Come si fa ad ottenere la stella Michelin?

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Ah, la stella Michelin! Un sogno per molti, immagino. Da quel che so, prima di tutto devi essere nel posto giusto, in una zona mappata dalla Michelin. Poi, beh, inizia la vera sfida: farti notare! Devi avere una cucina che lasci il segno, qualcosa di indimenticabile, superare la concorrenza agguerrita e, ovviamente, sperare di piacere ai critici. Che stress! Però, che soddisfazione devessere ottenerla... un vero riconoscimento del proprio talento e impegno.

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La stella Michelin? Ma chi me lo chiede?! Un sogno, un’ossessione, forse, per qualcuno come me. Ricordo ancora mio zio, che aveva una trattoria minuscola, in un paesino sperduto vicino a Siena… lui, con le sue mani callose, che preparava una ribollita che ti faceva venire le lacrime agli occhi, ma di stelle, neanche l’ombra. Giusto? Eppure… quanta passione, quanto amore in quei piatti!

Allora, come si fa? Mah, secondo me, non c’è una ricetta segreta, però, certo, devi essere fortunato. Devi essere in un posto che la Michelin, be’, considera, no? Non puoi sperare di prenderla con un chiosco di hot dog a Cinisello Balsamo, anche se i tuoi hot dog fossero i migliori del mondo. (Anche se, a pensarci bene…chi lo sa?)

Poi? Il lavoro! Un lavoro da matti! Ore infinite, sudore, sacrifici… Ricordo una volta, preparavo il mio soufflé al formaggio di capra, per una cena di prova, e a tre minuti dalla fine, si è sgonfiato. Mi sono venute le lacrime, giuro! Devi essere perfetto, ogni singolo giorno. E devi avere qualcosa, qualcosa che ti distingue, qualcosa di veramente… tuo. Non una semplice copia di qualcun altro, capito?

E i critici? Mamma mia, che gente! Sembrano dei giudici implacabili, sempre in cerca del difetto. E poi, quanti ce ne sono? Milioni? Centomila? Boh, non lo so, ma sono tanti, molto più di quelli che ti danno una mano. E poi, magari, a uno piace il tuo piatto, all’altro no. È un gioco di gusti, un po’ di fortuna, e un sacco di talento, spero! Che fatica!

Ma se poi… se poi arriva, quella stella? Quella stellina piccola, ma così grande… Che emozione! Un riconoscimento, un premio, il risultato di anni di sacrifici, di notti insonni, di delusioni, ma soprattutto… di tanto, tantissimo amore per il proprio lavoro. Che ne so, forse è questo il segreto. L’amore. E un pizzico di fortuna, ovviamente!