Qual è il bicchiere del vino a tavola?
Nella mise en place tradizionale, il bicchiere per il vino rosso si posiziona a destra del piatto, allaltezza della punta del coltello. Il bicchiere per lacqua si trova invece a sinistra. Se previsto, il bicchiere per il vino dolce, tipicamente una coppa o un calice, viene disposto dietro il bicchiere del vino rosso.
L’arte di posizionare i bicchieri: un viaggio tra etichetta e piacere
La tavola apparecchiata è molto più di una semplice disposizione di posate e piatti: è un’opera d’arte silenziosa che racconta di cura, attenzione al dettaglio e, soprattutto, di rispetto per gli ospiti. E in questo scenario, i bicchieri, veri e propri protagonisti silenti del banchetto, giocano un ruolo fondamentale. La loro disposizione, infatti, non è casuale, ma segue precise regole dettate dall’etichetta, un linguaggio non scritto ma universalmente compreso che contribuisce a rendere l’esperienza del pasto ancora più raffinata e piacevole.
In questo articolo, ci concentreremo sul posizionamento dei bicchieri del vino, spesso fonte di dubbi e incertezze anche per i commensali più esperti. La regola d’oro, da ricordare sempre, è la disposizione “dall’esterno verso l’interno”: i bicchieri utilizzati per primi si trovano più esterni, mentre quelli per i vini successivi sono posizionati più vicino al piatto.
Prendiamo ad esempio un pranzo formale: il bicchiere destinato al vino rosso, solitamente un calice ampio e leggermente bombato per permettere al vino di ossigenarsi adeguatamente, occupa il suo posto a destra del piatto, all’altezza della punta del coltello. Questo posizionamento non è arbitrario: la scelta di posizionarlo a destra è dettata dalla naturale sequenza del servizio, seguendo il flusso del pasto e la direzione del movimento della mano destra, la più utilizzata durante il pranzo.
Il bicchiere dell’acqua, invece, trova la sua collocazione a sinistra del piatto, speculare al bicchiere del vino rosso. La sua posizione, altrettanto strategica, permette una facile e comoda presa senza interferire con gli altri bicchieri.
Se il menù prevede un vino dolce, come un passito o un Sauternes, esso troverà posto dietro al bicchiere del vino rosso. In questo caso, solitamente si opta per una coppa o un calice più elegante e snello, che esalta le caratteristiche aromatiche del vino.
Ma la mise en place non si limita solo alla corretta disposizione: la scelta dei bicchieri stessi è altrettanto importante. Un calice elegante per un Cabernet Sauvignon esalterà le sue note intense, mentre una coppa sottile e delicata accompagnerà al meglio la fragranza di un Pinot Grigio.
In definitiva, la conoscenza delle regole di disposizione dei bicchieri, pur essendo un aspetto di etichetta, è in realtà un’opportunità per arricchire la propria cultura gastronomica e, soprattutto, per valorizzare appieno la convivialità e il piacere della condivisione a tavola. Imparare a leggere la “grammatica” della mise en place, dunque, non è solo un atto di buona educazione, ma un piccolo gesto che contribuisce a elevare l’esperienza gastronomica a un livello superiore.
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