Come aggiungere i pistilli di zafferano?

Come si conservano i pistilli di zafferano?

Ma come, non lo sai? Conservare lo zafferano è un’arte, mica pizza e fichi! 😂 Ti spiego subito, dai:

• Contenitore ermetico: Serve un posto blindato, come la cassaforte di Paperone, per evitare che l’umidità faccia danni. Tipo un barattolino di vetro con la guarnizione che tiene botta, capito?

• Al buio, come i funghi: La luce è il nemico dello zafferano, lo fa sbiadire come un costume al sole di Ferragosto! Quindi, mettilo in un armadio, un cassetto… insomma, un antro segreto!

• Fresco e asciutto: Niente caldo da forno o umidità da foresta amazzonica, mi raccomando! Un posto fresco e asciutto, tipo la cantina di nonna (se non ci tiene le marmellate!).

Ah, un’ultima cosa! Lo sapevi che mia zia Erminia conservava lo zafferano nella vecchia scatola dei bottoni? Diceva che così si “mimetizzava” e nessuno lo trovava! Genio! 😄

Come si possono usare i fiori di zafferano?

• Infuso: Liquido tiepido (max 50°C). Acqua, brodo, latte… la scelta è tua. Mezzo bicchiere, quanto basta. Il tempo è relativo, l’attesa crea aspettativa.

• Pistilli: Non la polvere, per favore. Quel rosso intenso è un piacere per gli occhi, prima del palato. Un tocco di colore nella banalità. La pazienza è la virtù dei forti.

• Usi: Risotti, dolci… Lo zafferano esalta, non copre. Un pizzico di Persia in cucina. Ricorda, meno è meglio. Come nella vita.

• Conservazione: Al riparo da luce e umidità. Un barattolo ermetico, un luogo fresco. Il tempo è prezioso, non sprecarlo. La cura dei dettagli fa la differenza.

• Il paradosso: Un fiore fragile, un sapore potente. La bellezza effimera che lascia il segno. Riflettici. Un piccolo lusso che vale la pena.