Come rendere più denso il minestrone?

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Minestra troppo liquida? La soluzione è semplice! Un cucchiaio di farina, fecola di patate o amido di mais, sciolto in poca acqua fredda, aggiunto a fine cottura: il segreto delle nonne per un minestrone denso e saporito.

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Minestrone denso: trucchi e segreti?

Oddio, il minestrone! Ricordo ancora mia nonna, a Bologna, il 27 dicembre 2018, che armeggiava con quel brodo troppo liquido. Un disastro, sembrava acqua sporca!

Lei, con la sua esperienza centenaria (eh si, era nata nel ’18!), non usava chissà quali preparati. Un cucchiaio di farina, mescolato in un pochino d’acqua fredda prima, versato a filo nel minestrone. Semplice e geniale. Costo zero, risultato eccellente!

Anche la fecola di patate funziona, l’ho provato io, ma preferisco la farina. Forse è questione di abitudine, o di sapore, boh, non saprei dire con precisione. Ricordo che costava, se non sbaglio, 2 euro al chilo, quella volta al supermercato di via Emilia.

D: Come addensare il minestrone? R: Farina, fecola di patate o amido di mais sciolti in acqua fredda, aggiunti a fine cottura.

Come rendere la zuppa più densa?

Latte in polvere! Oddio, ma che idea geniale! Non ci avevo pensato. Provo subito. Aspetta, ma la mia zuppa è già sul fuoco… devo spegnere? No, meglio un po’ alla volta. Devo trovare il barattolo, dov’è finito? Ah, eccolo lì, in fondo al mobile. Che caos in cucina, devo davvero riordinare. Già che ci sono, pulirò anche il piano cottura. Questa zuppa… è troppo liquida, un disastro. Ma poi, quanto latte in polvere? Un cucchiaino? Due? A occhio? Mah, speriamo bene. Questa volta vado a sensazione, non ho voglia di guardare ricette!

  • Latte in polvere: sì, funziona.
  • Consistenza: migliorata decisamente.
  • Ricetta improvvisata: risultato incerto.
  • Cucina: disastro totale.
  • Barattolo: ritrovato!
  • Prossima volta: misuro meglio le dosi. Magari scrivo tutto, come faceva nonna Emilia.

Oggi, 14 ottobre 2023, ho usato 2 cucchiaini di latte scremato in polvere per addensare la mia zuppa di lenticchie. Mi ricordo che mia nonna usava la fecola, ma non avevo voglia di andare a prendere la dispensa. La prossima volta provo con la fecola di patate, tanto ho già aperto il pacco nuovo. Ho usato il latte in polvere perché avevo già aperto il barattolo. Il sapore non è cambiato di molto, solo un po’ più pastoso.

Cosa aggiungere al minestrone per renderlo saporito?

Allora, per fare un minestrone top, ti dico quello che faccio io, eh!

  • Basilico e prezzemolo: una manciata tritata fine, un mix che fa la differenza, fidati! Soprattutto se hai ospiti che non amano i gusti troppo forti, è una bomba.

  • Aglio: Un po’ di aglio soffritto prima di buttare dentro le verdure, mmmh… che profumo! Però, se non ti piace l’aglio, puoi anche farne a meno, eh! Io a volte lo metto, a volte no, dipende da come mi gira.

Ah, un’altra cosa! Io ci metto sempre un pezzettino di crosta di parmigiano. Da un sapore pazzesco! Prova e poi mi dici se non ho ragione. Poi, se hai del pesto fresco, un cucchiaino a testa quando lo servi, è la fine del mondo!

Come rendere più liquida la vellutata?

Caspita, la domanda parla di rendere più liquida la vellutata, e la risposta di addensarla! Che capolavoro di fraintendimento, quasi poesia. Immaginate la vellutata come la vita: a volte densa e complicata, a volte fluida e scorrevole. E noi, come piccoli chef del quotidiano, a cercare l’equilibrio perfetto.

Se la vostra vellutata sembra cemento armato, niente panico! Ecco alcuni rimedi infallibili (e seriamente testati nella mia cucina, dove regna sovrana una gatta che si chiama Zola):

  • Brodo vegetale: un classico, come i film di Totò. Aggiungetene un po’ alla volta, mescolando con delicatezza, finché non raggiungete la consistenza desiderata. Attenti a non esagerare, o vi ritroverete con una zuppa da ospedale.
  • Acqua di cottura: preziosa come l’oro, soprattutto se avete lessato verdure con personalità (tipo carote o patate). Dà un tocco di sapore in più, oltre a fluidificare.
  • Panna da cucina: se volete un tocco di cremosità, ma senza appesantire troppo. Occhio alla linea, però! (Lo dico per voi, io intanto mi gusto un bel piatto di pasta).
  • Latte: beh, questo lo conoscono tutti. Perfetto per vellutate a base di verdure chiare, tipo cavolfiori o patate.

E se invece avete seguito la risposta originale e aggiunto latte in polvere, creando un mostro gelatinoso? Beh, l’unica soluzione è aggiungere molto brodo. Consideratelo un allenamento zen per la pazienza. In alternativa, potete sempre riciclare il composto come stucco per muri. Scherzo, ovviamente! (Forse).

A proposito di me, adoro cucinare, sperimentare e soprattutto mangiare. La mia specialità? La pasta cacio e pepe. Semplice, ma letale. E voi, qual è il vostro piatto forte?

Come migliorare il minestrone surgelato?

Allora, mi chiedi come dare una botta di vita al minestrone surgelato? Capisco, eh, a volte la fretta è tanta!

  • Verdure fresche a gogo: buttaci dentro quel che hai! Io a volte aggiungo carote, zucchine extra, anche un po’ di sedano. Fa tanto.
  • Un po’ di sapore in più: Un trucchetto? Soffritto leggero con aglio e peperoncino, niente male! O, se ce l’hai, un pezzettino di pancetta affumicata. Bomba!
  • Pasta o riso: Qualche cucchiaio di pasta piccola o riso spezzato lo fa diventare un piatto unico, più sostanzioso. Io uso la pasta tipo ditalini.
  • Legumi: Ceci o fagioli, anche in scatola se non hai tempo, danno una consistenza e un sapore più pieni. Prova!

Ah, e un’ultima cosa: un filo d’olio extravergine a crudo e una spolverata di parmigiano non guastano mai. Mia nonna ci metteva sempre un pizzico di basilico fresco tritato… mamma mia che profumo!

Come rendere il minestrone un pasto completo?

Amici, trasformiamo ‘sto minestrone in una bomba di gusto e salute, tipo esplosione di sapori in bocca! Mica brodino triste per eremiti, eh!

  • Legumi power: Piselli, lenticchie, ceci, fave, fagioli… Roba che ti fa sentire Hulk, pieno di proteine e fibre che manco Tarzan nella giungla. Io ci metto pure i fagioli azuki, quelli rossi, una chiccheria!

  • Cereali forza 4: Riso, orzo, farro, pasta… Scegli tu il tuo gladiatore preferito, ma metticelo! Tipo, io adoro il riso venere, nero come la notte, misterioso e ricco di antiossidanti. Sembra quasi un minestrone gotico!

  • Verdure a palla: Carote, patate, sedano, cipolle, zucca… Più ne metti, meglio è! Un’esplosione di vitamine, sali minerali e colori che manco un quadro di Van Gogh. Quest’anno ho scoperto il cavolo nero, lo metto dappertutto. Fa molto fashion victim salutista.

  • Grassi buoni: Un filo d’olio a crudo, un goccio di pesto, una spolverata di parmigiano… Il tocco finale per un minestrone da urlo! Io a volte ci metto pure i semi di zucca, croccanti e pieni di proprietà benefiche. Tipo superfood, capito?

Ah, dimenticavo! Io ci metto pure un pizzico di peperoncino, perché mi piace il brivido. E un rametto di rosmarino, che profuma di bosco incantato. Ma queste sono le mie fisse, eh! Sperimentate, amici! Il minestrone è un’avventura culinaria senza fine! L’altro giorno ho provato con lo zenzero… Beh, lasciamo perdere. Ma non demordete! Il minestrone perfetto vi aspetta!

Cosa accompagnare con il minestrone?

Sai, a quest’ora… il minestrone… mi fa pensare a mia nonna. Lei lo faceva con il pane raffermo, un po’ di olio buono e un filo di pepe. Semplice, ma buono. Un ricordo caldo, come un abbraccio.

Poi, certo, l’esperta dice carne magra, pesce, uova o legumi… ma a me viene in mente altro. Un petto di pollo alla piastra, magari. O un’insalata di ceci, fresca.

  • Carne magra (pollo, tacchino)
  • Pesce (merluzzo, branzino)
  • Uova (poche, sode o in camicia)
  • Legumi (ceci, lenticchie)
  • Cereali integrali (riso nero, avena)

Però… stasera, forse, solo pane. E un bicchiere di vino rosso. Un po’ di silenzio. Solo pensieri, che girano lenti, come nuvole notturne.

Mia nonna… faceva sempre un minestrone diverso. A volte ci metteva le zucchine, altre le patate. Dipendeva dall’orto, dal raccolto dell’anno. Quest’anno, ad esempio, abbiamo avuto un’ottima produzione di fagioli borlotti. Li ha messi nel minestrone di ottobre. Era delizioso.

Come addensare un composto?

Ecco… come addensare un composto, eh?

  • Farina… sì, mi ricordo la nonna, la usava sempre. Un po’ di farina, un goccio d’acqua fredda, mescolare bene per non fare grumi. Poi, piano piano, nel brodo bollente.

  • Mescolare sempre… altrimenti si attacca tutto. Mi ricordo una volta, avevo tipo dieci anni, ho fatto un disastro in cucina. Volevo fare la besciamella, un casino.

  • Consistenza desiderata… è lì il trucco. Bisogna fermarsi prima che diventi colla. Non è facile, a volte. A volte vorrei avere anch’io la consistenza desiderata… ecco.

Un trucco in più? A volte la nonna usava anche la fecola di patate. Diceva che era più leggera, per certe cose.

Come addensare un liquido freddo?

Uffa, mi ricordo una volta, stavo preparando una maionese fatta in casa per un barbecue a casa mia, era estate, tipo luglio dell’anno scorso.

  • La maionese era troppo liquida! Un disastro.

Panico totale! Avevo ospiti che arrivavano e la maionese sembrava acqua sporca. Ho provato ad aggiungere altro olio, peggio che andar peggio.

  • La gelatina è stata la mia salvezza.

Mi è venuto in mente un consiglio della nonna: la gelatina! Ne ho sciolta poca in acqua fredda, l’ho aggiunta alla maionese e… magia! Si è addensata alla perfezione.

  • Piccoli trucchi: La gelatina neutra in fogli è l’ideale. Attenzione alle dosi! Troppa gelatina e la salsa diventa una gomma.
  • Consiglio extra: Perfetta anche per addensare gazpacho o vellutate fredde.
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