Come si chiama il bicchiere del sommelier?

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Il tastevin, coppa dargento o metallo argentato, è lo strumento tradizionale del sommelier per la degustazione. Appeso al collo, ne diventa un simbolo distintivo, permettendo di valutare il vino in qualsiasi condizione di luce.

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Il Tastevin: Più di un semplice bicchiere, un’icona di professione

Il sommelier, figura elegante e competente custode del mondo del vino, è immediatamente riconoscibile non solo per la sua profonda conoscenza enologica, ma anche per un accessorio che ne simboleggia l’arte: il tastevin. Ben più di un semplice bicchiere, questo piccolo recipiente dalla forma concava, tradizionalmente realizzato in argento o metallo argentato, è uno strumento di lavoro imprescindibile, un vero e proprio prolungamento sensoriale del professionista.

La sua storia, intrisa di tradizione e prestigio, affonda le radici nella Borgogna francese, dove nacque originariamente come strumento per la valutazione della qualità dei vini durante la loro produzione e commercializzazione. La sua forma, studiata nel dettaglio, non è casuale: la concavità permette di raccogliere una piccola quantità di vino, consentendo al sommelier di esaminarne il colore, la limpidezza e la consistenza con una precisione inarrivabile con un calice standard. La superficie riflettente dell’argento, inoltre, esalta ulteriormente le sfumature cromatiche del liquido, rivelando dettagli impercettibili ad occhio nudo.

Ma il tastevin è ben più di un semplice strumento di analisi visiva. La sua funzione primaria, e spesso trascurata, è quella di facilitare la degustazione. Appeso al collo tramite una catenella, rimane sempre a portata di mano, liberando le mani del sommelier e permettendogli di dedicarsi completamente all’analisi olfattiva e gustativa del vino, in qualsiasi condizione di luce. Immaginate un sommelier impegnato in una cantina buia o in una sala da pranzo scarsamente illuminata: il tastevin, con la sua superficie riflettente, diventa un faro nella valutazione del nettare.

Oggi, il tastevin ha assunto un valore simbolico che travalica la sua pura funzionalità. Divenuto un’icona della professione, rappresenta la competenza, l’eleganza e l’esperienza del sommelier. Spesso decorato con incisioni o stemmi, può diventare un oggetto prezioso, tramandato di generazione in generazione, testimoniando la continuità di una professione legata indissolubilmente alla passione per il vino. L’osservazione di un sommelier con il suo tastevin appeso al collo evoca immediatamente un’immagine di raffinatezza e professionalità, trasformando un semplice atto di degustazione in un vero e proprio rituale sensoriale. In definitiva, il tastevin è più di un bicchiere; è un simbolo, una storia, una tradizione che continua a vivere nel cuore di ogni vero sommelier.