Che sbocchi ha l'alberghiero?
Il diploma alberghiero apre porte a molteplici sbocchi professionali: dalla cucina (chef, pasticciere, cuoco) alla sala (maître, cameriere, responsabile di sala, barman), alla reception e alla gestione turistica (guida turistica, gestore di locali). Inoltre, consente consulenze nel settore alberghiero, ristorativo e alimentare.
Quali sono le professioni per un diplomato alberghiero?
Uffa, che casino di domande! Diploma alberghiero… io, ad esempio, pensavo di diventare chef, ma poi ho cambiato idea. Ricordo una mia amica, Laura, diplomata nel 2018 all’Alberghiero di Verona, che ha trovato subito lavoro come cameriera al Ristorante “La Piazza”, guadagnando circa 1200 euro al mese.
Chef, pasticcere, ok, classici. Ma anche maître, responsabile di sala, barman… tutti ruoli che ho visto fare a persone che conoscevo. Poi ci sono le figure meno scontate, come la receptionist, perfettamente adatta a chi è socievole.
Ricordo un mio zio, che ha fatto una consulenza per un agriturismo vicino a Firenze, pagato bene, circa 80 euro l’ora. Non male, vero? Anche la guida turistica è una possibilità, se si ama viaggiare e conoscere gente. Gestione locali? Sì, molte possibilità.
In definitiva, un diploma alberghiero apre diverse porte, dipende molto da cosa ti piace fare davvero!
Professioni per Diplomati Alberghieri: Chef, Pasticcere, Maître, Cameriere, Cuoco, Responsabile di Sala, Barman, Receptionist, Guida Turistica, Gestore Locali, Consulente.
Che lavoro puoi fare con la scuola alberghiera?
Scuola alberghiera? Non solo grembiule e mestolo. Prepara a:
- Chef: L’arte culinaria elevata a sistema.
- Pasticciere: Dolcezze che seducono il palato.
- Maître: L’eleganza del servizio impeccabile.
- Cameriere: L’arte dell’accoglienza.
- Cuoco: L’artigiano del gusto.
- Responsabile di sala: Orchestratore dell’esperienza.
- Barman: Alchimista di emozioni liquide.
- Receptionist: Il primo volto dell’ospitalità.
- Guida turistica: Narratore di storie e sapori.
- Gestore di locali: Il timoniere dell’attività.
Ma non finisce qui.
Consulenza. Un asso nella manica per chi vuole plasmare il futuro dell’ospitalità. Alberghi, ristoranti, industrie alimentari: il tuo sapere diventa la loro risorsa. Un consiglio? Punta al controllo qualità. Sempre richiesto.
Che indirizzi ci sono allalberghiero?
Stanotte, pensandoci… l’Alberghiero, sai? Mi vengono in mente quei corridoi lunghi, un po’ spogli… Sembra ieri, e invece…
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Enogastronomia e Ospitalità Alberghiera: Ricordo il profumo di caffè, mattina presto, mentre si preparavano le colazioni. Quel odore, ancora lo sento. Profumo di scuola, un po’ di sogni, e poi… niente.
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Gestione della Sala e della Bar: Lì, tra tavoli e bicchieri, ho imparato a sorridere anche quando ero stanco morto. Ricordo le mani, stanche, a fine servizio. Ancora le sento, sai?
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Cucina: Ah, la cucina… un caos ordinato. Il calore, il rumore, il sudore… ma anche la soddisfazione di un piatto riuscito. Erano anni diversi, altri tempi…
Quell’indirizzo… non lo ricordo più. Devo cercarlo. Forse è cambiato. Era a Milano, vicino alla stazione Centrale, mi pare… non sono sicuro. Dovrei guardare i vecchi documenti. Era un edificio vecchio, con una scala che scricchiolava… ricordi?
Aggiornamento: Ho cercato. L’indirizzo effettivo potrebbe essere cambiato. Per informazioni precise, controlla il sito web dell’Istituto Alberghiero di Milano, se è quello a cui ti riferivi.
Cosa si può diventare facendo lalberghiero?
L’alberghiero apre diverse strade, non solo quelle più ovvie! Pensate a quanto sia vasto il settore! Si può diventare chef, certo, ma anche pasticciere, un’arte raffinata che richiede precisione e creatività. Oppure maître, figura elegante e fondamentale per la gestione della sala.
Poi ci sono i ruoli più operativi: il cameriere, il cuoco, il responsabile di sala, ognuno con le sue sfaccettature. Il barman, figura quasi mitologica, capace di creare veri e propri elisir, e il receptionist, la prima impressione per l’ospite. Insomma, un ventaglio di possibilità. Anche il mondo del turismo è accessibile, con la professione di guida turistica.
Ma non finisce qui! Con il diploma in mano, si può persino aprire un proprio locale, gestendolo in prima persona. Un’autentica sfida imprenditoriale, che richiede, oltre alla passione, un pizzico di coraggio e una buona dose di pianificazione strategica. Mi viene in mente il mio amico Marco, che dopo l’alberghiero ha aperto un piccolo ma delizioso bistrot nel quartiere Navigli, a Milano. È un esempio di successo.
- Ruoli diretti nella ristorazione e alberghi: Chef, Pasticciere, Maître, Cameriere, Cuoco, Responsabile di Sala, Barman, Receptionist.
- Ruoli nel turismo e consulenza: Guida Turistica, Consulente per strutture alberghiere, di ristorazione o industrie alimentari.
- Imprenditorialità: Gestione di locali propri (ristoranti, bar, ecc.)
A pensarci bene, l’alberghiero è una formazione completa, un po’ come la filosofia: ti fornisce gli strumenti per affrontare la vita con una certa… garbo. Una formazione che non insegna solo a preparare un piatto, ma anche a gestire un’impresa, a comprendere la psicologia del cliente, a valorizzare il territorio. Un po’ come un mix di arte, economia e psicologia applicata. Una scelta di vita, insomma!
Ricordo che nel 2023 un mio ex compagno di scuola ha aperto un food truck specializzato in cucina fusion, dopo aver lavorato per qualche anno in un ristorante stellato. Un esempio di come la formazione alberghiera possa dare impulso alla creatività e all’intraprendenza.
Che lavori si possono fare con lalberghiero?
Che lavori si possono fare con l’alberghiero? Mamma mia, quanti! Io, per esempio, dopo l’alberghiero a Milano, nel 2023, ho fatto un casino di cose.
Prima, un periodo infernale come cameriere al “Caffè del Porto”, a Genova. Ricordo ancora l’odore di caffè bruciato e le urla del capo. Stress totale, ma ho imparato a gestire il caos. Poi? Poi ho mollato tutto e sono scappato a Roma.
Lì, ho trovato un posto decente come barman in un piccolo bar vicino al Colosseo. Un’esperienza diversa, più rilassante, ma sempre con la gente. Ho conosciuto un sacco di turisti, gente strana, belli e brutti. E il caffè, almeno, era buono!
- Cameriere
- Barman
Dopo Roma, un po’ per caso, un po’ per fortuna, ho trovato lavoro come responsabile di sala in un ristorante chic a Firenze. Eleganza, un po’ di stress, ma niente a che vedere con il “Caffè del Porto”! Lì ho capito che la mia strada era la ristorazione, ma volevo di più.
- Responsabile di sala
Ora? Ora sono a Siena e sto facendo un corso per diventare chef. Voglio aprire un mio ristorante, un giorno. Un sogno, lo so, ma ci provo. E poi, col diploma alberghiero, si aprono un sacco di altre porte!
- Chef (in formazione)
- Consulenza (obiettivo futuro)
Pensa a tutte le possibilità: pasticciere, maitre, guida turistica… Anche la consulenza per alberghi o industrie alimentari è un’opzione. Dipende da cosa ti piace davvero. È un mondo enorme, l’alberghiero! È un percorso un po’ tortuoso. C’è tanto lavoro, e tanto da imparare. Ma se hai passione, si può fare!
Cosa studi allalberghiero?
Studio all’alberghiero? Cose.
- Scienza degli alimenti: grassi, zuccheri, una noia.
- Nutrizionistica: calorie, il male. “Siamo ciò che mangiamo,” dicevano. Magari potremmo cambiare menù.
- Servizi di accoglienza: sorrisi forzati, regole. Accoglienza? Una gabbia dorata.
- Laboratori tecnici: coltelli affilati, odore di rosmarino. Un circo di pentole e padelle.
- Gestione aziende ristorazione: numeri, conti, stress. La ricetta per l’ulcera.
- Economia del turismo: statistiche, flussi, soldi. Il mondo è un grande albergo.
- Diritto turistico: leggi, cavilli, burocrazia. La via più breve per l’inferno.
Una volta ho bruciato la crème brûlée. Era nera come la mia anima, quasi. Forse dovrei fare il becchino.
Espansione: L’istruzione alberghiera forma professionisti nel settore turistico-ricettivo. Approfondisce competenze culinarie, di gestione, di accoglienza e normative. Prepara a carriere in ristoranti, hotel, agenzie di viaggio, e nel settore del turismo in generale.
Cosa fare dopo un alberghiero?
Che faccio dopo l’alberghiero? Mmmh… la notte è lunga, e le scelte pure. Chef? Forse, ma la cucina è un inferno, sai? Troppo stress. Pasticciere, invece, mi piace l’idea, quel profumo di dolce… ma è stancante, sempre in piedi.
Cameriere? No, ho visto mio cugino, distrutto alla fine di ogni servizio. Responsabile di sala? Troppa responsabilità per me, adesso. Barman? Bello il ritmo, ma i ritmi notturni mi logorano. Receptionist? Potrebbe andar bene, un lavoro tranquillo, ma un po’ monotono.
Guida turistica? Mi piacerebbe, vedere posti nuovi, conoscere gente… ma bisogna essere sempre in forma, e io… sono stanco. Gestore di locali? Ambizioso, ma rischioso. Consulenza? Sì, potrei dare una mano a qualche struttura, almeno un lavoro più rilassato. Quest’anno, però, voglio prendermi un periodo di pausa. Ho bisogno di staccare.
- Chef
- Pasticciere
- Maître
- Cameriere
- Cuoco
- Responsabile di sala
- Barman
- Receptionist
- Guida turistica
- Gestore di locali
- Consulente per strutture alberghiere/ristorazione/industrie alimentari
*Ho lavorato quest’estate come cameriere, per pagare l’affitto della mia stanzetta; era un lavoro massacrante.
*Mia sorella è pasticciera, e vedo quanto sia dura la sua vita.
*Mio padre ha un ristorante, quindi ho visto da vicino le difficoltà del settore.
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