Chi controlla il gruppo Campari?

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Caspita, Lagfin controlla Campari con più del 50% delle azioni! Uninfluenza enorme. Mi chiedo che impatto abbia sulle decisioni strategiche del gruppo. Interessante anche notare che una buona fetta è detenuta da altri azionisti, mentre una piccola parte è rappresentata da azioni proprie. Un assetto azionario così strutturato sicuramente dà stabilità, ma chissà quanto spazio cè per cambiamenti futuri.

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Chi controlla la Campari? Lagfin, pensate un po’, con più del 50% delle azioni! Roba da matti. Mi viene da pensare… ma quanto potere avranno, davvero? Tipo, immaginate di dover decidere il futuro di un’azienda così iconica… che responsabilità! E poi, più della metà delle azioni… praticamente dettano legge. Mi chiedo, che effetto fa avere un simile controllo? Boh. C’è da dire che poi, un’altra fetta, mica piccola eh, è in mano ad altri azionisti. Tipo, una volta ho sentito parlare di un mio conoscente, investe in borsa, e mi diceva che anche lui ha qualche azione Campari. Chissà se è uno di questi! Un po’ come quando scopri che un amico di famiglia conosce il tuo cantante preferito, una cosa strana. Poi vabbè, ci sono anche le azioni proprie, una piccola parte. Ricordo una lezione di economia all’università, parlavano proprio di questo… ma non mi ricordo bene a cosa servissero di preciso. Insomma, ‘sta roba dell’assetto azionario, non è che sia proprio semplicissima da capire al volo. Però una cosa è certa: con Lagfin così presente, la stabilità c’è, eccome. Ma… ecco… mi sorge un dubbio. Con una struttura così solida, quanto margine di manovra rimane? Quanto spazio per, che ne so, innovazione, cambiamenti? Mah… chissà. Forse è proprio questo il segreto del loro successo. Chi lo sa.