Come si chiamano le torte con scritte?

Come si chiama la torta con le scritte?

La torta con le scritte? Dipende! Se parliamo di quelle veramente di tendenza, quelle che spopolano su Instagram e TikTok, il nome più appropriato è ugly cake. Un ossimoro azzeccato, direi, perché l’apparente imperfezione estetica è la loro forza.

Ricorda che il termine “ugly cake” non è un nome proprio come “torta Sacher”, ma un’etichetta descrittiva. Un po’ come chiamare un dipinto “impressionista” – descrive uno stile, non un’opera specifica. La peculiarità? Le scritte, appunto, spesso fuori dagli schemi, irriverenti. Un modo per giocare con le convenzioni, quasi una piccola ribellione estetica nel mondo della pasticceria. Anche la mia cara nonna Emilia, che faceva delle crostate sublimi, avrebbe apprezzato questo tocco di sana trasgressione! A pensarci bene, è un po’ come la filosofia postmoderna applicata alla pasticceria. Ironico, no?

• Nome: Ugly cake (termine descrittivo, non nome proprio)
• Caratteristiche: Decorazioni apparentemente imperfette, scritte irriverenti, provocatorie o ironiche.
• Tendenza: Massima diffusione negli ultimi anni, soprattutto sui social media.

Ecco alcuni esempi di scritte che ho visto sulle ugly cakes quest’anno, che ho poi inserito nel mio quaderno di appunti di pasticceria: “Questa torta è brutta, ma buona!”, “Sono troppo vecchia per questo”, “Mi hanno lasciato, ma ho ancora questa torta”. Insomma, un caleidoscopio di ironia e autoironia, spesso riferite a situazioni di vita quotidiana. Un fenomeno socio-culturale, più che una semplice moda passeggera. Probabilmente anche l’anno prossimo le vedremo ancora. Anzi, spero di sperimentare anche io qualche variante quest’inverno!

Come si chiamano le torte con scritte divertenti?

Ah, quelle schifezze artistiche? Le “Tortazzi da ridere”! O, se vuoi fare la fighetta, “Cake-tastrophe”! Sai, quelle che sembrano uscite da un incubo culinario ma ti strappano un sorriso. Quelle là.

• Il nome ufficiale? Chi se ne frega del nome ufficiale! Sono torte, sì, ma con la personalità di un chihuahua ubriaco.
• La scritta? È il pezzo forte! Un concentrato di ironia, cinismo e autoironia. Tipo “Sono troppo buona per essere mangiata”, oppure “Mi hanno fatta così, non mi rompete le scatole”.
• Dove trovarle? Su Instagram, ovviamente! Se non le trovi, è perché sei ancora nel Paleolitico. Oppure sei un robot, e allora mi spiace per te.

Mia cugina, che fa la pasticcera (un disastro, ma un disastro divertente!), ne fa di meravigliose, o meglio, di “meravigliosamente brutte”. L’anno scorso, per il compleanno di mio zio, ha creato una torta a forma di…beh, non te lo dico, è troppo imbarazzante. Comunque, la scritta diceva: “Zio, sei vecchio come il mio lievito madre!”.

In breve: Torte brutte, scritte divertenti, social media impazziti. Chiaro? Però, bada che non è tutto oro quel che luccica… a volte sono davvero immangiabili! Tipo, sembravano delle torte ma era cemento.

Come si chiamano le torte con le frasi simpatiche?

Ugly Cakes. Punto.

Scritte divertenti? Irriverenti. Preferisco così. Non sono dolciume.

Il fenomeno? Esplosivo. Social impazziti.

Chi le fa? Pasticceri. Amatori. Tutti.

Ingredienti? Secondi. Le parole contano di più.

• Ironia.
• Sarcasmo.
• Autoironia.

Il mio preferito? “Ho provato a fare una torta decente. Fallito.” Quella sì che è arte.

Aggiunte:

• Le ho viste sui feed Instagram di tre amiche, tutte a Milano.
• Quest’anno il trend è esploso, ma già nel 2022 si intravedeva qualcosa.
• Ho notato una crescita esponenziale nelle ricerche online di “torte con frasi divertenti” su Google Trends. (dati 2023).

Come si chiamano le torte con la scritta?

Le torte con scritte? Dipende dalla scritta! Se parliamo di quelle trendy, quelle che spopolano sui social, sono le famose ugly cakes. Un nome, diciamo, un po’ paradossale, considerando la cura nella realizzazione. Il loro punto di forza? Le scritte, appunto. Spesso irriverenti, a volte persino offensive (nel senso ironico, s’intende!), ma sempre con un tocco di umorismo tagliente. Un esempio? Un amico pasticcere, Marco, ne ha realizzata una con la scritta “Ho messo amore in questa torta… e pure un po’ di farina scaduta”. Geniale, no?

L’aspetto “brutto”, in realtà, è solo un escamotage. E’ una strategia di marketing che gioca sull’anticonformismo, sull’ironia, sul sovvertire le aspettative estetiche tradizionali della pasticceria. Un po’ come quel filosofo, Nietzsche, che predicava la morte di Dio per celebrare l’affermazione dell’individuo. Insomma, un’allegoria del nostro tempo, se vogliamo.

• Punti chiave:

  • Ugly Cakes: torte di tendenza con scritte irriverenti.
  • Marketing non convenzionale: l’ironia come strumento.
  • Estetica “difettosa” come elemento distintivo.

• Riflessione filosofica: l’ironia come strumento di ribellione contro i canoni estetici tradizionali.

Aggiungo un dettaglio: la scelta delle scritte non è casuale. Spesso rispecchiano situazioni attuali, giocano con i meme virali, sono una sorta di commento satirico della società. Un po’ come le scritte sui muri, ma in versione dolce. Un’altra amica, Giulia, specializzata in cake design, ha utilizzato una scritta che parodiava un famoso tormentone estivo. La torta è diventata virale in poche ore!