Come si prepara il caffè bollito?

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Ah, il caffè bollito... mi fa un po storcere il naso, devo ammetterlo! Dieci minuti di bollitura? Mi immagino un sapore amarissimo e un corpo pesantissimo. Però, sento quasi il calore rustico di quelle cucine norvegesi, con la neve fuori e una tazza fumante tra le mani. Devessere unesperienza, diciamo, intensa. Di sicuro non è il mio metodo preferito, ma rispetto la tradizione! Chissà, magari in quelle lande gelide ha un suo perché.

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Caffè bollito? Mah… a me, sinceramente, non fa impazzire. Dieci minuti?! Mi sembra un’eternità! Sarà amaro come il fiele, me lo immagino denso, quasi masticarlo devi. Però… però mi viene in mente quella volta che sono stata in Svezia, da mia zia. Freddo cane, neve ovunque. Lei preparava il caffè così, in un pentolone sul fuoco. E sai che ti dico? In quel contesto, con quel gelo, con il profumo di cannella che si spandeva per casa… beh, non era poi così male. Anzi, ti scaldava dentro, ti dava una sensazione di… come dire… di conforto. Qui da noi, col caldo che fa d’estate? Non me lo immagino proprio! Ma lì, in quel paesino sperduto, con la neve che cadeva fitta fitta… aveva un suo perché. Capisci cosa intendo? Non era solo caffè, era… un’esperienza. Tipo una coccola calda in una giornata gelida. Che poi, chissà, magari se lo facessi anche io qui, d’inverno, davanti al camino… Boh, forse. Ma dieci minuti, eh? Mi sembra davvero tanto! Mia zia, mi pare, lo lasciava bollire di meno. O forse la mia memoria mi inganna. Comunque, rispetto chi lo apprezza, davvero. De gustibus, no? Ma io, personalmente, preferisco la moka. Quella sì che è poesia!