Come fa il vino a sapere di tappo?

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Il sentore di tappo nel vino non è sempre immediatamente evidente. È consigliabile annusare il tappo per individuarlo prima di versare. Questo odore sgradevole può ricordare la muffa, il cartone umido, la terra bagnata o un cane bagnato.

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Il Mistero del Tappo: Quando il Vino Perde la Sua Magia

Il piacere di un buon vino, frutto di anni di paziente lavoro in vigna e cantina, può essere irrimediabilmente compromesso da un singolo, insignificante dettaglio: il tappo. Quel piccolo cilindro di sughero, custode silenzioso del prezioso nettare, può diventare, ahimè, il responsabile di un difetto organolettico tanto diffuso quanto spiacevole: il “sentore di tappo”, o TCA (2,4,6-tricloroanisolo).

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’odore sgradevole non proviene direttamente dal sughero stesso, ma da un composto chimico, il TCA, prodotto da un fungo, il Trichoderma atroviride, che si sviluppa in alcuni tappi durante il processo di maturazione. Questo fungo, in presenza di composti clorurati presenti nell’ambiente, trasforma il precursore innocuo, il 2,4,6-triclorofenolo (TCP), nel dannoso TCA. Questo processo è sottile e imprevedibile, rendendo difficile la completa eliminazione del problema nella produzione dei tappi.

Il TCA, anche in quantità infinitesimali (parti per trilione), è sufficiente a impartire al vino quell’odore caratteristico e sgradevole, spesso descritto come una mescolanza di muffa, cartone bagnato, terra umida o addirittura di cane bagnato, a seconda della sensibilità olfattiva di chi lo percepisce. L’intensità del difetto varia, da un leggero sentore quasi impercettibile a un aroma dominante che sovrasta completamente le note fruttate e floreali del vino.

Ma come si può individuare questo indesiderato ospite? La prevenzione è la migliore soluzione, anche se non sempre efficace. Un’attenta ispezione del tappo prima dell’apertura può dare qualche indicazione, ma il TCA è un “fantasma” olfattivo: spesso non si percepisce alcun odore anomalo dal sughero stesso. La vera prova si ha con l’annusamento del vino: un’analisi attenta e approfondita del suo bouquet, concentrandosi sulle note più sottili e meno evidenti. Se si avverte anche solo un sospetto di muffa, cartone o terra bagnata, è meglio evitare di consumare il vino.

La ricerca scientifica è costantemente impegnata nella lotta contro il TCA, esplorando alternative al sughero tradizionale, come i tappi sintetici o i tappi a vite. Tuttavia, il fascino del sughero tradizionale, legato alla tradizione e alla percezione di una maggiore “naturalità”, rimane forte. La sfida rimane quindi quella di conciliare la qualità e l’autenticità del prodotto con la necessità di preservare l’integrità organolettica del vino, evitando che il tappo, da custode prezioso, si trasformi in un insidioso nemico del piacere enologico.