Come evitare che il vino diventi frizzante?

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Affinché un vino sviluppi effervescenza indesiderata, necessita di circa 30-40 giorni a una temperatura ottimale tra i 16 e i 20°C. Temperature inferiori ai 13°C possono inibire lattività dei lieviti, bloccando la fermentazione alcolica e, di conseguenza, la produzione di anidride carbonica che causa le bollicine.

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Il Nemico Silenzioso del Vino Tranquillo: Come Prevenire la Spontanea Effervescenza

Il vino, bevanda antica e complessa, può riservare sorprese inaspettate. Tra queste, l’effervescenza indesiderata, un difetto che trasforma un rosso corposo o un bianco delicato in un’esperienza decisamente spiacevole, lontana dall’intenzione del produttore. Ma cosa causa questa spiacevole frizzantezza e, soprattutto, come possiamo evitarla?

La risposta, in parte, risiede nel tempo e nella temperatura. Non si tratta di un processo istantaneo; affinché un vino sviluppi un’effervescenza indesiderata, necessita di un periodo di incubazione di circa 30-40 giorni, a una temperatura compresa idealmente tra i 16 e i 20°C. Questo intervallo termico rappresenta il range ottimale per l’attività dei lieviti. Questi microrganismi, responsabili della fermentazione alcolica, trasformano gli zuccheri del mosto in alcol e, come sottoprodotto, anidride carbonica. È proprio questa anidride carbonica, intrappolata nel vino, a causare la spiacevole frizzantezza.

L’importanza della temperatura è cruciale. Temperature inferiori ai 13°C rallentano drasticamente, o addirittura bloccano, l’attività dei lieviti. In questo caso, la fermentazione alcolica si arresta prima del completamento, ma, qualora la temperatura venisse successivamente innalzata, i lieviti residui potrebbero riprendere la loro azione, producendo anidride carbonica che, trovandosi in un vino già imbottigliato o in un ambiente meno permeabile, provocherebbe quell’indesiderata effervescenza. Si tratta, quindi, di un processo potenzialmente innescato anche da una fase di conservazione inappropriata.

Oltre alla temperatura, altri fattori possono influenzare la comparsa di bollicine nel vino:

  • Livello di zuccheri residui: Un’alta concentrazione di zuccheri nel vino fornisce ai lieviti un substrato abbondante per la fermentazione, aumentando il rischio di un’effervescenza tardiva.

  • Sanificazione delle attrezzature: Una scarsa igiene delle attrezzature utilizzate durante la vinificazione può introdurre lieviti selvaggi, che potrebbero innescare fermentazioni secondarie imprevedibili.

  • Chiusura ermetica: Una chiusura non perfettamente ermetica dell’imbottigliamento può favorire l’ingresso di ossigeno, che potrebbe alterare il processo fermentativo e causare la produzione di anidride carbonica.

In conclusione, la prevenzione della frizzantezza indesiderata nel vino passa attraverso un attento controllo della temperatura durante la vinificazione e la conservazione, una rigorosa pulizia delle attrezzature, una gestione ottimale dei livelli di zucchero residuo e un’imbottigliatura accurata. Solo un’attenta gestione di questi aspetti permette di godere appieno del piacere di un vino tranquillo e di qualità.