Come capire se il formaggio è scaduto?
"Dubbi sulla freschezza del formaggio? Se emana un cattivo odore, ha un aspetto alterato o una consistenza appiccicosa, è meglio non consumarlo. Per conservarlo al meglio e prevenire la muffa, riponilo nel ripiano centrale del frigorifero, avvolto in carta alimentare."
Come riconoscere il formaggio scaduto?
Sai, a me è successo proprio l’altro giorno. Avevo un brie, comprato al mercato di Piazza Navona il 15 agosto, mi pare costasse 8 euro.
Sembrava buono, ma aveva un odore strano, un po’ forte, acidulo. L’aspetto era… strano. Non proprio appiccicoso, ma la crosta aveva delle macchie.
L’ho annusato bene, e ho deciso di buttarlo. Meglio prevenire che curare, no? Ricordo ancora quel senso di disgusto. Non voglio rischiare intossicazioni!
In generale, però, se ha un odore sgradevole, un aspetto diverso dal solito o è appiccicoso, è meglio eliminarlo. Conservarlo in contenitori separati, magari avvolto in carta da forno sul ripiano centrale del frigo, aiuta.
Come capire se il formaggio è ammuffito?
Ok, tipo… come faccio a sapere se il formaggio è andato a male? Aspetta, devo comprare il parmigiano per la pasta.
- Guarda bene: Se c’è muffa strana, tipo blu sul cheddar (che non dovrebbe esserci!), è un brutto segno. A meno che non sia un gorgonzola, ovvio! Mi ricordo una volta… No, meglio non pensarci.
- Annusa: Puzza di ammoniaca? O tipo rancido? Mmm, lascialo lì! Ricorda quella volta che ho aperto il frigo e… Bleah!
- Tocca: Viscido? Appiccicoso? Duro come il marmo? Addio, formaggio! Ho ancora quell’incubo del brie scivoloso.
- Taglia (se è il caso): Se la muffa è solo sopra e il formaggio è duro (tipo grana), taglia via e mangia il resto. Mia nonna faceva sempre così. Ma se è formaggio morbido, tipo mascarpone, buttalo via! Rischi di stare male.
- Fidati del tuo naso (e del tuo stomaco): Se hai un minimo dubbio, non mangiarlo. Meglio un panino con la marmellata che una notte in bagno! Una volta ho rischiato grosso con un pecorino… brrr.
Ah, devo anche prendere il latte senza lattosio, altrimenti poi… E magari anche un po’ di frutta. Devo ricordarmi di fare la lista la prossima volta!
Quanto tempo dopo la scadenza si può mangiare il formaggio?
Ok, vediamo…formaggio scaduto… mmm.
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Formaggio a pasta dura: Grana, parmigiano? Anche una settimana dopo, boh, forse di più. Basta togliere la muffa, se c’è. Mia nonna diceva così!
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Formaggio fresco: Ricotta, mozzarella… Ah, la mozzarella che gonfia! Di solito 3-4 giorni dopo, come hai detto. Ma se puzza… ciao! Io una volta ho mangiato una burrata che profumava di ammoniaca… no, mai più! Che schifo!
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Occhio all’odore: Questo è il punto. Se sa di rancido, acido, o di “piedi” (oddio!), buttalo.
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Aspetto: Muffe strane? Colori inusuali? Meglio evitare. Una volta ho visto un gorgonzola verde fluo… ma era normale? Forse sì, ma non l’ho comprato.
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E il formaggio confezionato? Quello ha una data di scadenza più precisa, credo. Però, se aperto, vale sempre la regola dell’odore e dell’aspetto.
Comunque, meglio non rischiare con i latticini, eh.
Informazioni aggiuntive: Quest’anno il mio frigo fa miracoli, il formaggio dura di più (forse è solo una mia impressione!).
Quanto dura il Parmigiano una volta aperto?
Ecco, guarda…
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Un mese, eh? Se lo tieni ben chiuso.
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Ma a volte, sai, lo finisco prima. Dipende… se c’ho voglia di grattugiarlo sulla pasta, oppure di mangiarlo così, a scaglie, con un po’ di miele. Che poi, mia nonna diceva sempre che il Parmigiano si conserva meglio avvolto in un panno di cotone. Prova, magari funziona.
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Comunque, occhio all’odore. Se inizia a sentirsi troppo forte… beh, forse è meglio non rischiare. Magari usalo per fare un ripieno, qualcosa che lo cuocia bene.
Ah, un’altra cosa: una volta ho provato a congelarlo, già grattugiato. Non era proprio la stessa cosa, ma per condire la pasta andava bene lo stesso.
Come mantenere il Parmigiano in frigorifero?
Sai, questa cosa del Parmigiano… mi fa sempre un po’ pensare. È come se fosse un piccolo tesoro, no? E va trattato con rispetto. In frigo, certo, ma… come?
Avvolto nella pellicola, dicono. Oppure in quei contenitori carini, di vetro o plastica. Io, preferisco il vetro. Mi sembra più… elegante. Ma la verità? A volte, lo dimentico lì, in mezzo a tutto il resto.
E poi c’è l’umidità, un’altra storia. Dovrebbe essere giusta, non troppo, non troppo poca. Un equilibrio difficile, come la vita, sai? E poi, staccarlo da altri odori… eh, questo è fondamentale. Altrimenti, il Parmigiano prende tutto, assorbe tutto come una spugna. Proprio come me, a volte.
- Conservazione in frigo: pellicola o contenitore (preferisco il vetro).
- Umidità: equilibrio delicato, non troppo alta né troppo bassa.
- Isolamento: lontano da cibi con odori forti per evitare contaminazioni.
Questa sera, ad esempio, ho trovato un pezzo di Parmigiano con un leggero aroma di… cavolfiore. Che tristezza. Ricorda un po’ la volta che ho lasciato un pezzo nella borsa della spesa tre giorni per dimenticare la sofferenza. Un disastro. Il mio Parmigiano non meritava questo.
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