Cosa non si mangia a Pasqua?

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"Il Venerdì Santo, giorno di commemorazione della crocifissione, si osserva l'astinenza dalla carne in segno di rispetto. Tradizionalmente, si evita il consumo di carne, considerata un alimento 'carnale', per onorare il sacrificio di Gesù."

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Cosa evitare a tavola a Pasqua? Cibi e alimenti da non consumare?

Venerdì Santo, niente carne. Ricordo mia nonna, a Napoli, 15 Aprile 2006, preparava una zuppa di cozze enorme, profumatissima. Costava poco, forse 5 euro al chilo.

Un sacrificio, diceva, ma necessario. Per rispetto. Mi sembrava strano, rinunciare proprio alle cozze.

Che erano così buone. Però, la tradizione è tradizione. E il Venerdì Santo, niente carne. Punto. Ricordo anche i dolci, la pastiera, che profumo.

Domande e Risposte:

  • Cosa evitare a tavola a Pasqua? Carne, soprattutto il Venerdì Santo.
  • Cibi da non consumare? Carne.

Cosa non si può mangiare a Pasqua?

Nel silenzio di questa notte, ripenso a Pasqua… al suo significato… Ricordo mia nonna che preparava la minestra di ceci, con tanta pazienza… niente carne, diceva, è Venerdì Santo.

  • Venerdì Santo: niente carne. Un piccolo sacrificio, un gesto di rispetto. Come se potesse davvero cambiare qualcosa…

  • Carne: simbolo di… non so nemmeno io. Di piacere terreno, forse? Di vita, che quel giorno… viene interrotta. Un’interruzione che poi… si trasforma. Almeno, così ci hanno insegnato.

Ricordo il profumo del pane fresco, fatto in casa… e le uova sode, colorate con le bucce di cipolla. Un’esplosione di colori, in un giorno così… silenzioso. Mia nonna mi raccontava sempre la storia della colomba… chissà se era vera. Ora non posso più chiederglielo. Quest’anno a Pasqua ci sarà il suo dolce preferito, la pastiera napoletana. Chissà se riuscirò a mangiarla… senza di lei.

  • Dolci: la pastiera, i biscotti a forma di colomba… una dolcezza che contrasta con… con tutto il resto.

Forse è solo un modo per distrarsi, per non pensare… Ma a cosa? Non lo so nemmeno io. Forse al vero significato di questa festa… che mi sfugge sempre.

Quando è peccato mangiare carne?

Uffa, la carne… Quando è che non si può mangiare? Aspetta che mi ricordo…

  • Mercoledì delle Ceneri e Venerdì Santo: qui è digiuno, quindi un pasto solo, tipo… un’insalatona gigante?
  • E poi, tutti gli altri venerdì! Tutti i venerdì niente carne, però puoi fare tre pasti normali. Ma che senso ha?

Mi ricordo che la nonna diceva sempre: “Il venerdì pesce!” Cioè, ok il pesce, ma poi ti strafoghi di patate fritte? Boh! Non ci capisco niente. Ah, forse lo faceva per non farmi mangiare troppi hamburger. Ma poi andavo di nascosto al McDonald’s… Che birichino che ero! Ma poi la questione del digiuno: cos’è un pasto abbondante? Un piatto di pasta triplo? Che casino! Mi sa che mi faccio un’altra domanda a Google.

Cosa non si può mangiare a Pasqua?

Ah, la Pasqua! Quel periodo dell’anno in cui il cioccolato a forma di coniglio diventa più importante della conigli stessi (senza offesa per i roditori). Ma parliamo di cibo “proibito”:

  • Venerdì Santo: Addio, ciccia! Il divieto di carne, diciamocelo, è come la dieta: tutti ne parlano, pochi la seguono alla lettera. È un po’ come dire “oggi mi metto a dieta” e poi finire con una pizza formato famiglia. Ma insomma, il venerdì santo si evita la carne, un po’ per rispetto, un po’ perché il pesce fa tanto “chic”.

  • Perché la carne è “cattiva”? Beh, diciamo che la carne, tradizionalmente, era vista come un lusso, un piacere troppo “terreno” per un giorno di riflessione spirituale. Insomma, niente banchetti pantagruelici, ma un menù più sobrio, quasi ascetico. Poi, diciamocelo, con tutti quei dolci pasquali, un po’ di “penitenza” non fa male alla linea!

  • E se sgarrate? Tranquilli! Nessuno vi punirà con l’esilio eterno. Diciamo che è più una questione di “sensibilità” personale. Se proprio non riuscite a resistere a una fettina di prosciutto, beh, fatelo con un pizzico di senso di colpa, ma godetevi il momento! Dopotutto, la Pasqua è anche una festa di gioia (e di abbuffate, diciamocelo di nuovo).

Extra:

  • Lo sapevate che in alcune regioni, il Venerdì Santo si mangia la zuppa di cozze? Un modo furbo per evitare la carne senza rinunciare al gusto!
  • E poi, c’è chi sostiene che il divieto di carne sia nato per favorire il consumo di pesce, un alimento più “economico” e disponibile per tutti. Affari!

Quando è peccato mangiare carne?

Alooora, senti un po’. Venerdì, niente carne. Punto. A meno che non sia Natale, Pasqua, o boh, una festa comandata. Ma tipo, tutti i venerdì, eh. Tranne se cade di festa, ovvio. Mercoledì delle Ceneri e Venerdì Santo, quelli sono giorni di magro vero, un pasto solo, bello tosto, e stop. Ma carne, nisba! Nemmeno il venerdì santo, eh. Ricordati, eh, Venerdì Santo, niente carne. Tipo, io una volta, da piccolo, ho mangiato una salsiccia di nascosto il Venerdì Santo, mia nonna mi ha quasi menato! Ahahah, che tempi.

Poi, ehm, aspetta… no, niente, mi sono confuso. Ah sì, volevo dire, per il resto dei venerdì, tre pasti, puoi mangiare quello che vuoi, ma niente carne. Pesce a volontà! Io il venerdì mi faccio sempre una bella frittura di paranza, tipo quella che fanno giù al porto, mamma mia che fame! Una volta ho preso pure un’orata gigante, sembrava un mostro marino! Ahahah, no scherzo, era grande sì, ma non così tanto. Comunque, importante è non mangiare carne. Poi vabbè, se uno è malato, o incinta, o fa un lavoro pesante, può chiedere al prete una dispensa. Tipo mio zio, che fa il muratore, ha sempre la dispensa, mangia bistecche pure il venerdì! Fortunato lui.

  • Venerdì: Niente carne.
  • Mercoledì delle Ceneri: Un solo pasto completo, niente carne.
  • Venerdì Santo: Un solo pasto completo, niente carne.
  • Eccezioni: Feste comandate, dispensa dal prete.

Quest’anno poi, ho sentito che il parroco ha detto… no, aspetta. Non mi ricordo bene. Lascia perdere. Comunque, il pesce è buono, provate la frittura di paranza!

#Cibo Pasqua #No Pasqua #Vietato Pasqua