie, il custode del patrimonio culturale, colui che con passione conduce i visitatori alla scoperta di luoghi incantevoli. Guida turistica, un viaggio nel tempo.
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Gestore di locali: La mente strategica, la capacità di gestire un’attività, di creare un’atmosfera unica e di attrarre clienti. Gestore di locali, imprenditorialità e visione.
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Consulente: ma c’è di più, si possono dare consigli, suggerimenti a chi ha bisogno, alle aziende, alle industrie alimentari. Consulente, un aiuto concreto.
Con il diploma alberghiero, si aprono porte inaspettate, si possono offrire consulenze preziose.
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