Cosa cambia tra i 30 e 60 CFU?

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Non cè differenza di punteggio tra i percorsi abilitanti da 30, 36 o 60 CFU. Vengono attribuiti 24 punti fissi e un massimo di 12 punti in base al voto di abilitazione, ma questi ultimi non si applicano se labilitazione è stata conseguita in una classe di concorso ITP.

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La giungla dei CFU Abilitanti: Cosa Cambia Realmente tra 30, 36 e 60 Crediti?

Nel labirinto delle riforme scolastiche e dei percorsi abilitanti, orientarsi tra sigle e numeri di CFU può generare non poca confusione. Una domanda sorge spontanea, soprattutto per chi aspira all’insegnamento: cosa cambia concretamente tra un percorso abilitante da 30, 36 o 60 CFU? La risposta, per quanto possa sembrare sorprendente, è più semplice di quanto si immagini.

Innanzitutto, è cruciale sfatare un mito: non vi è alcuna differenza di punteggio nelle graduatorie tra chi ha conseguito un’abilitazione con 30, 36 o 60 CFU. Questo significa che, ai fini del punteggio finale, il numero di crediti formativi universitari spesi per l’abilitazione non influisce direttamente. Il sistema di valutazione prevede, infatti, un punteggio fisso di 24 punti attribuito a tutti coloro che posseggono un’abilitazione all’insegnamento, indipendentemente dalla durata del percorso formativo.

Dove risiede allora la potenziale differenza? Essa si annida nel voto di abilitazione. Il sistema prevede, infatti, un bonus massimo di 12 punti attribuibile in base al punteggio ottenuto durante l’esame di abilitazione. Un voto più alto, quindi, si traduce in un punteggio maggiore nelle graduatorie.

Tuttavia, anche questa “regola” presenta un’eccezione significativa. Questo bonus legato al voto di abilitazione non si applica ai percorsi abilitanti relativi alle classi di concorso ITP (Insegnanti Tecnico Pratici). Per queste figure professionali, il punteggio rimane fisso a 24 punti, indipendentemente dal voto conseguito durante il percorso abilitante.

Quindi, cosa cambia realmente tra i diversi percorsi? La risposta si trova principalmente nel contenuto e nella struttura del percorso formativo. Un percorso da 60 CFU, ad esempio, sarà presumibilmente più approfondito e completo, offrendo una preparazione teorica e pratica più estesa rispetto a un percorso da 30 o 36 CFU. Questo non si traduce in un vantaggio diretto in termini di punteggio, ma può indubbiamente influire sulla qualità della preparazione dell’aspirante insegnante e, di conseguenza, sulla sua capacità di affrontare la professione in modo più consapevole ed efficace.

In sintesi:

  • Punteggio: Nessuna differenza di punteggio nelle graduatorie tra i diversi percorsi (30, 36 o 60 CFU).
  • Punteggio Fisso: 24 punti per l’abilitazione.
  • Bonus Voto Abilitazione: Massimo 12 punti, ma non applicabile alle classi di concorso ITP.
  • Differenze Reali: Contenuti e struttura del percorso formativo, che influenzano la qualità della preparazione dell’insegnante.

La scelta del percorso abilitante più adatto, quindi, non dovrebbe basarsi unicamente sulla presunta convenienza in termini di punteggio, ma piuttosto su una valutazione ponderata delle proprie esigenze formative e degli obiettivi professionali che si intendono raggiungere. Un percorso più completo e approfondito, pur non garantendo un vantaggio immediato in termini di punteggio, può rappresentare un investimento significativo per il futuro della propria carriera nell’insegnamento.