Come conservare il tartufo in salamoia?

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"Tartufi in salamoia: conservare in luogo fresco e asciutto, al riparo da luce e calore, fino all'apertura. Dopo l'apertura, riporre in frigorifero e consumare entro 15-20 giorni per preservarne al meglio aroma e sapore."

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Come si conserva il tartufo in salamoia?

Oddio, il tartufo in salamoia… Ricordo che mia zia, a Natale 2021, ci regalò un vasetto di quelli, da un piccolo produttore umbro, mi pare costasse una ventina di euro.

Bellissimo, profumato… L’abbiamo conservato nel ripiano più basso del frigo, come da istruzioni, dopo averlo aperto. Durava tipo un mese, forse un po’ di più.

In realtà, non ho mai letto con precisione le istruzioni sulla confezione; anzi, le ho buttate subito. Ricordo solo che si diceva qualcosa riguardo un luogo asciutto PRIMA dell’apertura.

Quindi, in sintesi: asciutto prima, frigo dopo. Punto. Magari dura meno, dipende dalla qualità.

Come si conserva il tartufo in salamoia?

Tartufo in salamoia? Oddio, quello che ho comprato io da nonna Emilia, era buonissimo! Ma dove l’avevo messo? Ah già, nel frigo! Ma aspetta, era già aperto? Non ricordo! Devo controllare.

  • Asciutto, lontano dal calore. Prima di aprirlo. Fondamentale!
  • Frigorifero, dopo l’apertura. Un massimo di 20 giorni. Questo lo so per certo.

Ma cavolo, ho ancora un vasetto di quello bianco, scade a novembre. Devo finirlo! Forse farò dei tagliolini al tartufo questo fine settimana. Ricetta della zia Bruna… quella con il parmigiano 36 mesi. Mmmh, che fame! Poi, devo comprare anche il vino. Un Chianti Classico, giusto?

  • Scadenza a novembre. Devo consumarlo. Tagliolini al tartufo!
  • Vino? Chianti Classico! Perfetto.

Mi sa che ho bisogno di una lista della spesa! Ah, e devo anche ricordare di chiamare Marco per il weekend, ma non prima di aver controllato la data di scadenza del tartufo, eh! Che palle!

Come conservare il tartufo per molto tempo?

Conservare il tartufo: un’arte delicata. Il frigo è la soluzione più immediata, ma la durata varia a seconda della specie. Il tartufo bianco pregiato, per esempio, dura 3-4 giorni, mentre il nero pregiato può resistere anche una settimana. Ricorda: mai lavarlo prima della conservazione! Questo ne comprometterebbe irrimediabilmente la struttura, alterandone aroma e consistenza. È un peccato, lo so, perché a volte sembra quasi di maneggiare un tesoro prezioso, e la tentazione di una bella pulita è forte. Ma la delicatezza di questo fungo ipogeo richiede metodi conservativi altrettanto delicati. Anche mio zio, grande intenditore, lo teneva così, avvolto in carta assorbente.

  • Conservazione in frigorifero: 3-4 giorni per il bianco, fino a una settimana per il nero. Fondamentale: non lavarlo!
  • Attenzione: La durata dipende anche dalla freschezza del prodotto al momento dell’acquisto. Un tartufo già leggermente appassito si manterrà meno a lungo.

La conservazione ottimale, per durate più lunghe, richiede metodi più sofisticati, come la surgelazione o la conservazione sott’olio. Questa ultima, però, modifica in parte le caratteristiche organolettiche. È un compromesso: più lunga conservazione, ma un sapore leggermente diverso. Personalmente preferisco il frigo, per la sua praticità, anche se a volte devo rinunciare a conservare il tartufo per un periodo lungo. È una questione di filosofia, un po’ come scegliere tra un quadro di Raffaello e una stampa di buona qualità: si fa una scelta, ma si accetta il compromesso.

Approfondimenti:

  • Surgelazione: Metodo efficace per conservare a lungo il tartufo, ma può alterare leggermente la consistenza. È ideale per l’utilizzo in preparazioni dove la consistenza non è fondamentale (es. salse).
  • Conservazione sott’olio: Permette una conservazione prolungata, ma modifica il sapore e l’aroma del tartufo. Adatto a tartufi di qualità inferiore, destinati a utilizzi meno delicati. La scelta dell’olio è fondamentale: deve essere di alta qualità e possibilmente extravergine di oliva.
  • Conservazione sottovuoto: Tecnica che limita l’ossidazione e rallenta il deterioramento, ideale per prolungare la conservazione in frigorifero.

Come usare il tartufo in salamoia?

Ecco come valorizzare al meglio il tuo tartufo estivo in salamoia:

  • L’acqua profumata: Non buttarla via! Usala per insaporire primi piatti, risotti o per dare un tocco speciale a una salsa per carne o pesce. Ricorda, la semplicità è spesso la chiave.
  • Il tartufo affettato: Affetta il tartufo sottilmente con un’apposita mandolina o un coltello affilato. Le lamelle esalteranno il gusto di ogni piatto, dalla semplice bruschetta all’uovo in camicia.
  • Abbinamenti: Il tartufo estivo si sposa bene con sapori delicati. Provalo con pasta fresca all’uovo, carni bianche, formaggi a pasta molle o verdure grigliate.
  • Un pizzico di filosofia: A volte, basta un piccolo lusso per trasformare un pasto ordinario in un’esperienza memorabile. Il tartufo è un promemoria di questa possibilità.

Informazioni aggiuntive:

  • Conservazione: Una volta aperto il vasetto, conserva il tartufo in frigorifero, immerso nella sua salamoia, e consumalo entro pochi giorni per preservarne al meglio l’aroma.
  • Oltre la salamoia: Se hai una quantità significativa di tartufo, puoi provare a conservarlo sott’olio extravergine d’oliva.
  • Ricetta personale: Io adoro preparare una semplice frittata con uova fresche, una grattugiata di parmigiano reggiano e qualche lamella di tartufo estivo. Un vero comfort food!

Qual è il modo migliore per conservare il tartufo?

Ah, il tartufo! Che passione… Mi ricordo, una volta, a una fiera del tartufo a Alba, ho comprato un tartufo bianco che costava un occhio della testa.

  • Conservazione: La signora del banco mi ha detto subito: mai lavarlo prima di metterlo in frigo!

  • Frigorifero: Carta assorbente, un contenitore ermetico, e via, al fresco.

  • Trucco: La carta assorbente serve ad assorbire l’umidità. Cambiala ogni giorno!

Ero così gasato all’idea di usarlo, che l’ho grattugiato su tutto, dalla pasta alle uova, anche se forse non era il massimo su quelle uova. Però che profumo!

Come si prepara lolio di tartufo?

Uff, l’olio al tartufo…

  • Tartufo! Fette fresche o polvere, boh, dipende da cosa ho in casa. Ma deve essere TAAAAANTO tartufo, eh!
  • Olio d’oliva, quello buono, sennò che gusto ha? Io uso quello di mio nonno, super!
  • Tutto dentro un barattolo. Ermetico, importantissimo, sennò addio aroma! Ma poi quanto lo lascio lì?
  • Riposo, minimo 2 giorni, ma forse anche di più? Chi se lo ricorda mai! Dice che deve prendere il sapore…
  • Poi è pronto. Ma pronto per cosa? Pasta? Uova? Pizza? Mamma mia che fame!

Ah, dimenticavo! Qualcuno usa anche l’aroma artificiale, ma che schifo! Io solo tartufo VERO! E poi, ho un amico che ci mette anche uno spicchio d’aglio, dice che esalta il sapore… dovrei provare!

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