Come si chiama dove si mette il formaggio grattugiato?

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Eugenio Signoroni, curatore della guida Osterie dItalia, sostiene che la formaggiera non è il modo ottimale per servire il formaggio grattugiato, poiché non ne valorizza il sapore e la qualità.

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Oltre la Formaggiera: Un’Ode al Parmigiano Reggiano e alla sua Giusta Presentazione

La domanda potrebbe sembrare banale: dove si mette il formaggio grattugiato? La risposta, a prima vista, sembra altrettanto semplice: nella formaggiera. Ma Eugenio Signoroni, esperto conoscitore del mondo gastronomico e curatore della prestigiosa guida Osterie d’Italia, ci invita a riconsiderare questa ovvietà, suggerendo che la tradizionale formaggiera, per quanto elegante, non sia il contenitore ideale per apprezzare appieno le qualità organolettiche del formaggio grattugiato, soprattutto se parliamo di eccellenze come il Parmigiano Reggiano.

Signoroni, con la sua profonda conoscenza della cultura culinaria italiana, sostiene che la formaggiera, spesso realizzata in materiali che possono alterare leggermente il sapore del formaggio, non solo non valorizza l’aroma intenso e la fragranza del prodotto, ma può persino contribuire a una sua prematura ossidazione. Il formaggio grattugiato, infatti, esposto all’aria per un periodo prolungato, tende a perdere la sua umidità, diventando più secco e meno gustoso. Inoltre, la formaggiera, a volte, impedisce di apprezzare la grana del formaggio, un elemento fondamentale per la sua identità sensoriale.

Allora, quale soluzione propone il Signoroni? Non esiste un’unica risposta definitiva, ma piuttosto un invito a considerare la presentazione del formaggio grattugiato come un elemento fondamentale dell’esperienza gastronomica. L’ideale sarebbe servire il formaggio al momento, grattugiandolo direttamente sul piatto, in modo che il suo profumo inebriante possa sprigionarsi al meglio e la sua consistenza rimanga inalterata. Questa modalità, oltre a garantire la massima freschezza, permette di dosare la quantità desiderata, evitando sprechi.

Per chi preferisce una soluzione più pratica, si possono utilizzare piccoli contenitori di ceramica o di legno, meglio se non smaltati, capaci di mantenere la temperatura ideale e di non alterare il sapore delicato del formaggio. Anche un semplice piattino di porcellana, con una piccola quantità di formaggio grattugiato, può essere un’alternativa elegante e funzionale, purché questo venga grattugiato poco prima del servizio.

In definitiva, la questione non riguarda solo la scelta del contenitore, ma l’attenzione e il rispetto che dobbiamo dedicare a un prodotto di qualità come il Parmigiano Reggiano. Superare la comodità della formaggiera, per abbracciare una presentazione che ne esalti le caratteristiche uniche, significa elevare il semplice atto di condire un piatto a un’esperienza sensoriale completa e appagante. Un piccolo gesto, per un grande piacere.