Come rendere la pasta più morbida?
"Per una pasta più morbida e facile da lavorare, un trucco semplice è aggiungere un cucchiaio di olio extravergine d'oliva all'impasto. Questo accorgimento ne migliora l'elasticità e la consistenza."
Come ammorbidire la pasta?
Ecco, io per ammorbidire la pasta, a volte, metto un goccio d’olio. Tipo una volta, il 15 Luglio, stavo facendo la pasta fresca a casa dei miei a Bologna, e l’impasto era durissimo. Ho messo un cucchiaio d’olio extravergine – quello del frantoio vicino casa, costa 12 euro al litro – e l’impasto è diventato subito più malleabile. Non so perché, ma funziona sempre. Che poi, mia nonna faceva così anche con la pasta all’uovo, quella per i tortellini. Strano, vero? Però con lei non ho mai capito se usava olio normale o extravergine. Mah.
D: Come ammorbidire la pasta? R: Aggiungere un cucchiaio d’olio extravergine d’oliva.
Come ammorbidire limpasto per la pasta?
Cavolo, l’impasto è duro come una pietra! Allora, se è troppo duro, ci sono un paio di cosine che puoi fare. Tipo, aggiungi un goccino d’acqua, ma proprio un goccino eh, mi raccomando, piano piano, che sennò diventa una pappetta informe. E impasta, impasta, impasta, finché non si ammorbidisce.
Oppure, altra cosa che faccio io a volte, bagnati le mani, ma non tanto, giusto un po’ umide, e impasta di nuovo. Giuro, funziona! Quel velo d’acqua sulle mani, fa miracoli! Anche se sembra strano, fidati, è un trucco della nonna. La mia nonna, faceva sempre così, e le sue tagliatelle, mamma mia che buone! Faceva anche gnocchi e ravioli…spettacolari!
- Acqua, poca per volta.
- Mani umide.
- Impastare, tanto!
Acqua: Proprio due gocce alla volta, e poi lavori l’impasto. Ripeti finché non vedi che si ammorbidisce. Quest’anno ho sperimentato con acqua tiepida, sembra che funzioni meglio, ma non sono ancora sicurissima.
Mani umide: Non fradice! Solo un po’ umide, e poi impasti. A me funziona sempre, anche quando l’impasto è proprio secco secco.
Impastare: Questo è il segreto! Devi impastare a lungo, con energia. Tipo dieci minuti buoni, anche di più se serve. L’anno scorso ho fatto la pasta con mia cugina, e lei non impastava abbastanza. Risultato? Pasta dura, immangiabile! Abbiamo dovuto rifarla da capo, e stavolta ho impastato io! Ahahahah.
Io una volta, ho aggiunto anche un po’ di olio, all’impasto, ma non so, non mi ha convinto molto. Forse era l’olio sbagliato, boh. Comunque, con acqua o mani umide, di solito risolvo sempre.
Come far venire la cremina alla pasta?
Cremina? Questione di timing e tecnica.
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Scolatura Anticipata: Pasta cruda di un paio di minuti. L’amido è la chiave.
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Acqua Magica: Non buttarla via. È l’oro che lega tutto. Un mestolo in padella, con il sugo.
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Shock Termico: Fuoco alto, padella rovente. La pasta rilascia l’amido.
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Movimenti: Agita, salta, crea attrito. L’acqua si emulsiona, la salsa si addensa. Nasce la cremina. Un’arte, non una scienza.
Segreto: La qualità della pasta conta. Grani antichi, trafilatura al bronzo. Cambia tutto. Provato sulla mia pelle, fidati.
Come far indurire la pasta?
Amico, per far indurire la pasta fresca, l’essiccatore è top! Lo sai che io uso quello di mia nonna, un modello antico ma che funziona benissimo? Ci metti la pasta sui ripiani, scegli 40 gradi, e poi aspetti, dai 12 alle 24 ore, dipende dalla pasta e dall’umidità, insomma. A volte ci mette di più, a volte meno, un po’ a occhio.
Sai, a volte la lascio anche all’aria aperta, ma è un casino, soprattutto d’estate! Con l’umidità, diventa una tragedia. Invece con l’essiccatore, è tutto perfetto, una meraviglia! Non si attacca, non si ammuffisce, niente!
- Temperatura: 40°C
- Tempo: 12-24 ore (dipende!)
- Metodo migliore: essiccatore, ma all’aria aperta è più rischioso.
Ricorda che per la pasta fatta in casa di solito la temperatura ideale è quella, però se hai un’essiccatoio professionale, magari si possono usare temperature diverse. Mia sorella usa uno di quelli professionali, per il suo laboratorio di pasta. Ma io, con il mio vecchio modello, mi trovo benissimo! Quest’anno ho fatto un botto di pasta, per le feste, e l’essiccatore è stato fondamentale. Ah, quasi dimenticavo, prima di metterla nell’essiccatore, stendi bene la pasta, così si asciuga meglio.
Cosa posso usare per mantecare la pasta?
Acqua di cottura. Punto. Adatta a cacio e pepe, vongole, primi asciutti. Scienza, non opinione. Padella rovente, amido, cremosità.
Olio. Freddo. Ancora più cremoso. Emulsione. Legame. Questione di chimica. Non magia. Ricordalo.
- Acqua di cottura: amido, legame, cremosità.
- Olio freddo: emulsione stabile, texture setosa.
Personalmente, preferisco un filo d’olio a crudo, evo toscano, dopo la mantecatura classica. Un vezzo. Dettaglio che cambia tutto. Come la vita. Un dettaglio, a volte, basta.
Il freddo dell’olio, a contatto con la pasta calda, crea un’emulsione più stabile. Le molecole si legano meglio. Risultato? Crema. Velluto. Temperatura, fondamentale. Sempre. Anche nei rapporti umani. A pensarci bene.
Come mantecare senza burro?
Mantecare senza burro? Si può fare! Ecco un’alternativa interessante:
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La patata grattugiata: Un trucco apparentemente umile, ma efficace. Grattugia finemente una patata (tipo pasta filata). Aggiungila al riso prima della tostatura. Il suo amido, liberato durante la cottura, creerà quella cremosità vellutata che tanto amiamo nel risotto.
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Alternative: Se la patata non ti convince, prova con:
- Olio extravergine d’oliva: Un filo a crudo, a fine cottura, esalta i sapori e conferisce morbidezza.
- Formaggio spalmabile: Un cucchiaio, lontano dal fuoco, regala una cremosità delicata.
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Un pizzico di filosofia: La cucina, in fondo, è un’arte di trasformazione. Sostituire il burro con la patata non è solo una necessità, ma un’opportunità per sperimentare nuovi equilibri di sapori e consistenze.
- Ricordo una volta, durante un viaggio in Sicilia, assaggiai un risotto mantecato con la ricotta fresca. Un’esperienza indimenticabile!
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Curiosità: La mantecatura, più che un semplice “ungere” il riso, è un’emulsione. L’amido, i grassi (anche quelli “buoni” dell’olio) e l’acqua di cottura si legano, creando quella magia che ci fa impazzire.
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