Come si ottengono i vini bianchi?

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Sai, la magia del vino bianco sta tutta lì, nella delicata fermentazione del mosto. Amo pensare alle uve, bianche o a bacca nera con polpa chiara, che rilasciano la loro anima. È un processo quasi sacro, questa trasformazione, in cui si cerca di preservare quella luminosità, quella trasparenza gialla che lo rende così speciale. Ogni passaggio, ogni accortezza, è un atto damore per la natura e per il piacere che il vino bianco ci regala. Un vero incanto!

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Vino bianco… come nasce? Mi viene in mente subito il colore, quel giallo paglierino, a volte quasi dorato, che luccica nel bicchiere. Non è affascinante? Pensa, tutto parte dalle uve. Bianche, certo, ma a volte anche rosse, con la polpa chiara… chi lo sapeva? E poi… la fermentazione. Quella specie di magia silenziosa che trasforma il succo d’uva in qualcosa di completamente diverso. Mi immagino quasi le uve che… come dire… rilasciano la loro essenza, la loro storia. Un po’ come quando racconti un segreto a un amico, no? E tutta questa delicatezza, questa cura quasi maniacale per preservare la luce, il colore… ricordo una volta, da mio nonno in cantina… l’odore del mosto, il silenzio quasi religioso… sembrava di assistere a un rito antico. Ogni gesto preciso, misurato… un’arte tramandata da generazioni. Per ottenere cosa? Un bicchiere di vino bianco, fresco, profumato… che ti porta via con sé, che ti fa dimenticare tutto. Roba da non crederci, eh? Che potenza ha la natura! Poi, certo, ci saranno pure studi scientifici, processi chimici, tutte quelle cose lì… forse ho letto da qualche parte che la temperatura è fondamentale, qualcosa tipo tra i 12 e i 22 gradi, non ricordo bene… ma alla fine, per me, è pura poesia. Un piccolo miracolo che si ripete ogni anno. E ogni volta è una scoperta.