Come analizzare i dati di una scala Likert?

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Lanalisi dei dati Likert prevede luso di moda e mediana per descrivere le tendenze centrali. Talvolta, assumendo intervalli equivalenti tra i livelli, si calcolano anche media e deviazione standard, pur trattandosi di una scala ordinale.

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Svelare i Segreti delle Scale Likert: Un Approccio Sfaccettato all’Analisi dei Dati

Le scale Likert, ubiquitarie negli studi di mercato, nelle ricerche sociali e nelle valutazioni di soddisfazione, offrono un metodo standardizzato per catturare l’opinione e l’atteggiamento di un individuo nei confronti di un determinato argomento. Tuttavia, l’analisi dei dati raccolti tramite queste scale richiede un approccio ponderato e consapevole delle loro peculiarità. Non si tratta semplicemente di sommare punteggi e calcolare medie; è necessario un’immersione più profonda per estrarre informazioni significative.

La Natura dei Dati Likert: Un Dilemma Statistico

Il cuore del problema risiede nella natura ordinale dei dati Likert. Ogni risposta, come “Fortemente in disaccordo,” “In disaccordo,” “Neutrale,” “D’accordo,” e “Fortemente d’accordo,” rappresenta una categoria ordinata, ma la distanza tra queste categorie non è necessariamente uniforme. In altre parole, la differenza tra “Fortemente in disaccordo” e “In disaccordo” potrebbe non essere quantitativamente uguale alla differenza tra “D’accordo” e “Fortemente d’accordo.” Questo solleva importanti questioni sull’appropriatezza di certe analisi statistiche.

Analisi Descrittiva: Moda e Mediana, le Ancore Salde

Data la natura ordinale, le misure di tendenza centrale più adatte sono la moda e la mediana. La moda identifica la risposta più frequente, offrendo un quadro immediato dell’opinione prevalente. La mediana, invece, rappresenta il valore centrale nel set di dati ordinato, dividendo le risposte in due metà uguali. Queste due misure forniscono una sintesi robusta e non distorta delle tendenze centrali, evitando di fare assunzioni errate sulla distanza tra le categorie.

Il Dibattito Media e Deviazione Standard: Un Approccio Prudente

L’utilizzo di media e deviazione standard è un argomento controverso. Tecnicamente, questi indicatori sono progettati per dati di tipo intervallo o rapporto, dove la distanza tra i valori è significativa e uniforme. Tuttavia, nella pratica, l’applicazione di media e deviazione standard ai dati Likert è diffusa, soprattutto quando si lavora con scale multi-item che comprendono più domande correlate.

L’argomentazione a favore di questo approccio si basa sull’assunzione (spesso implicita) che le categorie Likert siano sufficientemente vicine a un intervallo uniforme da rendere accettabile l’approssimazione. Inoltre, l’uso di media e deviazione standard permette di applicare test statistici parametrici, come il t-test e l’ANOVA, che offrono maggiori possibilità di analisi comparativa.

Quando è Giustificato Calcolare Media e Deviazione Standard?

L’utilizzo di media e deviazione standard è più giustificato quando:

  • La scala Likert è composta da un numero elevato di punti (ad esempio, 7 o più): Più punti ci sono, più la scala si avvicina a una scala continua.
  • Si sommano o mediano i punteggi di più item Likert: La combinazione di più item tende a “lisciare” le irregolarità della scala ordinale.
  • Si confrontano gruppi numerosi: Con campioni di grandi dimensioni, le distribuzioni tendono ad avvicinarsi alla normalità, rendendo i test parametrici più validi.

L’importanza della Cautela e della Trasparenza

Anche quando l’uso di media e deviazione standard è considerato accettabile, è fondamentale procedere con cautela e trasparenza. È essenziale riconoscere le limitazioni intrinseche ai dati Likert e interpretare i risultati con una dose di scetticismo. Inoltre, è sempre buona pratica riportare anche la moda e la mediana, per fornire un quadro più completo e bilanciato.

Oltre la Statistica Descrittiva: Test non Parametrici e Analisi Avanzate

Per un’analisi più rigorosa e aderente alla natura ordinale dei dati Likert, si possono utilizzare test non parametrici, come il test di Wilcoxon, il test di Kruskal-Wallis, o il test di Friedman. Questi test non richiedono l’assunzione di una distribuzione normale dei dati e sono quindi più adatti per confrontare gruppi e valutare relazioni senza distorsioni.

Inoltre, tecniche di analisi più sofisticate, come l’Item Response Theory (IRT) e la Confirmatory Factor Analysis (CFA), possono fornire informazioni preziose sulla validità e l’affidabilità delle scale Likert, nonché sulla loro capacità di misurare costrutti latenti.

Conclusione: Un Approccio Multidimensionale

In definitiva, l’analisi dei dati Likert è un’arte che richiede un approccio multidimensionale. Non esiste una soluzione univoca; la scelta dei metodi statistici più appropriati dipende dal contesto della ricerca, dalla natura della scala Likert e dagli obiettivi dell’analisi. L’importante è comprendere le limitazioni dei dati ordinali e applicare le tecniche statistiche con prudenza, trasparenza e un occhio critico, per estrarre informazioni significative e trarre conclusioni solide. Ricordare sempre che la chiave è la consapevolezza delle assunzioni sottostanti a ogni metodo e la presentazione chiara e onesta dei risultati.