Chi fa la migliore pastiera napoletana?

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La giuria del concorso Regina Pastiera, tenutosi poco prima di Pasqua, ha sorprendentemente premiato la pasticceria Elite di Vimercate (Monza e Brianza). I pasticcieri Pietro Cartabia e Giulia Ripamonti si sono aggiudicati il titolo per la migliore pastiera, smentendo la tradizionale supremazia napoletana in questo dolce pasquale.

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La Pastiera Perfetta? Non Cercatela a Napoli, Ma… a Vimercate!

Pasqua è sinonimo di pastiera, un inno alla primavera racchiuso in una crostata fragrante, profumata di fiori d’arancio e ricca di grano cotto. Da secoli, Napoli ne detiene il primato, custode di una ricetta tramandata di generazione in generazione, un rito familiare che profuma di casa e di festa. Ma quest’anno, la tradizione è stata bruscamente scossa da un evento inaspettato: il titolo di “Regina Pastiera”, assegnato durante l’omonimo concorso pre-pasquale, è volato lontano dal Golfo, approdando in Lombardia, precisamente a Vimercate (Monza e Brianza).

Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento sono stati Pietro Cartabia e Giulia Ripamonti, i creativi pasticcieri della Pasticceria Elite di Vimercate. Un verdetto che ha lasciato a bocca aperta molti, abituati a pensare alla pastiera come a un’esclusiva napoletana, un tesoro gelosamente custodito all’ombra del Vesuvio.

Come è possibile che una pasticceria brianzola abbia superato le maestre napoletane nella preparazione di questo dolce iconico? La risposta, probabilmente, risiede in una combinazione di fattori. Innanzitutto, la giuria del concorso “Regina Pastiera” ha sicuramente valutato la qualità degli ingredienti, l’equilibrio dei sapori e la maestria nell’esecuzione. Cartabia e Ripamonti, con la loro passione e competenza, avranno saputo interpretare la ricetta tradizionale con un tocco di originalità, senza tradire l’essenza del dolce pasquale.

Inoltre, questo risultato dimostra che la passione per la pasticceria, l’attenzione ai dettagli e la ricerca della perfezione non hanno confini geografici. La pastiera non è più solo un’esclusiva napoletana, ma un patrimonio gastronomico italiano che può essere reinterpretato e valorizzato in ogni angolo del paese.

Certo, la notizia ha suscitato qualche polemica e scetticismo tra i puristi napoletani. Come osa una pasticceria del nord competere con la sacralità della pastiera partenopea? Ma la competizione, in fondo, è un motore che spinge al miglioramento continuo. E se la vittoria di Vimercate servirà a stimolare i pasticcieri napoletani a elevare ulteriormente la qualità della loro pastiera, ben venga!

Ora, la curiosità è tanta: cosa rende la pastiera della Pasticceria Elite così speciale? Qual è il segreto di Cartabia e Ripamonti? Non resta che assaggiarla, magari prenotando un viaggio a Vimercate, per scoprire di persona come la tradizione napoletana può trovare nuova vita… e sapore… in Brianza. E chissà, magari, un giorno, il concorso “Regina Pastiera” si terrà proprio a Vimercate, sancendo definitivamente la fine di un’era e l’inizio di una nuova, dove la pastiera non ha più una sola capitale, ma tante, sparse per tutta Italia. Un dolce itinerante, simbolo di una Pasqua sempre più inclusiva e… sorprendentemente buona, ovunque si trovi.