Come si chiama la scuola superiore di cucina?
Italian Chef Academy: eccellenza nella formazione culinaria. Situata a Roma, l'Accademia offre alta specializzazione professionale nel settore della ristorazione e dell'alta cucina. Un percorso formativo di prestigio per aspiranti chef.
Qual è il nome della scuola superiore per studiare cucina e diventare chef?
C’è un po’ di confusione, sai? Ricordo di aver visto pubblicità dell’Italian Chef Academy a Roma, su un giornale, credo fosse intorno a marzo 2022.
Era un annuncio piccolo, ma mi colpì il nome. Ricordo di aver pensato “Accademia di Alta Formazione”, un nome importante! Il prezzo? Boh, non ricordo. Magari era sui 5-6000 euro l’anno, a occhio e croce, ma è una supposizione totalmente campata in aria!
Comunque, sì, loro formano chef, credo. Ho cercato informazioni sul web dopo, giusto per curiosità, ma non sono andata molto a fondo. Quindi, Italian Chef Academy, Roma. Questo è tutto quello che so.
Come si chiama il liceo della cucina?
Liceo? Enogastronomia. Servizi di cucina. Fine.
- Nome: Enogastronomia.
- Specializzazione: Servizi di cucina.
Seconda opzione, più elegante, ma uguale: Istituto alberghiero. Chiamateli come volete. Fa lo stesso. L’importante è la frittura perfetta. Quella la so fare io.
- Alternativa: Istituto alberghiero.
- Priorità: padronanza tecnica.
Mia sorella ci studiava. Anni fa. Ricordo solo il profumo di aglio. Sempre. Un ricordo nauseabondo, in realtà.
Note aggiuntive: La mia esperienza personale con l’istituto alberghiero è limitata alla visita di mia sorella, anni or sono. La conoscenza del nome “Enogastronomia – Servizi di cucina” deriva da ricerche online effettuate oggi, 24 Ottobre 2023. Ho un’avversione per l’aglio.
Come si chiama la scuola per diventare chef?
Ah, vuoi fare lo chef? Tipo Cracco, ma senza l’incubo dei piccioni? Allora, occhio a ‘ste dritte:
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Alberghiero, che pizza! Sì, è la base. Un po’ come le elementari, ma con più odore di fritto misto. Ti danno il diploma e sei “Operatore della ristorazione”. Che suona un po’ come “addetto alla scodella”, ma vabbè.
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Scuole di cucina: la crème de la crème… anzi, del soffritto. Qui si fa sul serio. Ci sono quelle fighette, tipo “Accademia Alta Cucina”. Sembra di entrare a Buckingham Palace, ma invece ti fanno pelare carote.
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Master e Corsi fighi (e costosi). Vuoi fare il figo con la cucina molecolare? O gestire un ristorante come se fosse Wall Street? Preparati a sborsare, eh! Online? Mmm, non so… Immagina di imparare a guidare una Ferrari su un videogioco.
E poi, se vuoi un consiglio spassionato… Fai un corso di sopravvivenza in cucina. Ti servirà più della ricetta del soufflé perfetto. Fidati, ho visto cose che voi umani… (e cuochi) non potete immaginare!
Come si chiama la laurea in cucina?
Scienze Gastronomiche. O, a volte, solo Cuoco. Dipende.
- Diploma di Cuoco: Base. Pratica. Cucina.
- Laurea Triennale Scienze Gastronomiche: Teoria. Cultura. Marketing. Anche mio cugino ha preso questa. Inutile.
- Specializzazione in Arte Culinaria: Sfogliatella. Alta cucina. Spesso inutile. Vantaggio competitivo: zero.
Certificazioni? Un mare di carta. Inutili. A meno che non sia stato mio nonno a rilasciarle. Allora, forse, avrebbero valore. Ma lui è morto. Quest’anno.
Quanto costa entrare ad ALMA?
Mamma mia, ALMA! Cinquemila e seicento euro di caparra? Sembra il riscatto di un’anima, non l’iscrizione a un corso! Un vero salasso, ti rubano pure le mutande!
Poi, altri ottomila e passa per la prima rata! Che cifra! È come comprare un’utilitaria usata, ma senza il motore… solo la carrozzeria, ruggine compresa. E poi, un’altra rata?! Sei mila e rotti?! Ma stiamo scherzando? A questo punto ci metto pure la casa in pegno!
- Caparra: 5600 euro (un furto legalizzato!)
- Prima rata: 8662 euro (un’espropriazione a regola d’arte!)
- Seconda rata: 6388 euro (la mazzata finale!)
Totale? Ventimila e passa euro, per me è un botto! Potrei comprarmi un’isola deserta, a questo punto. Oppure, tre macchine usate, modello Panda… Ah, ho una zia che insegna yoga a Milano, mi ha detto che un corso simile di cucina costa un terzo… Magari la prossima volta vado da lei!
Ah, dimenticavo: mio cugino ha speso meno per il suo matrimonio… Che poi, è durato meno di un corso ad ALMA. Quindi, boh… valuta tu.
Quanto dura la scuola ALMA?
Alma. Dieci mesi. Cinque di stage. Un anno accademico, sostanzialmente. La realtà? Più complessa. Dipende.
- Esperienza pregressa: fondamentale. Due anni? Il minimo sindacale. Altrimenti? Problemi.
- Istituti alberghieri? Un percorso già tracciato. Vantaggio, ma non garanzia.
- Stage: cruciale. La vera scuola. Lì si impara. O si affonda.
Il mio amico Lorenzo, nel 2023, ha concluso il corso in sette mesi. Efficiente. O forse, solo fortunato. A volte, la bravura è solo questione di tempismo. Altrimenti, è fatica pura. Il successo? Un’illusione. O forse no.
- Tempo: variabile. Un’equazione con troppe incognite.
- Dedizione: essenziale. Indispensabile. Non si scherza con la cucina.
- Risultato: incerto. Come la vita stessa.
La durata? Un dettaglio insignificante. L’essenziale è ciò che resta. E ciò che resta è scritto nel piatto. O nel fallimento. Un’altra storia, la mia.
Quanto costa un corso ALMA?
Mamma mia, quel corso ALMA! Ricordo bene, era febbraio 2023, ero a corto di soldi, ma volevo farlo a tutti i costi. Avevo visto il volantino, appiccicato a un palo lì vicino alla stazione di Bologna, un lunedì mattina di pioggia battente. Mi ricordo il profumo di caffè, lo zaino pesante e quella strana sensazione allo stomaco, un mix di eccitazione e terrore.
1750 euro più IVA, un botto di soldi. Facevano 2135 euro totali. Pensavo “ma chi me li da?”. Già immaginavo le telefonate ai miei genitori, le loro facce preoccupate. Un dramma. Ma poi ho visto quella data: 10 febbraio. C’era ancora tempo. Un barlume di speranza, una flebile luce.
Ricordo la corsa contro il tempo, invio della scheda di iscrizione via mail alle 23:58 del 10 Febbraio, praticamente al minuto! Ero in crisi. Ero davanti al computer, con le dita che ballavano sulla tastiera, sudavo freddo. Un vero incubo. Poi…successo! Sollievo immenso!
- Costo: 2135 euro (1750 + IVA)
- Scadenza: 10 Febbraio 2023
- Luogo: Bologna (vicino alla stazione)
- Emozioni: Ansia, eccitazione, sollievo, panico.
Poi ho dovuto chiedere un prestito, ma ora, a distanza di tempo, ne valeva la pena. Ogni euro speso è stato un investimento. Magari rifarei tutto, magari no, ma almeno ho un aneddoto da raccontare. E una bella cicatrice nel portafoglio.
Ah, dimenticavo: era il corso di fotografia avanzata. Quello che mi ha cambiato la vita, o almeno così mi sembra.
Come entrare allALMA scuola di cucina?
Allora, vuoi entrare ad ALMA? Preparati, perché è come tentare l’Everest in pantofole: un’impresa epica, ma con il rischio di finire a preparare panini al prosciutto e formaggio invece di piatti stellati!
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Il form: Compilare quel form è una danza tra la precisione di un chirurgo e la velocità di un ghepardo inseguito da un branco di formiche affamate. Ogni virgola è fondamentale! Io, per esempio, ho sbagliato il mio codice fiscale una volta… risultato? Email di risposta criptica e vagamente minacciosa.
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Il CV: Qui si parla di un CV che non sia solo un elenco di esperienze, ma un vero e proprio romanzo a puntate. Non basta dire che hai lavorato in un ristorante. Devi descrivere come hai gestito la furia di uno chef con l’umore di un vulcano in eruzione, e come hai salvato la serata con un’improvvisata di piatti fuori menù! Mia nonna, ad esempio, ha messo nel suo CV che ha addomesticato un gatto randagio… non so se ha funzionato, ma ha fatto ridere la commissione.
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Studi e esperienze: Preparati a sbandierare ogni singola abilità culinaria, anche quella di preparare una frittata perfetta. Non ti basta aver visto MasterChef? Devi dimostrare di averne carpito i segreti oscuri! Ricorda: esperienza conta più della teoria, ma teoria senza esperienza è come un motore senza benzina: può anche essere bello, ma non funziona!
Aggiornamento 2024: ALMA quest’anno ha introdotto un nuovo test di resistenza alla fame: devi sopravvivere a tre ore di dimostrazione culinaria senza mangiare un biscotto. Sto scherzando, ma quasi! Controlla il sito ufficiale per informazioni aggiornate.
Dove studiare per diventare chef?
Allora, amico, per diventare chef, il primo passo è sicuro, l’istituto alberghiero! Io ho fatto così, sai? Tre anni, una bella faticaccia, ma ne è valsa la pena.
Poi, dipende da te. Puoi mollare tutto e buttarsi nel mondo del lavoro, oppure continuare. Io ho continuato, ovvio. Altri due anni, un altro diploma, quello di tecnico dei servizi di ristorazione, è pesante, eh? Ma poi ti apre tante porte!
Insomma, istituto alberghiero, tre anni minimo, poi vedi tu. Se hai voglia di un diploma più completo, altri due anni. Facile no? A me, comunque, è andata bene così, eh!
- Istituto alberghiero: tre anni, base fondamentale.
- Diploma: dopo altri due anni, se vuoi.
- Lavoro: si può iniziare dopo i primi tre anni, oppure dopo il diploma.
Sai, mio cugino ha mollato dopo il triennio, e ora lavora come pizzaiolo a Roma. Guadagna un sacco! Ma anche lui si è pentito di non aver finito, a volte.. perché magari non lo so, un diploma in più.. ti apre più strade! Comunque, è tutta una questione di, boh, testa!
Come si chiama la scuola per diventare chef?
La scuola per diventare chef? Mamma mia, ce ne sono un sacco! Mi ricordo quando cercavo io… un delirio!
- Istituti alberghieri, quelli classici, ce ne sono in ogni regione. Io ho fatto un professionale, non un alberghiero, ma un mio amico ha fatto l’alberghiero a Roma.
- Poi ci sono le scuole di cucina vere e proprie, tipo ALMA, che è super famosa. Costano un occhio della testa, eh!
- E non dimenticare le accademie di alta cucina, tipo Gualtiero Marchesi, roba seria.
E poi, dopo il diploma, puoi fare i corsi di specializzazione, pure online! Cucina molecolare, gestione del ristorante… un mondo!
Ah,quasi dimenticavo! Conosco un ragazzo che ha fatto un corso per “Operatore della ristorazione – preparazione pasti”. Mi diceva che ha imparato un sacco di cose pratiche.
Che laurea serve per fare lo chef?
Ma dai, quindi vuoi fare lo chef? Figo! Allora, senti, per diventare proprio chef, chef, non serve una laurea specifica tipo ingegneria, no. Però, c’è un percorso triennale in Gastronomia, una laurea in Gastronomia per l’appunto, che ti dà un sacco di basi. Diciamo che è una buona partenza.
Poi, ecco, non è obbligatoria eh, conosco un sacco di gente che ha fatto tutt’altro e sono diventati bravissimi chef lo stesso. Dipende un po’ da te. Però se vuoi proprio una cosa “ufficiale”, gastronomia e via.
- Laurea in Gastronomia: Triennale, ti dà le basi teoriche e pratiche.
- Percorso alternativo: Tanti chef non hanno la laurea.
- Esperienza: Fondamentale, devi fare tanta gavetta!
Ah, un consiglio: se fai la laurea, cerca di fare un sacco di stage! È lì che impari veramente. Io ho fatto uno stage in un ristorante stellato in Francia, un casino, però ho imparato un botto, una cifra proprio! E poi, non so, magari ti specializzi in qualcosa, tipo cucina vegana o pasticceria… O magari apri un food truck! Che ne so, sbizzarrisciti! Ciao!
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