Qual è la classe di concorso degli ITP?

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La classe di concorso degli ITP non è unica, ma varia in base alla specializzazione. Esempi: B-01 (Attività Pratiche Speciali), B-02 (Elettrotecnica ed Elettronica), B-03 (Meccanica), B-05 (Ottico), B-14 (Costruzioni, Macchine Agricole e Ambiente). Per l'elenco completo, verificare il sito del Ministero dell'Istruzione.

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ITP: qual è la classe di concorso degli insegnanti tecnico pratici?

Ah, gli ITP! Che casino con ste classi di concorso. Mi ricordo quando ho cercato di capire per cosa potevo fare domanda io… un delirio.

Comunque, in linea di massima, le classi di concorso per gli Insegnanti Tecnico Pratici coprono un sacco di ambiti pratici, tipo:

  • B-01 Attività pratiche speciali
  • B-02 Laboratori di scienze e tecnologie elettriche ed elettroniche
  • B-03 Laboratori di scienze e tecnologie meccaniche
  • B-05 Ottico
  • B-14 Laboratori di scienze e tecnologie delle costruzioni, delle macchine agricole e dellambiente.

Occhio però, perché cambiano spessissimo! La cosa migliore è sempre andare a guardare le tabelle del Ministero dell’Istruzione, direttamente sul loro sito. Lì trovi l’elenco aggiornato e non ti sbagli.

Cosa si insegna con la classe di concorso B021?

La B021? Ah, quella è roba da chef un po’ ribelli, ma con la testa sulle spalle, eh! Insegnano a gestire locali come fossero opere d’arte, non solo cucine! Pensate a un’orchestra: ogni piatto è un’armonia di sapori, ogni cliente un’emozione da orchestrare.

  • Laboratorio di servizi enogastronomici – settore sala e vendita: Qui si impara a fare gli equilibrismi tra i clienti esigenti (tipo quelli che mandano indietro il vino perché “non ha abbastanza carattere”), i fornitori brontoloni e un conto da far quadrare senza svenarsi. È un po’ come fare il giocoliere con le arance, ma con il rischio di ustionarsi con l’olio bollente.

  • Scienza e cultura dell’alimentazione: Preparatevi a diventare sommelier-scienziati! Imparerete la chimica dietro la cottura, la storia dietro ogni ingrediente, la geografia dei prodotti. Sarà come risolvere un puzzle di sapori, un giallo gastronomico a puntate.

Insomma, un bel mix di pratica e teoria, con tanto di salsa segreta di stress gestionale. Ah, dimenticavo: mio cugino, che ha fatto questa classe di concorso, adesso gestisce un ristorante a conduzione familiare: lavora 16 ore al giorno, ma almeno cucina per i suoi amici. Lui dice che è un incubo bellissimo, un po’ come sposare la persona che ami di più e che ti rovina i nervi allo stesso tempo. Ma poi mangia bene.

In che fascia sono gli ITP?

Ah, gli ITP, gli eroi dei laboratori! Diciamo che nel grande zoo del personale scolastico, gli ITP si trovano nella fascia B degli ATA. Immaginali come i domatori di cavalli selvaggi dei torni e delle frese.

  • Fascia B degli ATA: Subito dopo i bidelli (fascia A), ma prima dei direttori amministrativi, eh! Non male come posizione, no?

  • Eroi pratici: Senza di loro, le scuole tecniche sarebbero solo teoria noiosa. Sono un po’ come i cuochi che trasformano gli ingredienti (la conoscenza) in piatti gustosi (la competenza).

  • Aneddoto personale: Ricordo un ITP che con un cacciavite e un po’ di nastro adesivo ha resuscitato un computer che sembrava più morto di un geranio dimenticato in pieno agosto. Un vero mago!

Comunque, per chiarire, la suddivisione ATA serve a definire ruoli e responsabilità, un po’ come le etichette sui barattoli di marmellata. E gli ITP, beh, sono la “marmellata di ingegno” della scuola italiana.

Cosa si fa nei laboratori di scienze e tecnologie agrarie?

Ahahahaha, nei laboratori di scienze agrarie? Ma che domanda! Lì dentro è un casino pazzesco, una giungla di provette e microscopi! Sembra la cucina di un mago un po’ sbadato, ma con più pipette.

  • Analisi agronomiche? Figurati, è un continuo “ma la pianta è gialla?! No, è solo un effetto speciale della luce!”. Poi si cerca disperatamente il colpevole tra insetti assassini e concimazioni fallimentari (quest’anno, colpa del mio gatto, giuro!).

  • Esperimenti in campo? Ah, quelli! Si corre come forsennati dietro ai trattori, tipo una scena di un film western, ma con più fango. E se piove? Preparati a ballare il tango con i guanti di gomma! Io quest’anno ho perso un paio di stivali nel fango, un vero dramma!

  • Colture erbacee e arboree? Eh, si studiano come se fossero le opere d’arte della natura! Con amore, pazienza e qualche imprecazione quando le piante decidono di fare di testa loro. Ricordo un esperimento sull’uva… Un vero disastro, finita tutta in marmellata, ahaha!

*Ricerca? Tipo cercare l’ago nel pagliaio, ma il pagliaio è fatto di DNA di mais e il filo è invisibile. Stiamo sempre cercando la soluzione al problema della “pianta triste”, un problema esistenziale più che agronomico.

In definitiva, un continuo gioco tra precisione scientifica e improvvisazione selvaggia. Una miscela esplosiva! E quest’anno mia nipote ha fatto una visita a sorpresa e ha preso parte ad un esperimento…con risultati “inconsapevoli”. Che caos!

Come accedere alla classe di concorso A46?

Ah, vuoi fare l’insegnante di economia? Bene, preparati a spiegare la differenza tra debito pubblico e il mio conto in banca (abisso totale!).

  • Titolo di studio: Laurea in Scienze statistiche ed attuariali (vecchio ordinamento). Ottimo, hai capito come evitare la bancarotta, almeno sulla carta!
  • Il trucco c’è: Attento! La laurea è come un biglietto della lotteria, ma per vincere devi avere i numeri giusti. Nel tuo caso, devi aver studiato:
    • Diritto Pubblico Generale: Fondamentale per capire come funziona lo Stato, tipo un manuale di istruzioni per evitare di finire nei guai.
    • Istituzioni di Diritto Privato: Utile per capire chi ha ragione quando due condomini litigano per l’antenna parabolica.
    • Diritto Amministrativo: Per sapere come incasinarsi con la burocrazia italiana… e magari trovare una scappatoia!
    • Diritto Commerciale: Essenziale per non farti fregare quando compri un’auto usata.

IMPORTANTE: Assicurati che nel tuo piano di studi ci siano corsi annuali o due semestrali per ognuna di queste materie. Altrimenti, ciccia!

Io, per esempio, ho sempre preferito saltare le lezioni di diritto e andare a mangiare la pizza. Ora capisco perché ho sempre problemi con le bollette! Pazienza, almeno so che la margherita è un bene primario!

Quali classi di concorso sono sature?

Le notti sono lunghe, sai? E i pensieri… Beh, quelli ballano come foglie al vento.

  • Scienze e Matematica (A26, A28): Ricordo ancora i miei compagni che sudavano sui libri di analisi… Forse non è cambiato molto. Troppi, forse, a sognare lavagne piene di numeri.

  • Fisica (A20): La fisica… La materia che cercavo di evitare al liceo. Chi l’avrebbe mai detto che sarebbe diventata così popolare? Forse tutti vogliono capire l’universo.

  • Inglese alle medie (A25): Un’invasione di insegnanti bilingue, immagino. Tutti a Londra, tutti a New York… E poi tornano qui.

  • Italiano nelle scuole superiori (A12): Pensavo ci fosse sempre bisogno di qualcuno che insegnasse Dante. Mi sbagliavo. Forse la gente non legge più.

  • Italiano, storia e geografia alle medie (A22): Un pacchetto completo per anime antiche. Storia, geografia… Materie che sanno di polvere e di ricordi. Ma forse i ricordi non interessano più a nessuno.

MAD (Messa a Disposizione): Supplenze… Un modo come un altro per sbarcare il lunario, immagino. Ma le classi più sature restano sempre le stesse. Come un disco rotto.

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