Come si traduce il più che?

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Il più che perfetto latino, equivalente al trapassato prossimo italiano (avevo lodato), si costruisce aggiungendo -ĕra- al tema del perfetto, seguito dalle desinenze personali. Questo vale per tutte le quattro coniugazioni.
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Il Più che Perfetto Latino: L’Equivalente del Trapassato Prossimo Italiano

In latino, il più che perfetto è un tempo verbale utilizzato per esprimere un’azione accaduta in passato prima di un altro evento passato. È l’equivalente del trapassato prossimo italiano (avevo lodato).

Per costruire il più che perfetto, si aggiunge il suffisso “-ĕra-” al tema del perfetto, seguito dalle desinenze personali. Questo vale per tutte le quattro coniugazioni. Ad esempio:

Coniugazione I:

  • Tema del perfetto: laudav-
  • Più che perfetto: laudavĕram, laudavĕras, laudavĕrat, ecc.

Coniugazione II:

  • Tema del perfetto: monu-
  • Più che perfetto: monuĕram, monuĕras, monuĕrat, ecc.

Coniugazione III:

  • Tema del perfetto: scrips-
  • Più che perfetto: scripsĕram, scripsĕras, scripsĕrat, ecc.

Coniugazione IV:

  • Tema del perfetto: audi-
  • Più che perfetto: audiĕram, audiĕras, audiĕrat, ecc.

Il più che perfetto viene utilizzato in diverse situazioni:

  • Per indicare un’azione che era già stata completata prima di un altro evento passato:

    • Caesar Galliam devicerat, antequam Pompeius in Italiam rediit. (Cesare aveva conquistato la Gallia prima che Pompeo tornasse in Italia.)
  • Per esprimere un’azione ripetuta o abituale in passato:

    • Saepe ad templum ibam, ut deos precarer. (Andavo spesso al tempio per pregare gli dei.)
  • Per narrare una sequenza di eventi passati:

    • Epistolam scripseram, eamque misurus eram, cum nuntius venit. (Avevo scritto una lettera e stavo per inviarla quando arrivò il messaggero.)

Il più che perfetto è un tempo verbale essenziale per comprendere e tradurre testi latini. Consente di distinguere con precisione gli eventi accaduti in passato e di esprimere una varietà di sfumature temporali.