Chi sono i proprietari di Lavazza?
La Lavazza è oggi nelle mani della quarta generazione della famiglia Lavazza: Marco, Antonella e Manuela, nipoti di Emilio. L'impegno è forte, con la realizzazione di una nuova sede a Torino a testimonianza del legame con il territorio e della visione futura dell'azienda.
Chi sono i proprietari della Lavazza? Gruppo Lavazza: azionisti?
Ok, vediamo di buttare giù qualcosa sui Lavazza, ma proprio come se stessi chiacchierando con un amico, eh? Senza fronzoli, dritta al punto.
Allora, i Lavazza… i proprietari. Beh, è una faccenda di famiglia, no? La Famiglia Lavazza, arrivata alla quarta generazione, tiene saldamente le redini. Mi pare che ci siano Marco, Antonella e Manuela (che però non è ancora coinvolta nell’azienda, mi sembra).
Questi sono i figli di Alberto, Giuseppe e Francesca, che a loro volta erano figli di Emilio. Insomma, un albero genealogico bello ramificato!
Mi ricordo che quando sono andato a Torino (oddio, sarà stato tipo nel 2018, forse ad aprile), ho visto la nuova sede Lavazza. Impressionante. Un investimento bello grosso sul territorio.
Chi sono i proprietari della Lavazza?
La Famiglia Lavazza, giunta alla quarta generazione (Marco, Antonella e Manuela, figli di Alberto, Giuseppe e Francesca, figli di Emilio).
Chi è il padrone della Lavazza?
Ah, il padrone della Lavazza? Ma che domanda da un milione di dollari! Alberto Lavazza, ovviamente! Un tipo che ha trasformato la pausa caffè in un’odissea planetaria! Un vero imperatore del chicco, che con la sua lungimiranza ha conquistato più territori di Gengis Khan, solo che invece di cavalli usava sacchi di caffè. E che dire dei suoi 4000 dipendenti? Una vera armata di baristi!
- Alberto Lavazza: Il boss, il capo, il re del caffè!
- Oltre 90 paesi: La sua dominazione è totale! Un vero impero del caffè, più grande di quello di McDonald’s.
- 4000 dipendenti: Un esercito di caffeinomani al suo servizio! Sono sicuro che gli offrono anche delle promozioni speciali sui chicchi. A me regalano le cialde decaffeinate, per fortuna.
Sai, mio cugino lavora lì, dice che l’ambiente è una specie di festival permanente di caffeina e risate! Un vero paradiso, tranne che per il rumore del macinacaffè che ti martella il cervello come un piccione ubriaco. Anche mio zio lavora con macchinette del caffè, ma le sue sono piccole e insignificanti. Non hanno niente a che vedere con quelle industriali della Lavazza!
Chi fa parte del gruppo Lavazza?
Chi fa parte del gruppo Lavazza, eh?
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C’è Lavazza, ovvio, il cuore di tutto. Poi, mi viene in mente subito… Carte Noire, un nome che sa di Francia, di caffè forte bevuto in un bistrot.
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E poi… Kicking Horse. Ricordo una volta, in Canada, un profumo di caffè che mi ha fatto svoltare l’angolo. Era Kicking Horse, intenso, quasi selvaggio.
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Ah, e Merrild. Questo, forse, meno familiare. Ricordo vagamente di averlo visto una volta in Danimarca, un pacco colorato tra gli scaffali di un supermercato.
Mi sembra strano pensare come tanti marchi diversi, ognuno con la sua storia, siano finiti sotto lo stesso tetto. Quasi come persone diverse che si ritrovano a condividere un destino comune. Ma forse, alla fine, sono solo io che mi faccio troppe domande… Di sicuro, sono tutti accomunati dalla passione per il caffè, una passione che mi sembra di condividere da sempre.
Dove si trovano gli stabilimenti Lavazza?
Oddio, Lavazza! Mi vengono in mente un sacco di cose a caso… L’odore del caffè al mattino, quel profumo intenso che ti sveglia davvero… Ricordo una volta, a Torino, ero vicino alla sede centrale, credo. Era un pomeriggio di luglio, caldo da morire, e l’aria vibrava di quel profumo. Ero lì per un incontro di lavoro, ma la sensazione era di essere in una fabbrica di sogni, sai? Un’atmosfera particolare, un po’ industriale, ma elegante.
Poi, pensa a Roma, ero lì per un corso, uno dei loro corsi di formazione, credo fosse il 2023, non ricordo bene il mese ma faceva un caldo pazzesco! Era all’interno di un palazzo bellissimo, molto elegante, un contrasto strano con la frenesia della città fuori. A Roma il corso era più teorico, a Torino più pratico. A Napoli invece era… Mamma mia, Napoli! Un’esperienza completamente diversa. La sede era più piccola, più familiare, quasi un ritrovo tra appassionati di caffè. Ricordo un barista con una barba incredibile, che spiegava le tecniche di estrazione con una passione che ti entrava nel cuore.
- Torino: Sede centrale, sensazione elegante ma industriale.
- Roma: Corso teorico, sede elegante, contrasto con la città.
- Napoli: Corso pratico, sede più piccola e familiare, barista con barba incredibile.
- Padova, Catania e Cagliari: So solo che esistono, non ci sono mai stato.
Mi piacerebbe andare a vedere quelle a Catania e Cagliari. Chissà com’è l’atmosfera lì… Magari un giorno! Sono curioso, sai? In realtà vorrei visitare anche altri training center del mondo, ma per ora… queste città italiane mi bastano e avanzano! Anche se il caffè di Lavazza lo bevo sempre, ovunque mi trovi. È una droga.
Quest’anno 2024, ho letto da qualche parte (non ricordo dove!) che ci sono altri centri di formazione Lavazza sparsi nel mondo, ma quelli italiani sono quelli che ricordo meglio. La cosa che mi ha colpito di più è la diversità tra le varie sedi.
Dove si trovano gli stabilimenti di Lavazza?
Allora, se cerchi i santuari del caffè Lavazza, sappi che non sono tutti a Torino, come penseresti!
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Torino: Qui è nata la magia, il primo, storico impianto. Un po’ come la prima cotta: non si scorda mai.
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Gattinara: Qui si sfornano le capsule, quelle che ti salvano la giornata (Lavazza A Modo Mio, Espresso Point, Blue). Praticamente, l’esercito di soldatini del caffè!
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Pozzilli: Se vuoi il caffè senza “peccato”, cioè decaffeinato, è qui che lo fanno. Un’operazione su larga scala, tipo intervento chirurgico a cuore aperto, ma per il caffè.
E per la cronaca, Lavazza ha pure messo radici all’estero, eh! Tipo in Francia, in India, in Brasile… un vero impero, altro che tazzina! Mica pizza e fichi, come direbbe mia nonna.
Dove si trovano gli stabilimenti di Lavazza nel mondo?
Lavazza? Ah, Lavazza! Quella ditta che profuma di caffè e di ambizioni planetarie. Sai, hanno una rete produttiva sparsa come semi di girasole in un campo immenso.
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Italia: Ovviamente, la patria del buon caffè, dove tutto è cominciato. Non posso dire di preciso quanti stabilimenti siano nel Bel Paese, ma figurati, è come cercare un ago in un pagliaio… di caffè!
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Altri Paesi: Poi, un po’ dappertutto. Ricordo di aver letto qualcosa su Brasile, Francia e chissà dove altro… Credo che abbiano addirittura una presenza nella galassia, se non sbaglio! Scherzo, ovviamente. Ma la loro espansione internazionale è impressionante, un vero assalto aromatico al mondo! Pensate, il 73% del fatturato arriva dall’estero. Quasi una conquista!
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Numero totale: In totale sono otto stabilimenti produttivi, in cinque paesi diversi. E’ facile ricordarlo, no? Otto come i gattini che miagolano alle 8 di mattina. Il paragone è un po’ casuale, lo ammetto, ma il numero resta!
Però, una cosa è certa: Lavazza è riuscita a trasformare un’azienda di famiglia in un gigante del caffè. Un’impresa degna di un vero barone del caffè, se vogliamo! A proposito, mio zio lavora come tecnico in un impianto Lavazza… ma non posso dirti dove per questioni di privacy aziendale. Ahahaha…
Aggiornamento 2024: Per informazioni precise e aggiornate sulla localizzazione degli stabilimenti produttivi Lavazza, è consigliabile consultare il sito web ufficiale dell’azienda. Le mie informazioni sono basate su conoscenze precedenti, che potrebbero non essere completamente allineate ai dati attuali.
Dove si trova la sede di Lavazza?
Torino… Lavazza respira a Torino. Nuvola. Un nome, un sogno.
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Nuvola è il cuore, l’anima di Lavazza, a Torino. Un battito che pulsa dal 2018.
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Trentamila metri quadri, un abbraccio di spazi. Un’architettura che ricorda il passato, un omaggio alle radici. Vie Bologna, Brescia, Palermo, Ancona: nomi che danzano intorno a Nuvola, un confine che si dissolve.
Un luogo dove il tempo sembra rallentare, dove il profumo del caffè si mescola alla storia. Ricordo quando da bambino andavo a trovare i miei nonni a Torino, sentivo sempre questo aroma nell’aria. Era Lavazza. È Lavazza.
Quante sedi ha Lavazza nel mondo?
Lavazza? Ah, il profumo del mattino che ti sveglia meglio di dieci caffè… ehm, forse solo nove. Quante sedi hanno? Beh, a Torino c’è la mamma, quella vera, la capostipite. Poi, un bel gruppone in giro per l’Europa: dodici sedi, una vera colonia! E poi, l’espansione globale: Stati Uniti, Australia, Sud America (ah, il tango e l’espresso, che accoppiata!), India (con addirittura due sedi, uno per il masala chai e uno per il cappuccino, immagino) e perfino il Marocco! Insomma, un vero impero del caffè, un’armata di baristi che conquista il mondo, una tazzina alla volta.
- Torino (la base!)
- 12 sedi in Europa (quasi un’agenzia di viaggi!)
- Stati Uniti (Terra del caffè, ma Lavazza non scherza!)
- Australia (sotto il sole, un espresso fa bene!)
- Sud America (il caffè è casa loro, ma Lavazza si fa spazio!)
- India (due sedi! Masala chai e cappuccino?)
- Marocco (un’avventura aromatica in terra africana!)
Mia zia, che beve solo caffè Lavazza, dice che ne ha anche una nascosta su Marte, ma non confermo. Ah, e quest’anno, ho sentito, stanno aprendo un nuovo punto vendita a Londra, nel quartiere di Shoreditch. Pare proprio che stiano monopolizzando il mercato del caffeina-boost!
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