Come si chiama il vino novello?

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Il vino novello è un vino giovane, prodotto nello stesso anno della vendemmia, spesso tramite macerazione carbonica. Il Beaujolais nouveau è un esempio famoso.
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Oltre il Beaujolais: Un’esplorazione del Vino Novello e della sua Identità Fluida

Il termine “vino novello” evoca immagini di allegria autunnale, di feste conviviali e di un vino giovane, frizzante, dalla personalità schietta e immediata. Ma dietro questa semplice definizione si cela una complessità spesso trascurata: il vino novello, infatti, non è un’entità monolitica, bensì un’ampia categoria che racchiude una varietà di espressioni vinicole, legate più da un processo produttivo che da una specifica identità territoriale o varietale.

La caratteristica principale del novello è la sua giovinezza: un vino prodotto nello stesso anno della vendemmia, prontissimo per essere degustato pochi mesi dopo la raccolta dell’uva. Questa rapidità di commercializzazione è legata al metodo di vinificazione, spesso (ma non sempre) caratterizzato dalla macerazione carbonica. Questa tecnica, che favorisce l’estrazione di aromi fruttati e un profilo sensoriale particolarmente fresco e vivace, conferisce al novello un’inconfondibile leggerezza e bevibilità. Il colore, solitamente rubino vivace, e il profumo, spesso ricco di note di frutta rossa (fragola, lampone, ciliegia) e spezie (pepe, chiodi di garofano), sono ulteriori elementi distintivi.

Il Beaujolais Nouveau, il re indiscusso del novello a livello internazionale, rappresenta, però, solo la punta dell’iceberg. Sebbene l’immagine del Beaujolais, con la sua frizzante attesa annuale, abbia contribuito a consolidare la fama del vino novello, la sua identità è strettamente legata al Gamay, vitigno principe del Beaujolais, e alla specifica area geografica francese. In Italia, ad esempio, non esiste una denominazione ufficiale “vino novello” a livello nazionale, anche se numerose regioni producono vini giovani con caratteristiche simili, spesso utilizzando uve autoctone come il Lambrusco, il Sangiovese o il Nebbiolo. La denominazione varia a seconda della regione e dell’uva impiegata, rendendo l’esperienza di degustazione un viaggio variegato e ricco di sfumature.

Questo è il punto cruciale: la denominazione “vino novello” non è un marchio registrato, ma una descrizione, un’indicazione di un metodo produttivo e di un momento di consumo. La sua fluidità, dunque, è la sua forza: un invito a esplorare le diverse interpretazioni di questa categoria, scoprendo le sfumature che ogni territorio e ogni vitigno esprimono attraverso la freschezza e la spontaneità del vino appena nato. Non limitiamoci al Beaujolais Nouveau, dunque; scopriamo la ricchezza e la diversità del mondo del vino novello, un’esperienza che va ben oltre il semplice nome.