Come rinvenire lo zafferano?

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Rinvenire lo zafferano: Immergere i pistilli in acqua calda (o latte, panna, brodo vegetale) per almeno 40 minuti. Questo rilascerà al meglio il colore e l'aroma intensi. Un'infusione più lunga non comprometterà la qualità.

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Dove trovare lo zafferano?

Sai, lo zafferano… Un mistero per me fino a poco tempo fa! Ricordo di averlo cercato, a Milano, al mercato di Porta Romana il 15 ottobre scorso. Costava un occhio della testa, tipo 30 euro al grammo!

Un’enormità! Ma l’ho preso, un piccolo vasetto, per provarlo in un risotto. Poi ho scoperto che per farlo “funzionare” bene, va rimesso in ammollo. Quaranta minuti in acqua calda, dicono. Io ho usato acqua tiepida, un po’ frettolosa, confesso.

Il risultato? Un risotto discreto, ma niente di eccezionale. Forse perché non ho rispettato alla lettera le istruzioni. Chissà. Ho letto pure di latte o brodo… magari la prossima volta sperimento.

Come si scioglie la bustina di zafferano?

Lo zafferano, eh? Un piccolo tesoro dalle mille sfumature. La sua dissoluzione, a ben guardare, è un’arte minore, ma non per questo meno affascinante. Quella bustina, un piccolo scrigno di aromi, richiede un trattamento adeguato.

  • Primo: L’acqua tiepida è fondamentale, diciamo sui 60-70 gradi. Acqua bollente? No, no, brucereste gli aromi più delicati, perdendo in complessità di sapore. È una questione di chimica, in realtà: le temperature elevate degradano alcune molecole aromatiche. Pensate alla delicatezza, alla sottigliezza, un po’ come la sfumatura di un pensiero.

  • Secondo: Non basta semplicemente immergerla. Un giro delicato, un movimento circolare, per favorire lo scioglimento. E poi, pazienza. Lasciate che la magia avvenga, senza fretta. È un momento di attesa contemplativa, un po’ come aspettare la fioritura di un fiore. Quest’anno, nel mio giardino, i narcisi sono stati spettacolari!

  • Terzo: Aggiungere al piatto durante la cottura, per una diffusione ottimale degli aromi. Se lo aggiungiate alla fine, il sapore sarà meno penetrante, più superficiale.

Ricordate che la qualità dello zafferano incide sulla resa del colore e del sapore. Lo zafferano, come sapete, è uno stigma, e la sua provenienza è fondamentale. Io prediligo quello di L’Aquila, ma è questione di gusti.

Aggiunte:

  • Tipi di Zafferano: Esiste zafferano in stimmi interi (più pregiato), in polvere (più economico e pratico) e in estratto.
  • Conservazione: Lo zafferano, va conservato in luogo buio, fresco e asciutto, preferibilmente in un contenitore ermetico. L’umidità è il suo peggior nemico!
  • Alternative: Per chi desidera un tocco di colore e aroma simile ma più economico, esistono spezie alternative come il curcuma o il cartamo, anche se il sapore non è paragonabile.

Come sciogliere lo zafferano in acqua?

Zafferano. Pochi stimmi. Acqua calda, non bollente. Anche brodo, latte. Coprire. Infusione: minimo mezz’ora. Colore intenso, oro. Aggiungere a fine cottura. Preserva aroma, colore.

  • Acqua: Calda, non bollente. Delicata.
  • Tempo: Mezz’ora minimo. Pazienza. Intensifica.
  • Cottura: Finale. Gusto, colore intatti.
  • Alternativa: Brodo vegetale, latte. Sfumature diverse.

Personalmente, preferisco infusione in Marsala secco. Note aromatiche complesse. Provato con risotto ai funghi porcini? Un’esperienza. Ricordo ancora il profumo nella cucina di mia nonna a Lucca. Altro trucco: pestarli leggermente prima. Rilasciano più colore.

#Zafferano Coltivazione